Lucio Dalla insieme a Lucio Battisti e Fabrizio De André forma un trio di cantautori-poeti-sognatori che difficilmente potrà essere eguagliato in futuro. Guarda caso sono tutti e tre scomparsi prima di quanto ci si sarebbe aspettato
lasciandoci un'eredità di così tante canzoni famose fra le quali sceglierne una diventa un gioco di prestigio. Se, però, per Lucio Battisti con "Emozioni" e per Fabrizio De André con "Creuza de ma" non è stato, poi, così difficile, data
la loro enorme popolarità anche nel giudizio degli storici della musica, per Lucio Dalla l'impresa è leggermente più ardua.
Anche il suo repertorio è vastissimo dato che la sua carriera artistica è durata ben 50 anni. Appassionato di jazz fin dall'infanzia, suonava abilmente pianoforte, sassofono, clarinetto, tromba e fisarmonica. Molti suoi brani risentono
di questa educazione al jazz.
Premi e onorificenze hanno qualificato il suo contributo alla musica italiana. David di Donatello, Nastri d'argento, cittadinanze onorarie i maggiori premi attribuitigli. Fra le onorificenze brilla la laurea honoris causa in discipline
delle arti, della musica e dello spettacolo.
Anche per lui una discografia impressionante. Moltissimi i motivi da lui portati al successo; fra questi ho scelto "Caruso" anche in base alle note che riporta Wikipedia: "Dalla, in varie interviste, ha più volte spiegato la genesi del
brano: "è una canzone del cuore" - racconta l'artista - nata da un inaspettato e intenso viaggio a Sorrento". In seguito ad un guasto alla sua barca, Dalla è costretto a sostare in costiera, nello stesso Hotel e nella stessa stanza dove
anni prima soggiornò il grande tenore Enrico Caruso. Il personale dell'albergo, dopo essersi trattenuto a cena con il cantautore, gli racconta della coinvolgente storia d'amore tra Caruso, ormai affetto da una grave malattia ai polmoni
che gli impediva di cantare, e una giovane allieva, a cui il grande lirico insegnava canto. Commosso da quelle parole, il cantautore, ritiratosi nella stanza, guardando le foto del tenore, il suo vecchio pianoforte e l'incantevole panorama
di Sorrento, trova l'ispirazione per comporre sia il testo che la musica. Così nasce Caruso, in un modo assolutamente fortuito - come ricorda ancora Dalla - "una canzone nata per caso" e destinata a diventare una delle canzoni italiane più
note nel mondo."
Nel 2008 sono state rese note dalla SIAE le 10 canzoni italiane più conosciute nel mondo. "Caruso" si è guadagnata il secondo posto dietro alla celebre "Nel blu dipinto di blu" di Domenico Modugno.
Il testo:
Qui dove il mare luccica,
E tira forte il vento
Su una vecchia terrazza
Davanti al golfo di Surriento
Un uomo abbraccia una ragazza,
Dopo che aveva pianto
Poi si schiarisce la voce,
E ricomincia il canto.
Te voglio bene assaje,
Ma tanto tanto bene sai
è una catena ormai,
Che scioglie il sangue dint' 'e 'vvene sai.
Vide le luci in mezzo al mare,
Pensò alle notti là in America
Ma erano solo le lampare
Nella bianca scia di un'elica
Sentì il dolore nella musica,
Si alzò dal pianoforte
Ma quando vide la luna uscire da una nuvola
Gli sembrò più dolce anche la morte
Guardò negli occhi la ragazza,
Quelli occhi verdi come il mare
Poi all'improvviso uscì una lacrima,
E lui credette di affogare
Te voglio bene assaje,
Ma tanto tanto bene sai
è una catena ormai,
Che scioglie il sangue dint' 'e 'vvene sai
Potenza della lirica,
Dove ogni dramma è un falso
Che con un po' di trucco e con la mimica
Puoi diventare un altro
Ma due occhi che ti guardano
Così vicini e veri
Ti fan scordare le parole,
Confondono i pensieri
Così diventa tutto piccolo,
Anche le notti là in America
Ti volti e vedi la tua vita
Come la scia di un'elica
Ma sì, è la vita che finisce,
Ma lui non ci pensò poi tanto
Anzi si sentiva già felice,
E ricominciò il suo canto
Te voglio bene assaje,
Ma tanto tanto bene sai
è una catena ormai,
Che scioglie il sangue dint' 'e 'vvene sai
Lucio Dalla è stato un cantautore, musicista e attore italiano.
(Bologna, 4 marzo 1943 – Montreux, 1º marzo 2012)
Caruso è una canzone del cantautore bolognese Lucio Dalla, incisa nel 1986. Presentata per la prima volta alla Rassegna San Martino Arte di San Martino Valle Caudina[2], è tratta dall'album dal vivo DallAmeriCaruso e
ha raggiunto la seconda posizione in classifica per due settimane.
In un'intervista, Dalla ha rivelato la genesi e il significato del testo della canzone. In seguito a un guasto alla propria imbarcazione, il cantautore si trovò costretto a soggiornare in un albergo a Sorrento, proprio
nella stanza che anni prima aveva ospitato il tenore Enrico Caruso, poco prima della morte. Qui i proprietari dell'albergo gli raccontarono degli ultimi giorni della vita del tenore e della sua passione per una giovane
a cui dava lezioni di canto. Da quei racconti Lucio Dalla trasse ispirazione per scrivere il brano.
Nell'arco della sua carriera, che ha raggiunto i cinquant'anni di attività, ha sempre suonato il pianoforte, il sassofono e il clarinetto, strumenti, questi ultimi due, da lui praticati fin da giovanissimo.
Lucio Dalla muore stroncato da un infarto il 1º marzo 2012, tre giorni prima del suo 69º compleanno, in un hotel di Montreux, cittadina svizzera sede di uno dei festival musicali più importanti al mondo, il Montreux Jazz
Festival, dove si era appena esibito la sera precedente. Particolarmente profetica è l'ultima strofa della sua canzone Cara: "Lontano si ferma un treno / ma che bella mattina, il cielo è sereno / Buonanotte, anima mia /
adesso spengo la luce e così sia". Dalla, infatti, muore in una mattina serena in un hotel che non dista che pochi passi dalla stazione ferroviaria di Montreux.