CARO DIARIO


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Dalla mia pagina Facebook del 25 Luglio 2022:

PER FORTUNA SONO FINITE LE VACANZE
Bormio, cani, motociclette e torme di bimbi urlanti!

Caro diario...
... detta così sembrerebbe che queste vacanze estive siano state un disastro. No, nulla di tutto ciò, ho voluto soltanto togliermi subito il dente nei confronti delle uniche cose negative della vacanza estiva che abbiamo trascorso a Bormio, in Valtellina. Una pletora di cani (chi non ha un cane al giorno d'oggi?), motociclette rombanti in gruppi di dieci/dodici che scorrazzano per le vie del paese e, per finire, ragazzini a mucchi che a qualunque ora fanno un chiasso indescrivibile. Ma quest'ultimo è il minore dei danni in quanto come puoi impedire a dei bambini di scatenarsi durante le vacanze? E, comunque, con la gentilezza si arriva ad un accordo, almeno per le due ore del riposo pomeridiano! 🤨

Tutto il resto, se non fosse per il gran caldo, è trascorso bene, in un piacevolissimo paese di montagna quale è Bormio, con tanti aspetti davvero peculiari quali la gastronomia e l'ottimo vino. Ma non posso e non voglio dimenticare l'aspetto più legato alla montagna vera e propria con belle passeggiate, fantastici panorami e una cortesia da parte degli abitanti poche volte riscontrabile altrove.

Tra gli aspetti positivi non posso tralasciare il fatto di aver fatto amicizia con due persone davvero deliziose. Lei, Anna, da brava frequentatrice di Facebook è diventata subito mia "Amica" mentre Carlo, il marito, assolutamente lontano dai computer e dai social media, da grande conoscitore della zona è stato prodigo di informazioni sui luoghi che ci siamo trovati ad attraversare. 🤗

Insomma una vacanza davvero ricca di esperienze quali quella riguardante i vini e i formaggi della Valtellina, un argomento a me sempre caro e che mi ha permesso di colmare una lacuna che riguarda sia i vini che i formaggi. Per quanto riguarda questi ultimi pur conoscendone il nome non avevo mai assaggiato il Bitto, il Casera e lo Scimudin nelle due versioni, fresco e a media stagionatura. Una vera rivelazione! Fausta con il Bitto mi ha preparato una specialità gastronomica del luogo: "Risotto Bitto e Sassella". Senza dimenticare la Bresaola, altro elemento gastronomico tipico della zona. Anche con questo salume la mia Personal Chef mi ha servito un manicaretto: "Involtini di Bresaola con Rucola e Peperoni Arrosto"! 👏

Ecco, a proposito del Sassella, io ho sempre saputo che la Valtellina era famosa per i suoi 5 vini DOCG: Inferno, Grumello, Sassella, Valgella e Maroggia, vini prodotti con vitigno Nebbiolo e differenziati a seconda dell'area di produzione che corrisponde, appunto, ai cinque nomi di località. Io avevo già bevuto i primi tre mentre mi sarebbe piaciuto colmare la lacuna con gli altri due. Ci sono riuscito col Valgella ma non col Maroggia. Sarà per un'altra volta. 😌

Un discorso a parte va fatto per lo Sforzato, che pur essendo anche lui un prodotto del vitigno Nebbiolo ha, tuttavia, un diverso trattamento. Le uve, infatti, vengono sottoposte ad un lungo appassimento fino a perdere un 30% circa del contenuto di acqua. Ne risulta un vino particolarmente "fermo" grazie anche ad un affinamento di oltre 20 mesi di cui 12 in botte. Il tanto lavoro giustifica il prezzo ampiamente oltre la norma. E' decisamente un vino cosiddetto "di nicchia"! 😉

