L'International Press Golf Trophy (I.P.G.T.) è forse una delle più eclatanti iniziative da me realizzate. L'idea nacque un giorno in cui, mentre parlavo di lavoro con
uno dei miei interlocutori istituzionali, venne fuori l'argomento golf. Roberto Laureri, era lui la persona con la quale stavo parlando, mi chiese che cosa avrebbe
dovuto fare perchè la sua testata, Business Week, potesse partecipare, come sponsor, ad una delle gare di cui mi occupavo come componente la Commissione Sportiva del mio
circolo di golf, Fioranello. Gli risposi che si sarebbe potuta organizzare una gara intitolata al nome della testata e gli riassunsi, in breve, quale sarebbe potuto essere il regolamento. |
||
Lui ne fu entusiasta e, più tardi, seppi che ne aveva parlato con un amico e collega di Milano, il referente per
Fortune International, Aldo Ricci, che si dimostrò entusiasta a sua volta e decise di partecipare a qualunque iniziativa si decidesse di fare in quel settore. Successivamente anche altri esponenti della stampa internazionale, con i quali intrattenevo rapporti di lavoro, vennero a conoscenza della cosa e non solo si dissero entusiasti di partecipare ma, quasi, si sarebbero offesi se li avessi esclusi da questa "operazione"; il loro prestigio ne avrebbe sofferto nei confronti delle testate concorrenti. Fu così che oltre a "Business Week" e "Fortune International" anche "International Herald Tribune", "The Ecomnomist" e "Wall Street Journal" aderirono all'iniziativa. Questa ebbe luogo nei mesi di aprile, maggio e giugno del 1988 e si decise di fare una premiazione unica alla fine delle cinque gare, cosa che avrebbe garantito una migliore visibilità della manifestazione. La stampa specializzata riportò con enfasi l'avvenimento e la cosa ebbe ampia risonanza nell'ambiente golfistico laziale. Molti soci di altri circoli, in occasione della disputa di una delle gare in programma, facevano a gara per iscriversi in tempo e partecipare a questo torneo. L'anno successivo anche la rivista "Time" si aggiunse alle consorelle e, a giudicare dal tavolo della premiazione con tutti i premi esposti, si può dire, a ragione, che si trattava, proprio, di una manifestazione ben riuscita. Alla fine della premiazione, poi, aveva luogo un ricevimento offerto dagli sponsor. |
Quando nel 1990 il mio amico Alberto Acciari, titolare dell'Agenzia pubblicitaria Makis, mi chiese un consiglio su come articolare un torneo di golf dedicato a golfisti
facenti parte della stessa azienda, io gli preparai il regolamento del "Trofeo Makis Interaziendale di Golf a Squadre", questo il nome del primo torneo aziendale. Alberto Acciari, poi, mi chiese di assumere la presidenza del Comitato di Gara, carica che ho ricoperto per 15 anni, tanta è stata la durata di questo evento golfistico unico in Italia e mai più ripetuto. In concomitanza con l'organizzazione del torneo misi a punto il primo esemplare di sito internet attraverso il quale venivano diramate tutte le notizie inerenti alle gare che venivano disputate in tutta |
||
Italia unitamente ai risultati e alle classifiche. L'interesse suscitato da questa manifestazione, non appena lanciata, fu enorme. Negli anni successivi il torneo si stabilì anche in altre parti d'Italia, vedi Piemonte, Triveneto, Toscana ecc. Nel corso della sua esistenza il torneo assunse anche il nome di "Open Interaziendale a Squadre" in concomitanza della sponsorizzazione di Diners Club International, prima di assumere il definitivo nome di "Campionato Interaziendale di Golf a Squadre". Contemporaneamente sorse il desiderio e/o la necessità di programmare una finale nazionale, che desse modo alle migliori squadre classificatesi di gareggiare per vincere il relativo trofeo. La prima finale nazionale ebbe luogo a Punta Ala, un vero punto d'incontro per tutti nell'Italia Centrale; successivamente ci fu una finale a Poggio dei Medici, sempre in Toscana, per approdare, alla fine, a Riva dei Tessali dove ebbero luogo le ultime finali nazionali. In 15 anni di attività hanno preso parte a questo evento oltre 150 aziende che hanno messo in campo più di 200 squadre per un totale di oltre 1000 giocatori |
