Gennaio - Febbraio 2021

IL MIO POSTO MAGICO


#15 - Parigi. 2000.

Dalla pagina Facebook del 21 Gennaio 2021 di Giosuè De Rossi:

IL MIO POSTO MAGICO
Parigi. 2000

Posso forse venir io meno ad un invito così gentilmente rivoltomi da un amico col quale ho condiviso molteplici e piacevoli esperienze e che risponde al nome di Antonio Di Rossi? Forte della mia proverbiale e riconosciuta modestia mi aggrego al coro occupando un piccolo spazio sul carro del vincitore (maldestro ma necessario tentativo di assicurarmi una sorta di captatio benevolentiae dal mio anfitrione).
Il mio Luogo del Cuore

Compito arduo è menzionare un luogo al quale si è legati da una profonda emozione ed il cui ricordo fa ripercorrere sentimenti e sensazioni tali da farlo preferire a centinaia d'altri, anche se tutti sommamente apprezzati, e quando si ha avuto l'opportunità (e la fortuna) di fare tante e tali esperienze.
Molteplici sono i fattori che contribuiscono a far assurgere a "Luogo del cuore" una località o uno scenario che ti abbia regalato un' emozione talmente intima da costringerti a ripensarci con struggente nostalgia ed il cui ricordo, vivido, può edulcorarsi ma mai svanire nel tempo.
Essenziale, al fine di stilare una classifica e proclamare un vincitore, è valutare le circostanze che concorrono ad individuare inequivocabilmente il proprio oggetto del desiderio: innanzitutto lo stato emotivo del momento, la compagnia di persone apprezzabili ed apprezzate, la casualità di eventi inaspettati, le aspettative di un'avventura.
Com'è possibile concedere l'alloro ad un sito declassandone altri a comprimari? Come si può trascurare la maestosità di Roma, la solennità delle antiche vestigia dell'acropoli di Atene, il fascino culturale di Firenze, la misteriosa impronta araba di Palermo, il variegato folclore di Napoli e il misterioso magnetismo di Praga?
A questo punto Antonio mi richiamerebbe all'ordine, mi imporrebbe di non divagare (e perdermi in una miriade di considerazioni) ed io, ligio ai dettami impostimi e per non subire l'ira funesta del carissimo amico, pur obtorto collo, mi adeguo alla consegna assegnatami e proclamo, a furor di popolo, Parigi come luogo del cuore.

Non esiste forse città al mondo, per quanto bella e dispensatrice di emozioni, che possa competere con Parigi nel turbare e sorprendere l’animo umano.
Parigi è un “non luogo”, o meglio rappresenta il luogo dell’anima, uno spazio dimensionale avulso dai concetti tradizionali di agglomerato urbano e di convivenza sociale. Rappresenta la cassa di risonanza dei sentimenti umani che, tutti indistintamente, dai più edificanti ai meno confessabili, prendono coscienza di se e sgorgano come liberati dalle catene del conformismo e dell’abitudine. La straordinarietà di questo luogo non è percepibile a chi sfuggevolmente ne viene a contatto, non può essere colta da una fugace frequentazione, è necessario un rapporto più intimo, una comunione mentale, un accostamento senza pregiudizi ad una realtà così simile ed al contempo così diversa dalla nostra quotidianità.
Non si spiegherebbe altrimenti l’influenza che la Ville Lumiere ha esercitato e continua a produrre negli animi più sensibili: gli artisti, gli scrittori, i poeti.
Una settimana indimenticabile (la prima delle tante compiute). Uno splendido alloggio a Montmartre poi le tappe obbligate: Louvre, Sacre Coeur, Notredame, Place Concorde, Moulin Rouge, ecc. ecc., ma il fascino vero l'abbiamo trovato nei vicoli del centro, tra negozietti improbabili ed antiche pietre e, come personaggi di Baudelaire, ci siamo trasformati in perfetti "flaneurs".
Unico inconveniente quando, arrivati in metropolitana alla fermata Bastille con l'intento di vedere il celeberrimo edificio, ci siamo accorti che non c'era nell'omonima piazza. Nessuna traccia. Chiedendo informazioni ad un "flic" questi ci ha risposto, sorridendo, che la struttura era stata demolita nel 1789 (che figura!). Accidenti, ho pensato, lo sapevo che avrei dovuto venirci prima a Parigi per poterla vedere!

#tonidirossieilmiopostomagico