Gennaio - Febbraio 2021

IL MIO POSTO MAGICO


#20 - Saintes-Maries-de-la-Mer.

Dalla pagina Facebook del 28 Gennaio 2021 di Sara Padalino:

IL MIO POSTO MAGICO
Saintes-Maries-de-la-Mer.

Partecipo alla nuova iniziativa del mio amico Antonio Di Rossi dal titolo “il mio posto magico”. E’ stato veramente difficile scegliere quale, tra i posti visitati, sia stato quello che mi ha rapito il cuore, perché in realtà ognuno di essi ha lasciato un segno.
Poi riflettendo sulla parola “magico” ho deciso: il protagonista sarebbe stato il posto che mi ha regalato sensazioni particolari, colori, profumi e misteri.
Ho scelto quindi il PATRONO DEI GITANI PER SANTA SARA, il 24 maggio, a SAINTES-MARIES-DE-LA-MER”, e la processione di venerazione della Santa, patrona e protettrice des Gitans.
A distanza di 11 anni, rivivere i ricordi mi ha fatto brillare gli occhi.
On the road io e Gp abbiamo fatto svariate tappe, i luoghi e i paesaggi si prestavano ad essere fermi ogni 2 x 3!
Non segnalo proprio tutti gli stop (è vergognosa la quantità, 11 giorni Champoluc-Camargue), ma solo quelle di rilievo. Nell’ordine: Eze, Saint Paul de Vence, Marseille, Salon de Provence, Arles e Les Saintes Maries de la Mer con l’indimenticabile Rencontre des Gitains e la processione per Santa Sara.
Grazie al mio amico Christian Sarteur abbiamo anche scoperto la spettacolare energia della “Course Camarguaise”, io ero scettica per il timore del maltrattamento dei tori, ma mi sono dovuta ricredere: questi tori vivono liberi e per pochi minuti diventano i protagonisti indiscussi della Course, non viene fatto loro del male ma anzi, sfogano la loro energia “scacciando” i “raseteurs”, disarmati e senza il mantello rosso. I raseteurs devono riuscire a rubare una coccarda posta sulla fronte del toro fissata con una molletta o dei ponpon legati alle corna, con l’aiuto di una sorta di pettinino che fa da gancio. Il toro dà spettacolo della sua forza e i rasetuers mostrano la loro agilità e il loro coraggio, correndo davanti al toro con l’aiuto di un “tourneur”, persona che cerca di attirare l’attenzione del toro affinché il raseteur riesca a sgraffignare la coccarda.
Abbiamo vissuto le giornate con i gitani lasciandoci contagiare dalla loro allegria, spensieratezza, canti e balli. Un’esperienza che vibra sotto la pelle ancora oggi.
La leggenda racconta che Sara la Kali (Sara la Nera) fosse la serva di Maria Iosè e Maria Salomè. Dopo la resurrezione di Cristo si imbarcarono su una zattera senza vela né remi e approdarono miracolosamente alla foce del Rodano, a Les Saintes Marie de la Mer per l’appunto.
I gitani giungono in pellegrinaggio da tutta l’Europa per venerare e portare in processione la loro Santa protettrice il 24 maggio.
La mattina la statua di Sara La Kali viene portata fuori dalla cripta, scortata dai “gardians” a cavallo e viene trasportata fino al mare seguita una lunghissima e silenziosissima processione. E’ un silenzio surreale… quando Santa Sara arriva nel mare allora scoppia l’euforia, i fedeli fanno il bagno vestiti, cantano e ballano… credetemi, le foto non rendono giustizia all’atmosfera!

#tonidirossieilmiopostomagico