"Order of Merit" è un torneo di golf per giocatori dilettanti riservato ai soci dei circoli di golf che hanno aderito all'iniziativa; esso premia, a fine anno, il
primo giocatore classificato, uomo o donna, per ognuna delle tre categorie previste dal regolamento. Quando ebbi l'idea di questo programma per classificare i giocatori su tutte le gare dell'anno non avevo ancora una idea precisa di che cosa ne sarebbe venuto fuori. A quei tempi ebbi l'appoggio della segreteria di Fioranello che testò il programma inserendo tutti i risultati delle gare precedenti in modo da tararne la validità. I risultati furono decisamente confortanti e nel giro di quattro anni Fioranello si dotò di un tipo di torneo assai originale. |
||
Il grande successo che riscosse presso la compagine sociale fu dovuto anche al fatto che si veniva a creare una sorta di fil rouge fra tutte le gare alle quali
ogni socio avrebbe partecipato; più gare avesse disputato e più probabilità avrebbe avuto di aggiudicarsi, a fine anno, una bellissima targa commemorativa dell'evento. Come in altre circostanze la Golfacilities di Luciano Pandolfini colse la palla al balzo e ne fece subito una sua creatura, sponsorizzandola da subito e protraendola per tanti anni a venire. Ho motivo di credere che ancora oggi (anno 2016) questo strumento promozionale sia ancora in vita. Negli anni successivi altri circoli chiesero di poter utilizzare lo strumento informatico col quale avevo dotato la classifica in sé, e per molti anni l'Order of Merit fu oggetto di sponsorizzazioni diverse nei vari circoli del Lazio. Per avere una idea precisa di che cosa fosse effettivamente l'Order of Merit, sarebbe il caso di leggere l'apposita pagina che lo descrive in dettaglio: " Presentazione dell'Order of Merit". |
La Coppa dello Zodiaco vide la luce nel 1995. Essendo appassionato di scienze esoteriche, la mia casa pullulava, addirittura, di tantissime pubblicazioni sugli
oroscopi e sull'astrologia in genere. Avevo sempre pensato che una gara di golf ha un certo successo se riesce a premiare il maggior numero possibile di persone. Quid melius che inventare una gara nella quale, oltre ai classici premi legati alla classifica per categorie, ci fossero dei premi attinenti alla natura dei giocatori? E cosa c'è di più personale del segno zodiacale? Detto fatto si trattava di trovare lo sponsor e il caso volle che l'Agip Petroli, in quel periodo, stesse |
||
cercando di diversificare le proprie sponsorizzazioni nel settore sportivo e una gara di
golf sembrò una cosa particolarmente adatta. In tempi successivi, quando anche altre ditte chiesero di poter disputare in altri circoli questa gara (p. es. la
ditta Bragone che la sponsorizzò all'Acquasanta) la ditta Argenterie Boschi si dimostrò più che entusiasta di legare il proprio nome ad una gara così "nuova" nel
suo genere. Nel 2004, in occasione del decennale di questa gara, la ditta Boschi, che ormai sponsorizzava la gara di Fioranello, volle dedicarle una targa un po' diversa dal solito, come quella che vinsi io come rappresentante della categoria "Gemelli". |
Sotto il nome di Senior Trophy sono state veicolate, per anni, tante iniziative dedicate ai golfisti seniores; iniziative che si sono affiancate al campionato
