CANZONI SENZA TEMPO

Agosto 2018


#5 - Grande, grande, grande

Dalla mia pagina Facebook del 11 Agosto 2018:

CANZONI SENZA TEMPO
"GRANDE, GRANDE, GRANDE"

OMAGGIO A MINA


Se l'argomento è "La canzone melodica italiana" credo che nessuno possa negare che Mina è stata la più grande cantante esponente di questa categoria, alla stregua di mostri sacri come Barbara Streisand o Celine Dion, tanto per fare un esempio.

Anche Mina può a buon diritto fregiarsi del titolo di "rivoluzionatrice", lei che dopo aver esordito alla fine degli anni '50 con canzoni spumeggianti che riscuotevano grande successo presso il pubblico delle balere, agli inizi degli anni '60 esplose come un fuoco d'artificio con un paio di canzoni che all'epoca fecero molto rumore: "Tintarella di luna" e "Folle banderuola". Quella ragazzina tutta spumeggiante inanellò, uno dietro l'altro, motivi assolutamente controcorrente dando uno scossone alla placida vita dei festival di Sanremo e degli spettacoli del sabato sera alla TV.

Il panorama del suo repertorio è vastissimo; difficile estrarre da questo un motivo che possa rappresentare, in modo emblematico, la figura di oppure della oppure semplicemente di come alla fine si fece chiamare artisticamente. Sono tante le canzoni di Mina che sono diventate celebri; alcune poi, scritte e musicate per lei da Lucio Battisti e Mogol, per i quali era diventata una musa ispiratrice, hanno trascinato i suoi album a vendite strepitose. "Parole parole", "Amor mio", "E poi", "Se telefonando", "Un anno d'amore", "L'importante è finire", "La voce del silenzio", "Insieme", "Il cielo in una stanza", sono alcuni dei suoi brani così famosi da restare come pietre miliari nella storia della canzone italiana.

Non so se tutti saranno d'accordo ma dopo un attento esame ho deciso che c'è una canzone che ha tutte le caratteristiche per corrispondere alla canzone senza tempo; questa canzone è "Grande, grande, grande" un brano di Tony Renis e Alberto Testa che ebbe una storia, all'inizio, abbastanza travagliata ma che in seguito assurse a fenomeno internazionale. Il brano, inizialmente scritto per Mireille Mathieu ma preteso da Mina, fu, successivamente, richiesto e cantato dalla grande Shirley Bassey e fu interpretato anche da Julio Iglesias che lo considerò il motivo italiano più bello del mondo. Pochi sanno che una versione al maschile fu cantata addirittura dal "reuccio" di Roma, Claudio Villa.

Se qualcuno, fra i musicofili, vuole avere qualche notizia in più vada a questo link:
http://www.albertotesta.net/dettaglio_canzone.php?id_canzone=31

Ed ecco il testo:

Con te dovrò combattere
Non ti si può pigliare come sei
I tuoi difetti son talmente tanti
Che nemmeno tu li sai.
Sei peggio di un bambino capriccioso
La vuoi sempre vinta tu

Sei l'uomo più egoista e prepotente
Che abbia conosciuto mai.
Ma c'e' di buono che al momento giusto
Tu sai diventare un' altro
In un attimo tu
Sei grande, grande, grande
Le mie pene non me le ricordo più

Io vedo tutte quante le mie amiche
Son tranquille più di me
Non devono discutere ogni cosa
Come tu fai fare a me.
Ricevono regali e rose rosse
Per il loro compleanno
dicono sempre di si
Non hanno mai problemi e son convinte
Che la vita è tutta li.

Invece no, invece no
La vita è quella che tu dai a me
In querra tutti giorni sono viva
Sono come piace a te.
Ti odio poi ti amo poi ti amo
Poi ti odio poi ti amo
Non lasciarmi mai più
Sei grande, grande, grande
Come te sei grande
Solamente tu.

Ti odio poi ti amo poi ti amo
Poi ti odio poi ti amo
Non lasciarmi mai più
Sei grande, grande, grande
Come te sei grande
Solamente tu

Non lasciarmi mai più
Sei grande, grande, grande
Come te sei grande
Solamente tu

Mina, pseudonimo di Mina Anna Maria Mazzini, è una cantante, conduttrice televisiva, attrice e produttrice discografica italiana naturalizzata svizzera.
(Busto Arsizio, 25 marzo 1940)
La copertina del disco.
Considerata una delle migliori cantanti italiane di tutti i tempi, Mina è nota per le qualità della sua voce e per essere stata protagonista in numerosi spettacoli televisivi diffusi dalla Rai a partire dagli anni sessanta. Il suo strumento, dal timbro caldo e personalissimo, subito riconoscibile, è dotato di grande ampiezza, estensione, agilità, capace di coniugare la potenza vocale con la duttilità, ed è sostenuto da una tecnica saldissima; Mina si distingue anche per le doti interpretative e l'eclettismo, che l'hanno portata ad affrontare con successo generi musicali spesso lontani tra loro.