Ferrara: insieme agli amici nella città degli estensi

A zonzo per Ferrara - Giovedì pomeriggio

La chiesa di San Giuliano, a Piazza della Repubblica. Edificata nel 1405 è attualmente chiusa in attesa di restauro.
Piazzetta Castello. Il Castello Estense, sottoposto a restauri a causa dei danni subiti nel corso del terremoto del maggio 2012.
A pochi metri dall’entrata sud del Castello Estense fa bella mostra di se una enorme copia, in grandezza naturale, di un antico cannone che portava il nome di “Regina”. L’originale fu opera di Annibale Borgognoni che la realizzò nel 1556 per l’allora Duca di Ferrara Ercole II d’Este.
Castello Estense. Lato nord-ovest.
L'ingresso nord del Castello Estense in Largo Castello, tra Viale Cavour e Corso della Giovecca
Palazzo Magnanini, comunemente detto Roverella, è un palazzo di Ferrara, progettato da Biagio Rossetti, che sorge in Corso della Giovecca N.47. Fu edificato nel 1508 per volontà di Guglielmo Magnanini, segretario del duca Alfonso I d'Este. Nel 1932 fu donato da Federico Zamorani, all'epoca proprietario dell'edificio, al Circolo dei Negozianti.
Palazzo Magnanini. Cortile interno.
Palazzo Magnanini. Cortile interno.
Palazzo Magnanini. Un particolare dell'atrio.
Palazzo Magnanini. Fregio architettonico dell'atrio d'ingresso al palazzo.
Basilica di Santa Maria in Vado, fondata prima del X secolo. Fu ristrutturata nel 1495 da Biagio Rossetti.
La sua importanza religiosa è legata al miracolo eucaristico avvenuto nel giorno di Pasqua 1171, quando il sangue sgorgò dall'ostia al momento della consacrazione e andò a bagnare il catino absidale sopra l'altare.
Santa Maria in Vado - L’interno è a pianta basilicale, con tre navate divise da colonne, abside e transetto. In fondo l'altare maggiore.
©luoghimisteriosi.it
Santa Maria in Vado - Cristo morto.
Santa Maria in Vado - Lato destro dell'altare maggiore.
Santa Maria in Vado - L'altare maggiore.
Santa Maria in Vado - Lato sinistro dell'altare maggiore.
Santa Maria in Vado - Il Tempietto che custodisce il Miracolo Eucaristico. ©wikimedia.org
Santa Maria in Vado - L'altare del Miracolo Eucaristico.
Santa Maria in Vado - Fausta legge la storia del Miracolo Eucaristico.
Santa Maria in Vado - La grata dorata che protegge il catino absidale che venne raggiunto dallo schizzo di sangue scaturito dall'ostia consacrata.
Via San Romano. Sullo sfondo la sagoma della Torre dell'Orologio.
Via delle Volte.
L'ingresso della trattoria "Il Mandolino" a Via delle Volte.
Piazza Trento e Trieste già Piazza delle Erbe. La Loggia dei Mercanti e il Campanile della Cattedrale.
La Loggia dei Mercanti e, sulla sinistra, il lato destro della facciata della Cattedrale.
La Cattedrale di Ferrara dedicata ai santi Giorgio e Maurelio, patroni della città.
La particolare facciata, caratterizzata dalla struttura a tre cuspidi, simbolo della Trinità, fu iniziata in uno stile romanico visibile ancora nella parte inferiore.
Piazza del Duomo. Il Palazzo Comunale già Palazzo Ducale. Sulla sinistra la Torre della Vittoria. Sulla destra l'arcata che conduce alla Piazza del Municipio. A sinistra e a destra dell'arcata due colonne che recano sulla loro sommità due statue equestri in bronzo di Borso d'Este in trono (a sinistra) e di Niccolò III d'Este a cavallo (a destra).
L'arco del Municipio chiamato "Volto del Cavallo". Sulla sfondo la Piazza Municipale.
Piazza del Municipio. Lo Scalone d'Onore.
Piazza del Municipio vista dalla parte opposta al "Volto del Cavallo"; sullo sfondo la Torre della Vittoria.
Ristorante-Trattoria Il Mandolino. Questa è la foto vista nel sito del ristorante che mi ha indotto a chiedere di poter cenare proprio al tavolo vicino al quadro di cui non ricordavo il nome dell'autore pur conoscendolo per averlo già visto e che si chiama "Zelda" ma che io chiamavo "La Dama in rosso".
Una delle pareti del ristorante completamente ricoperta di quadri, cosa che a me piace molto.
Un'altra parete del ristorante.
Ancora un'altra.
Idem.
Fausta, seduta al tavolo che avevo prenotato, mentre parla con la padrona del locale, la signora Afra, figlia della famosa ristoratrice ferrarese Noemi.
La signora Afra ci scatta una foto per immortalare anche il quadro al centro della foto: "Zelda" di Antonio Bueno (1918-1984), artista spagnolo di buona fama naturalizzato italiano nel 1970.
Una foto della rinomata "Torta tenerina" da noi conosciuta per nome ma assaggiata per la prima volta.
Prima di lasciare il locale ho voluto immortalare Cristian, il cuoco, nella sua cucina.
Fausta e la signora Afra sulla soglia del ristorante in via delle Volte.

