Furore

Il paese che non c'è

Dalla mia pagina Facebook di Lunedì 30 Agosto 2021


Furore. Report #7
Ri-epilogo - Seconda e ultima parte

A parte l'attrazione che aveva esercitato su di me la foto del terrazzino di Bacco sul mare per cui avevo il desiderio di trovarmici dal vero, un altro dei motivi che ci aveva portati a Furore, era stato il desiderio da parte mia di fare il Volo dell'Angelo della Zip Line.

Nei giorni precedenti la nostra partenza avevo fatto conoscenza telefonica con l'Ing. Boccia, il titolare dell'impianto. Poi, incontrandoci da Bacco, mi aveva assicurato che il programma che avevamo concertato si sarebbe svolto senza il minimo intoppo. Mi assicurò che una macchina sarebbe venuta a prenderci e che la signora Paola Pignuolo, titolare dell'agenzia di trasporti adibita a questo incarico, sarebbe venuta lei personalmente. Insomma ci sentivamo quasi dei vip per il garbo e la premura dimostrateci. Come se non bastasse, l'Ing. Boccia si è preso la briga di recarsi in zona Conca dei Marini, cioè all'arrivo della Zip Line, per farmi una ripresa video mentre sarei stato in procinto di arrivare alla fine del "volo". Cosa che è avvenuta con mia grande soddisfazione e gratitudine nei suoi confronti.

Così la mattina di giovedì, come da programma, Paola è venuta a prenderci. Era in ritardo rispetto all'ora stabilita e non finiva mai di scusarsi e noi a farle capire che non c'era nulla di che scusarsi. Simpaticissima donna, cordiale e spigliata, donna manager in effetti, con quell'aria di padronanza assoluta dell'ambiente circostante che ti dà una grande fiducia. Quasi mai ho visto guidare un van con la sicurezza, la destrezza e la competenza dimostrate da Paola quella mattina. Un piacevolissimo incontro che si è tramutato in amicizia su Facebook!

Alla Zip Line, come già raccontato nei giorni scorsi, abbiamo fatto la conoscenza dei due giovani che dirigono l'impianto: Anna Cristiana Apuzzo e Alessio Ciccopeppe Cuomo. Lui è un altro componente della famiglia Cuomo e si è incaricato di "bardarmi" prima di intraprendere il volo. Anna, invece, si è occupata della piccola telecamera che mi è stata appuntata sul petto in modo da cogliere le immagini mentre, attaccato alla fune di sostegno, avrei proceduto verso la stazione di arrivo. Due simpatici ragazzi che, si vede, sono ampiamente addestrati a trattare col pubblico e ad assicurare, con grande disinvoltura, la massima assistenza che una iniziativa come questa prevede. Non posso dimenticare che ci hanno offerto il caffè e un bicchiere d'acqua per metterci a nostro agio in una calda mattinata di pieno agosto! Ad entrambi i nostri più vivi complimenti.

Al di fuori del complesso di Bacco, dato che abbiamo viaggiato senza macchina, non è che ci fossero molte cose da fare. Il tentativo di visitare la chiesa più vicina, cioè San Giacomo, è fallito dato che nessuno ha aperto la chiesa. Un'altra chiesa raggiungibile a piedi, seppure fra mille pericoli, poteva essere San Michele, ma era anch'essa chiusa. L'ultima, Sant'Elia, seppure fosse stata aperta, sarebbe stata troppo lontana e la mia autonomia "pedestre" non me lo consente.

Una visita che, invece, non ha comportato alcun sacrificio, è stata quella alle Cantine Marisa Cuomo, proprio di fronte a Bacco. Lì siamo stati accolti dalla signorina Chiara Giordano che con grande competenza ci ha illustrato la storia della cantina, ci ha spiegato tutti i vari passaggi che comporta la produzione di vini pregiati come quelli che, frutto del lavoro nelle tante vigne di proprietà, sono ormai conosciuti a livello internazionale. Alla fine della visita Chiara ci ha condotti nella vigna di fronte alla cantina e ci ha mostrato la vite più antica di tutti i possedimenti se non del tutto il circondario; una vite di oltre 140 anni, se ricordo bene, dal diametro mai visto e che esce direttamente dal muro contenitore della strada sovrastante. Una visita davvero interessante e piacevole grazie alla spigliata e competente spiegazione di Chiara con la quale ci congratuliamo.