ufficiale e alle gare promosse dall'AGIS. Poiché di solito i seniores sono quelli che hanno maggior tempo a disposizione da dedicare al golf, ecco che, a Fioranello, il cui giorno di chiusura era il mercoledì, inventai, unitamente agli amici dell'Alitalia prima e dell'Aerogolf poi, i cosiddetti Mercoledì dei Seniores, un ciclo di gare che si svolgevano proprio nel giorno di chiusura di Fioranello in altri circoli del Lazio. I più gettonati erano Castelgandolfo e il Marediroma. Col tempo portammo a regime queste iniziative e, ben presto, si creò un circuito, denominato Golf Seniores, che riuniva le gare svolte nei tre menzionati circoli in un unico campionato con un suo |
||
regolamento e col suo proprio Order of Merit. Le gare del circuito, che avevano luogo nei mesi da marzo a luglio e da settembre a novembre, non furono più legate necessariamente al mercoledì ma ebbero un loro vero e proprio calendario-gare. |
Quando alla fine del 2001 i soci dell'Alitalia Golf Club presero l'iniziativa di riunirsi in Associazione, questa prese il nome di Aerogolf. Le attività sportive dei soci di
Aerogolf che, fino a quel momento, erano state gestite dal programma informatico intitolato Alitalia Golf Club, passarono sul nuovo sito internet intitolato all'Aerogolf. L'associazione, operativa dal 2002, si munì di uno statuto e disegnò un organigramma che tenesse in considerazione tutti gli aspetti organizzativi volti a gestire l'attività sportiva con particolare riguardo ai campionati della categoria. Come per esempio il 1° Campionato Italiano dei Piloti Aeronautici che ebbe |
||
luogo presso il Country Club Castelgandolfo già nel 2002. Particolare enfasi venne data al turismo golfistico tanto che i soci dell'Aerogolf ebbero modo, negli anni, di recarsi a giocare non solo in campi da golf di tutt'Italia ma anche all'estero. Per il periodo in cui io collaborai con la struttura organizzativa dell'Associazione, ricoprendo la carica di webmaster e di consulente per la comunicazione e l'informatica, assicurai anche i servizi fotografici che ebbero una loro sede specifica nella sezione "Fototeca" del sito internet. Mi sento particolarmente lusingato e onorato di essere ancora annoverato fra i Soci Onorari dell'Associazione. |
Alla legittima soddisfazione di aver creato i primi siti internet per il Campionato Interaziendale a Squadre, per l'Order of Merit, per il Senior Trophy, per l'Alitalia Golf Club e per l'Aerogolf, si aggiunge per ultima, ma non ultima, quella di aver creato il primo sito internet per il Circolo del Golf Fioranello. Cose che, come tutto ciò che appartiene all'informatica, hanno una durata relativa nel tempo, superate dalle sempre più evolute tecniche di "web design". | ||
Certamente, vedere ora quei primi esperimenti di presenza "on line", può sembrare terribilmente arcaico ma mi piace porre l'accento sull'aspetto più importante di quegli
esperimenti; quello di aver reso un servizio a tutti i giocatori di golf che in un'epoca, ancora considerata "cartacea", erano in grado di consultare, in tempo reale,
i risultati delle loro gare e vedere le fotografie delle loro imprese. Oggigiorno non è più un evento eccezionale avere il proprio sito in rete; anzi, caso mai ci si meraviglia se una qualunque struttura organizzativa non ha il proprio sito internet. La comunicazione negli ultimi vent'anni, soprattutto quella legata all'informatica, ha compiuto passi da gigante. Le informazioni viaggiano alla velocità dei webmaster più rapidi ad operare sul loro terminale. Anche le tecniche di costruzione dei siti internet sono alla portata di chiunque si voglia cimentare nella costruzione di un sito web. Fotografie in formato gigante, video che si possono girare con i propri cellulari, linguaggi di programmazione evoluti ma accessibili da tutti, hanno permesso a chiunque, azienda o singolo individuo, di poter comunicare col mondo intero. In questo turbinio di evoluzionismo informatico spero che chi mi legge mi scuserà se provo un piccolo moto di soddisfazione e di commozione nel ripercorrere a ritroso quei passi che hanno contribuito, nel loro piccolo, all'attuale "stato dell'arte"! |