Caro diario, cosa dire di più? Le piccole seccature evidenziate non hanno, per fortuna, inquinato la vacanza. Alla fine siamo stati in una bella località che ha tante cose di cui vantarsi. A parte cibo, vino e panorami da gustare, alcune realtà architettoniche meritano davvero una visita:
- Il Ponte di Combo, di origini antichissime e la cui ampia arcata sovrasta il torrente Frodolfo, è menzionato fin dal 1300 quando era l’unica via d’entrata e di uscita da Bormio per chi giungeva dalla Repubblica di Venezia attraverso il Passo Gavia;
- la Chiesa Parrocchiale dedicata ai Santi Gervasio e Protasio protettori del paese;
- il Kuerc, una struttura che risale al XIV secolo, nel pieno periodo dell’autonomia bormina, ed era il luogo dove un tempo avvenivano le adunanze e si amministrava la giustizia. Sulle sue colonne venivano infatti affissi i decreti e le sentenze. Alle sue spalle è visibile la Torre Civica detta anche Torre delle Ore;
- Il Museo Civico. Ha sede nell’antico e nobiliare Castello De Simoni fin dal 1962. L’intera ala nord del palazzo, comprese quelle che un tempo erano le stalle e le cantine del palazzo ospitano ora il Museo Civico di Bormio. Sono più di tremila gli oggetti raccolti nelle 14 sale tematiche. Vi sono presenti numerose opere d’arte e, nelle sezioni etnografiche, tantissimi oggetti antichi d’uso comune facenti parte della cultura locale volti a testimoniare la vita e le numerose tradizioni del bormiese;
- la Torre Alberti, una struttura alta 24 metri realizzata interamente in pietra grigia a vista. La facciata presenta molte aperture ogivali in stile medioevale e, in alto, sono presenti dei mensoloni a triplice aggetto. Appena al di sotto del tetto si scorgono ancora le feritoie dalla forma a croce utilizzate un tempo dagli arcieri. (info da ).

Segue una modesta e parziale esposizione di alcune foto che sintetizzano la nostra vacanza. Con l'occasione saluto gli Amici di Facebook e auguro loro un buon proseguimento di estate.

Bormio visto dalla funivia che porta ad un sito chiamato Bormio 2000 da dove è possibile avviare molte passeggiate in altura.
Fausta sale le scalette che portano alla nostra abitazione, residenza Paola, sulla sinistra, dove c'è il nostro appartamento.
Tre dei famigerati cani della zona, col fatto che dove vivono costeggia la strada, sempre pronti ad abbaiare a chiunque col risultato di aizzare anche tutti gli altri cani del vicinato.
Gli amici Anna e Carlo insieme a Fausta in una delle nostre gite.
Una forma di Casera al mosto d'uva, una vera specialità gastronomica.
Il Risotto Bitto e Sassella accompagnato da una bottiglia di Sassella, una DOCG del 2018 delle cantine Nino Negri.
Involtini di Bresaola con Peperoni Arrosto accompagnati dal solito Sassella.
Non è mancata, però, una bottiglia di Sfursat (Sforzato), una DOCG 2016, anch'esso delle cantine di Nino Negri.
Il Ponte di Combo visto dal sentiero che costeggia il Torrente Frodolfo così tristemente povero d'acqua in questa estate così arida e torrida.
Una bella fontana datata 1911 nella parte più antica di Bormio. Una per tutte in rappresentanza delle tantissime fontane presenti nella zona, una diversa dall'altra ma tutte così attraenti nella loro semplicità funzionale.
La facciata della parrocchiale di Bormio dedicata ai Santi Gervasio e Protasio protettori del paese.
Il Kuerc con, alle spalle, la Torre Civica.
Una foto per tutte a rappresentare il Museo Civico di Bormio. Questo è un laboratorio di falegnameria a testimoniare una delle attività più comunemente presenti nei borghi di montagna.
La Torre Alberti. Visibili, in alto, le feritoie usate dagli arcieri.
Una scultura in legno rappresentante uno sciatore, emblematico esemplare dell'attività peculiare della montagna, presente in una piccola piazza sul tragitto che porta alle funivie.
Segnalazioni turistiche nella zona dell'Alpe, una località posta a 2700 metri sopra Santa Caterina Valfurva.
Nei paraggi dell'Alpe il Laghetto (mt. 2752) colpito dalla siccità mostra un invaso molto povero d'acqua.
Il lago di Cancano, anch'esso incredibilmente colpito dalla siccità. L'abbassamento del suo livello ha fatto affiorare parte delle costruzioni che facevano parte del paese a suo tempo sacrificato per costruire l'omonima diga.
In altura, oltre i 2000 metri, circondati da monti e boschi. Sullo sfondo, in basso, il paese di Bormio.
In rappresentanza della incredibile flora incontrata nel corso della nostra vacanza una foto di un gruppo di Genziane. La Genziana è un genere di piante della famiglia delle Gentianaceae che comprende circa 400 specie dalle incredibili proprietà digestive. La Genziana rappresenta la Montagna per antonomasia.