Prima di concludere questa rassegna c'è un'altra persona, anzi due, che vorrei ricordare. Sono marito e moglie e sono titolari di un laboratorio di ceramiche, proprio vicino a Bacco, dove abbiamo visto delle cose splendide. Lei è Anna Maria Fusco ed è l'artista del laboratorio. Lui è Enzo Cavaliere, ed è l'assistente e factotum di questo sodalizio. Abbiamo rubato loro forse troppo tempo e ci dispiace ma li ringraziamo di cuore per averci illustrato, a noi appassionati del genere, tutta la loro produzione. Peccato che non potessimo acquistare tutto quello che avremmo voluto. A parte alcuni ricordini per gli amici più cari, l'oggetto che ha attirato la mia attenzione è stata una zuppiera ovale, che ci è stata spedita e che spero arrivi entro domani in tempo per accogliere le "Linguine alla Colatura di Alici" che Fausta farà domani, in occasione di una cena con una coppia di amici, come omaggio a Donna Erminia e, in senso onnicomprensivo, a tutti coloro che hanno contribuito a farci trascorrere una minivacanza che definire fantastica è riduttivo. Grazie Amici di Furore, per essere un "paese che non c'è" contiene davvero tante bravissime persone! 🥰

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PS - Anche se lo scopo principale di questi ultimi due report era quello di ringraziare tutte le persone che ci hanno circondato di attenzioni nei giorni di permanenza a Furore, non posso resistere alla tentazione di chiudere con due foto nostre. La prima raffigura Fausta appoggiata, tipo diva di Hollywood, alla bellissima macchina d'epoca che è parcheggiata proprio davanti all'ingresso di Bacco; talmente bella che lei si sarebbe seduta al volante e sarebbe partita subito... per qualunque destinazione.;-))

La seconda foto raffigura me mentre una sera, a cena, ascoltavo Fausta che mi parlava di qualcosa che l'aveva colpita favorevolmente. Avevo in mano un calice di Furore Bianco delle cantine Cuomo ed ero incredibilmente rilassato. Credo che questo stato di beatitudine traspaia dal mio viso. Non sono incline a postare foto che mi riguardano a meno che non sia necessario, ma questa volta credo proprio fosse il caso!

(Fine)
L'impianto della Zip Line corredato di un delizioso piccolo bar e di una veranda, molto ben ombreggiata, dove, volendo, si può anche pranzare.
L'Ing. Massimo Boccia, il titolare dell'impianto che ci ha assistiti con grande partecipazione nella messa a punto del nostro programma. Scherzando gli ho detto che manca solo un drone che faccia una ripresa, passo passo, del "trasvolatore"!
Lei è Paola, la nostra "Pilota di F1", che ci ha fatto capire quanto abbiamo fatto bene a venire a Furore senza macchina. Credo che chiunque non sia del posto abbia qualche difficoltà a guidare lungo le strade della costiera amalfitana.
I nostri "angeli custodi" della Zip Line. Alessio e Anna. Se non avessimo avuto un precedente impegno da Bacco (la Zuppa di Pesce di Donna Erminia) ci saremmo fermati volentieri a mangiare con loro.
In lontananza la stazione di arrivo della Zip Line di Conca dei Marini vista dalla stazione di partenza. Hai quasi l'impressione di andare a tuffarti in mare! Sublime!
Questo è il volto sorridente di Chiara Giordano. La visita alle Cantine di Marisa Cuomo fatta in sua compagnia oltre che interessante è stata proficua per la mole di dettagli che Chiara ci ha dato. E tutto a braccio, senza consulatre alcun appunto! Complimenti a lei.
Anna Maria Fusco è la titolare del laboratorio di ceramiche di Furore. Una persona che è stata con noi molto comunicativa, forse perché ha trovato in Fausta, che ama dipingere sulla seta, una corrispondente con le stesse caratteristiche.
Ha ragione Fausta; è proprio una bella macchina. Un giorno, quando torneremo da Bacco, chiederemo a Don Raffaele di raccontarci la sua storia.
Qualcuno potrebbe pensare che sono soltanto assorto nei miei pensieri ma non è vero. Io ascolto sempre mia moglie con molta attenzione perché quello che dice ha sempre una radice di buon senso. Però mi porterò sempre dietro il senso di pace che si prova sulla terrazza dell'Hostaria di Bacco a Furore!