Nota a chiarimento:
Questo post lo avevo scritto per la giornata di ferragosto ma le vicende di Genova mi hanno indotto a sostituirlo con la bella canzone di De Andrè che ho ritenuto essere l'unico omaggio che si potesse dedicare a tutte le vittime di
questa tragedia.
La canzone di De André, "Creuza de ma", era prevista un paio di giorni dopo ma la triste circostanza mi ha indotto a toglierla da questo gruppo di canzoni e destinarla ad uno scopo più nobile. Nulla toglie che anche questa canzone
possa essere considerata "canzone senza tempo"!
Per celebrare degnamente il periodo del Ferragosto "avevo" scelto come cantante il più talentuoso cantatutore italiano, il cantante che fino a che è durato il suo sodalizio con Mogol ha prodotto dei brani musicali che definirli capolavori
è riduttivo.
Ho accennato al sodalizio con Mogol perché secondo il mio modesto parere, e forse anche per una questione di gusti, la produzione posteriore di Lucio Battisti non è stata del medesimo livello. Prima i testi della moglie, Velezia, e poi
quelli di Panella, non furono così graditi al vasto pubblico come quelli del periodo precedente. Purtuttavia Lucio Battisti, sempre alla ricerca del rinnovamento, continuò nel suo cammino tentando nuovi modi di esprimersi.
Indiscutibile il suo genio musicale che lo proiettò in poco tempo ai vertici della musica italiana e, poco dopo, anche in quella internazionale. Non altrettanto il suo rapporto col momdo esterno che, un po' alla volta e, soprattutto dopo
lo scioglimento del rapporto con Mogol, si deteriorò a tal punto che, dopo il 1980, non comparve più in pubblico. Sempre più introverso diede alla luce brani che non sempre furono accolti benevolmente dal pubblico. Anche nel suo caso,
però, la scomparsa prematura ci ha tolto uno dei più grandi compositori di tutti i tempi.
Sono stato molto incerto su quale fosse la canzone che più avrebbe rappresentato, nell'immaginario collettivo, questo grande cantautore dato che l'incertezza è stata almeno fra sette, otto brani. Alla fine, sperando di aver interpretato
il concetto di "canzone senza tempo", ho scelto "Emozioni".
Per la rivista "Il significato delle canzoni", "Emozioni" è una delle più famose se non la più famosa e apprezzata canzone di Lucio Battisti; pare che per molti sia addirittura la più bella canzone italiana mai scritta.
Spero che la mia scelta sia condivisa anche da voi.
Questo il testo integrale:
Seguir con gli occhi un airone sopra il fiume e poi
ritrovarsi a volare
e sdraiarsi felice sopra l'erba ad ascoltare
un sottile dispiacere.
E di notte passare con lo sguardo la collina per scoprire
dove il sole va a dormire
Domandarsi perche' quando cade la tristezza
in fondo al cuore
come la neve non fa rumore
e guidare come un pazzo a fari spenti nella notte
per vedere
se poi e' tanto difficile morire.
E stringere le mani per fermare
qualcosa che
e' dentro me
ma nella mente tua non c'e'.
Capire tu non puoi
tu chiamale se vuoi
emozioni
tu chiamale se vuoi
emozioni.
Uscir dalla brughiera di mattina
dove non si vede a un passo
per ritrovar se stesso.
Parlar del piu' e del meno con un pescatore
per ore ed ore
per non sentir che dentro qualcosa muore.
E ricoprir di terra una piantina verde
sperando possa
nascere un giorno una rosa rossa.
E prendere a pugni un uomo solo
perche' e' stato un po' scortese
sapendo che quel che brucia non son le offese
e chiudere gli occhi per fermare
qualcosa che
e' dentro me
ma nella mente tua non c'e'.
Capire tu non puoi
tu chiamale se vuoi
emozioni
tu chiamale se vuoi
emozioni
Lucio Battisti è stato un cantautore, compositore, polistrumentista, arrangiatore e produttore discografico italiano. Tra i più influenti e innovativi cantautori e musicisti italiani, è considerato una delle massime personalità
nella storia della musica italiana sia come compositore e interprete dei suoi brani, sia come compositore per altri artisti. In tutta la sua carriera ha venduto oltre 25 milioni di dischi.
(Poggio Bustone, 5 marzo 1943 – Milano, 9 settembre 1998)
Emozioni è un brano musicale composto da Lucio Battisti e Mogol, e interpretato originariamente dallo stesso Battisti, che lo pubblicò il 15 ottobre 1970 nel singolo Emozioni/Anna. È una delle canzoni più conosciute e apprezzate
della coppia Mogol-Battisti ed è considerato un classico della musica leggera italiana.
Mogol, pseudonimo di Giulio Rapetti, è un paroliere, produttore discografico e scrittore italiano. Nato come Giulio Rapetti, il 30 novembre 2006 è stato autorizzato con decreto del Ministro dell'Interno ad aggiungere al
proprio il cognome "Mogol". Come ribadito nella sua recente autobiografia, non ama essere definito paroliere, bensì preferisce definirsi autore. (Milano, 17 agosto 1936)
Abile chitarrista e perfezionista, noto anche per l'attenzione ai dettagli e la cura quasi maniacale che dedicava agli arrangiamenti e agli accordi. La sua produzione ha impresso una svolta decisiva al pop/rock italiano: da
un punto di vista strettamente musicale, Lucio Battisti ha rivoluzionato e personalizzato in ogni senso la forma della canzone tradizionale e melodica, spesso combinandola con sonorità e ritmi tipici di svariati generi,
riuscendo costantemente a rinnovarsi e ad addentrarsi con versatilità ed eclettismo nel rhythm and blues, prog rock, elettropop, latina, arrivando a toccare anche la new wave, la disco music, il folk, il soul, il beat e
altro ancora.