ANDAR PER PRATI, VIOTTOLI E SENTIERI... IN CITTA'

Il Fosso della Cecchignola

Dalla mia pagina Facebook di Sabato 22 Maggio 2021


ANDAR PER PRATI, VIOTTOLI E SENTIERI... IN CITTA'
7a puntata

E' passato un po' di tempo dall'ultima volta che abbiamo fatto un'escursione nel Fosso della Cecchignola ma, finalmente, la mancanza di pioggia dei giorni scorsi ci ha consentito di programmare un'altra gita.

Una cosa che manca all'appello, a parte trovare il famoso ponte sul fossato che non si sa dove sia, è la parte iniziale del Sentiero del Bosco, quella che si prende a metà strada tra la tabella (o bacheca) del quadrivio e la zona della Casa delle Streghe, l'ex Casale Torlonia.

Ormai la nostra Amica Maria Enrichetta (Miretta per noi) è parte integrande delle nostre esplorazioni e anche in questa circostanza ci raggiunge e scegliamo di partire dalle scalette di via Da Cherso, passando nel Parco della Fonte noto anche col nome di Piazza del Giacio, perché voglio, prima, vedere se nella parte del Fossato del Castello più vicina alla zona sportiva, riesco ad individuare il sentiero che dovrebbe esserci e che dovrebbe arrivare direttamente nella zona del Sentiero del Castello.

Ma da quella parte, se ignoriamo il famoso cancelletto con il divieto di transito che porta nella zona privata a lato del castello stesso, non c'è nulla che sia percorribile. Riprendiamo il sentiero degli impianti sportivi e arriviamo fino al varco che conduce al quadrivio. Prima, però, mi spingo atrtaverso un'apertura della rete che delimita la zona degli impianti, e mi avventuro nel mare d'erba che è cresciuto moltissimo dall'ultima volta.

Qui mi trovo su una zona in altura rispetto al Sentiero del Castello che vedo dall'alto. Inutile cercare di raggiungerlo da qui. C'è un serio pericolo di rompersi una gamba e alla mia età c'è poco da scherzare. Ritorno quindi sui miei passi e raggiungo le "ragazze" alla tabella del quadrivio.

Nelle immediate vicinanze finalmente Fausta ha individuato la Borragine, uno dei motivi della gita di oggi. La Borragine è una delle erbe più comunemente usate in cucina, soprattutto in Liguria, dove viene usata per frittate, tortini e ripieni di pasta fresca.

Da qui imbocchiamo il sentiero principale del Casale Torlonia alla ricerca del passaggio per il Sentiero del Bosco che individuiamo a circa metà percorso. Lo imbocchiamo e io mi meraviglio per la distanza che percorriamo al suo interno prima di raggiungere il sentiero, sulla destra, dal quale siamo arrivati quella volta che abbiamo fatto il Bosco e che parte dalle scalette subito a fianco della Tabella Segnaletica del Quadrivio. Saranno stati sicuramente almeno duecento metri.

Miretta è incantata da questo percorso che, malgrado la sua conoscenza del Fosso, non aveva mai nemmeno visto non immaginando quale meraviglia fosse. Se ci si astrae per un attimo non sembra assolutamente di trovarsi a poche centinaia di metri dalla civiltà (si fa per dire) ma si ha, davvero, l'impressione di essere in un bosco di montagna al di fuori di tutto. Una proliferazione di verde che fa impressione, alberi di alto fusto e un groviglio di rami, rametti, tronchi abbattuti o coperti dall'edera, ma soprattutto il silenzio. Un silenzio che meraviglia per il fatto che si sa benissimo che ci sono chissà quanti animali ma dei quali non si avverte la minima presenza. Non un sibilo, non un rumore qualsiasi che lasci presagire la comparsa di un riccio o di una talpa, o del raro istrice che abbiamo ammirato nel documentario di Geo, ma nemmeno il volo di un uccello qualsiasi, sapendo che lì abitano upupe, gruccioni, picchi. Non si avverte nemmeno la presenza del famigerato Parrocchetto dal Collare, originario dell'Asia ma ormai endemico in tutta Europa. Lui che, sempre nel famoso documentario di Luca Verducci su GEO, abbiamo visto insidiare i nidi del Picchio Rosso Maggiore. Ma tant'è, dobbiamo farcene una ragione. La fauna di questo affascinante bosco "urbano" la potremo vedere soltanto in fotografia.

Al termine di questo bellissimo percorso arriviamo all'uscita del bosco sotto la Torre dell'Acqua. Da qui riprendiamo il Viale Luca Gaurico, cioè il sentiero principale del Fosso della Cecchignola, e ritorniamo all'ormai noto Quadrivio. Attraverso il Prato del Belvedere torniamo al Parco della Fonte e quindi all'ormai nota scaletta che sancisce la fine di un'altra bellissima passeggiata nella natura!

#andarperprativiottoliesentieri