A zonzo per Ferrara - Sabato mattina

Via Croce Bianca. La sede della "Casa del Pampepato Estense".
La grande sala del laboratorio. Su un ripiano una distesa di pan di spagna.
Una parete del locale con foto e diplomi.
Il signor Oddone, titolare di terza generazione di questa ditta, mostra a Fausta un pieghevole con la storia dell'impresa di famiglia.
L'abbondante documentazione cartacea che parla di questo rinomato dolce ferrarese di antica memoria. Esso, infatti, risale addirittura al XV secolo.
La facciata della Chiesa del Gesù, datata XVI secolo, che è anche il mausoleo di Barbara d'Austria.
Il Compianto sul Cristo Morto gruppo scultoreo quattrocentesco in terracotta policroma di Guido Mazzoni (1450-1518) detto il Paganino.
Il Compianto sul Cristo Morto: particolare.
Chiesa del Gesù. L'altare maggiore.
Chiesa del Gesù. Una cappella laterale con una pregevole opera d'arte: l'Annunciazione di Giuseppe Mazzuoli (1536-1589) detto il Bastarolo.
Da Largo Castello imbocchiamo il Corso Ercole I d'Este.
Palazzo Gulinelli. In questo palazzo, nell'estate del 1900, Ettore Bugatti e i Conti Gulinelli si incontrarono e posero le basi per la realizzazione del mito Bugatti. Così recita una targa apposta sulla facciata del palazzo.
Il complesso del Palazzo dei Diamanti.
Il cortile del Palazzo dei Diamanti.
Il colonnato sotto il quale è possibile acquistare i biglietti per la prossima mostra. Qui la prossima domenica, 19 aprile 2015, sarà inaugurata una mostra intitolata: "La rosa di fuoco - La Barcellona di Picasso e Gaudi" che durerà fino al 19 luglio.
Al centro del cortile un pozzo antico sulla cui sommità è stato deposto un cespuglio a scopo ornamentale.
La parte superiore del lato ovest del Palazzo.
Questo è il lato est.
L'esterno del Palazzo dei Diamanti visto dall'angolo di Corso Porta Mare.
Palazzo dei Diamanti. Un particolare del balconcino d'angolo del primo piano.
L'ingresso del "Museo del Risorgimento e della Resistenza" che raccoglie rare e preziose testimonianze della partecipazione dei patrioti ferraresi all'epopea risorgimentale..
Una breve escursione nella corte interna del museo. Purtroppo non c'è tempo per visitarlo.
Un reperto bellico.
Il busto di Giuseppe Garibaldi.
Il busto di Camillo Benso Conte di Cavour.
Palazzo Massari, un grande palazzo nobiliare eretto alla fine del Cinquecento. Il grande palazzo è sede di tre importanti istituzioni museali: Il Museo Giovanni Boldini, il Museo d'arte moderna e contemporanea Filippo de Pisis e il Museo dell'Ottocento. In questo momento i primi due musei, a causa dei lavori di ristrutturazione del palazzo, sono stati dislocati al Castello Estense.
Il Parco Massari, area verde proporio di fronte al palazzo omonimo.
L'ingresso del parco; alle spalle di Fausta l'ingresso, chiuso, di Palazzo Massari.
Il Palazzo Giulio d'Este. Questo palazzo fu costruito su progettazione del grande architetto rinascimentale Biagio Rossetti, nell' ambito dei lavori dell'Addizione Erculea, e donato da Ercole I d' Este al figlio naturale Giulio. Il palazzo fu tra i primi a sorgere sulla Via degli Angeli, elegante strada della nuova circonferenza urbana e presenta diversi elementi tipici dell'originalissimo stile architettonico di Biagio Rossetti, quali la mancanza di simmetria della facciata, l'importante portale marmoreo posto fuori asse, la disposizione irregolare delle finestre e il delizioso particolare del balconcino "fuori scala" con la sua piccola finestra ribassata.
Il portale d'ingresso del Palazzo Giulio II. Attualmente è sede della Prefettura-Ufficio Territoriale del Governo.