A San Donà di Piave per la Festa dei Marroni di Combai

Il Parco e il Ristorante Gambrinus


I prati che abbracciano il Parco Gambrinus per 30.000 metri quadrati, le imponenti querce, le piante secolari e i fiori, tra cui trovano riparo gru, pavoni albini, cigni, picchi e aironi, sono fonte di benessere e armonia da oltre centocinquanta anni. Se un tempo i signori veneziani, in viaggio su carrozze e cavalli, vi sostavano per godere della quiete e del fresco delle risorgive del fiume Lia e dei piatti preparati dai nostri trisavoli, ora lo sguardo emotivo ne coglie la capacità quasi filosofica di rafforzare il legame tra mente e naturalezza, tra cucina sana e territorio, tra stagioni e sentimenti. I colori e i profumi, il tempo lento e i piaceri del cibo preparato con appassionata dedizione e coscienza, sono tutti elementi del medesimo dipinto dai contenuti fortemente etici.

Poco distante dal fiume Piave, il Parco, nel quale tornano alla luce le acque del Lia dopo un percorso sottorraneo dalle Prealpi, è esempio di giardino dove i veneziani e i viaggiatori sulla direttrice Aquileia-Opitergium (ora Oderzo), trovavano ristoro, già dall’’800. Le piante secolari sulle cui fronde si riparano gru delle Antigoni, gru dal ciuffo, pavoni albini, fontane, i corsi d’acqua dove vivono carpe, storioni, anguille e gamberi e il verde su cui si poggiano colombe, cigni reali e cigni neri, picchi e aironi, sono il palcoscenico per un’immersione nella natura e nella storia.

La ristorazione è assicurata da una Osteria e da un Ristorante di ottimo livello. Il menù è ben strutturato, assicurando una lodevole varietà di piatti della tradizione veneta e anche qualcosa in più. Il ristorante appartiene alla catena dei Ristoranti del Buon Ricordo e il piatto emblematico è "Gamberi alla Gambrinus". Per gamberi si intendono quelli di fiume, alimento che veniva servito fin dai tempi della fondazione della struttura, locanda, osteria e, succesivamente, ristorante. Vengono serviti con un decalogo da seguire alla lettera per gustarli al meglio.

Foto 1/50 - Uno scorcio del Ristorante/Enoteca/Osteria Gambrinus.
Foto 2/50 - Siamo nella corte del Gambrinus da dove si gode una bellissima vista del famoso Parco.
Foto 3/50 - Un altro scorcio del Parco col ruscello.
Foto 4/50 - Un bellissimo cactus.
Foto 5/50 - Una struttura in ferro che dovrebbe rappresentare qualche animale, ma quale?
Foto 6/50 - Toni e Paola a mo' di foto ricordo.
Foto 7/50 - Fausta e Paola in prossimità del cancello di ingresso al parco.
Foto 8/50 - E' la prima volta che vedo una femmina di pavone con la prole.
Foto 9/50 - Idem.
Foto 10/50 - Nel ruscello oltre ai gamberi ci sono anche i cigni.
Foto 11/50 - Incontro ravvicinato... di che tipo?
Foto 12/50 - Ci sono anche i cigni neri e gli storioni.
Foto 13/50 - Anche qui storioni in abbondanza.
Foto 14/50 - Ancora la coppia di cigni neri, molto eleganti a dire il vero!
Foto 15/50 - Una foto ricordo in un angolo suggestivo del parco.
Foto 16/50 - Queste sono le gru coronate già fotografate in una nostra precedente visita.
Foto 17/50 - Ancora la pavona con i suoi piccoli.
Foto 18/50 - Lo scorcio fotografato in precedenza visto da un altro angolo visuale.
Foto 19/50 - La visita al parco è terminata e ci accingiamo ad andare al ristorante.
Foto 20/50 - Fausta e Paola all'ingresso del ristorante Gambrinus.
Foto 21/50 - Siamo nel ristorante del Gambrinus.
Foto 22/50 - Ristorante Gambrinus. Il salotto.
Foto 23/50 - Un angolo del ristorante.
Foto 24/50 - Dietro questa tenda c'è un focolare col fuoco acceso.
Foto 25/50 - Il Menù del Ristorante Gambrinus.
Foto 26/50 - Un antipasto.
Foto 27/50 - La bottiglia di Raboso Adriano, un Malanotte del Piave, una DOCG del 2015. Il Raboso Piave è il vitigno autoctono per eccellenza della Marca Trevigiana.
Foto 28/50 - Roberto, il cameriere che ci ha assistiti per tutto il pranzo, mentre si accinge a stappare la bottiglia.
Foto 29/50 - Qui mentre mi versa l'assaggio del vino.
Foto 30/50 - Gnocchetti di Zucca con Radicchio Trevigiano e scaglie di Parmigiano.
Foto 31/50 - Risotto ai Funghi Porcini.
Foto 32/50 - Paola ha già indossato il "bavariol", strumento necessario alla degustazione dei Gamberi alla Gambrinus.
Foto 33/50 - Un totale del tavolo mentre stiamo facendo un brindisi.
Foto 34/50 - La "Grigliata alla Legna di Faggio con Trancio di Branzino di mare, Spiedino di Seppie, Scampo, Mazzancolla e Verdure del nostro orto".
Foto 35/50 - Idem.
Foto 36/50 - Ed ecco i famosi "Gamberi alla Gambrinus" con tanto di Decalogo.
Foto 37/50 - Tiramisù Affogato all'Elisir Gambrinus.
Foto 38/50 - Tortino alla Nocciola.
Foto 39/50 - E adesso cosa ci fa bere Roberto?
Foto 40/50 - Un Elisir Gambrinus. E' un liquore a base di vino Raboso Piave, invecchiato sei anni, con gradazione alcolica di vol. 27%. Materie prime impiegate: vino Raboso Piave, zucchero di canna, grappa di Raboso Piave, alcool buongusto e aromi naturali.
Foto 41/50 - Roberto e un suo collega ci mostrano i paitti del Buon Ricordo.
Foto 42/50 - Roberto ci guida in una visita della proprietà; qui siamodavanti ad una vetrina che raccoglie gliesempi della produzione dell'azienda.
Foto 43/50 - Siamo nella Tineria del Gambrinus. Toni mi mostra qualcosa. Cosa?
Foto 44/50 - Toni voleva farmi vedere i quattro tini di Indomabile, un altro prodotto di qualità del Gambrinus, un Raboso di alto lignaggio.
Foto 45/50 - Altro scorcio della tineria durante la visita.
Foto 46/50 - Fausta mostra un certo interesse per un cofanetto che contiene una bottoglia di Elisir.
Foto 47/50 - Sempre nella tineria alla fine della visita.
Foto 48/50 - Siamo nella Bottega del Gambrinus. Qui un bellissimo cofanetto con una bottiglia di Elisir speciale per il Natale.
Foto 49/50 - Ho intercettato Pierchristian Zanotti, lo Chef, e Arianna, sua sorella responsabile dell'Osteria che si sono prestati per una fotografia ricordo.
Foto 50/50 - La signora Rosa, proprietaria del Gambrnus e madre di Pierchristian, Arianna e di Pierluigi, che abbiamo conosciuto a settembre, mentre ci saluta alla fine della visita.