Gennaio - Febbraio 2021

IL MIO POSTO MAGICO


#24 - Venezia

Dalla pagina Facebook del 3 Febbraio 2021 di Severino Roberto Rigo:

IL MIO POSTO MAGICO
Venezia

L'amico caro Antonio Di Rossi mi ha chiesto di dire qualcosa su un mio posto magico.
Il mondo è bello, io l'ho girato abbastanza per diletto e per lavoro, ma come dimenticare:
- quando imparavo ad andare in bici in piazza S.Marco, dopo aver fatto una fantastica cavalcata sui Leoncini di marmo della omonima piazzetta';
- quando con gli amici si giocava accanto al portone di ingresso del Patriarcato, e passava il Patriarca e ti accarezzava la testa (chi sapeva che poi sarebbe diventato papa Giovanni XXIII);
- quando tornavi le sere d'estate dalle spiagge del Lido, sulla punta del ponte superiore della motonave, e passavi davanti alle isole di S.Servolo, i Giardini Napoleonici, la Biennale, S.Giorgio, la punta della Salute per alla fine goder intensamente della vista della piazza con le Colonne di Marco e Todaro, la torre dell'Orologio, la facciata dell Basilica e la meraviglia del palazzo Ducale, rosato nel tramonto, mentre queste bellezze ti entravano inconsapevolmente dentro, mentre ridevi e scherzavi con gli amici;
- oppure nella nebbia fitta camminavi con la tua ragazza, e si sentivano solo i nostri passi , e intravvedevi, completandole con la fantasia, le bellezze che sapevi essere attorno a te;
- o quando, al Listòn, quella piazza la percorrevi con gli amici e amiche avanti e indietro tra il molo e la torre del'Orologio;
- oppure quando, durante la serata dell'ACQUA GRANDA, portavo la futura moglie in braccio per non farla bagnare.

Perchè piazza S.Marco è stata la mia casa, il mio parco giochi, il posto di ritrovo, dove portavo la mia sorellina in carrozzina o incontravo gli amici, o davo qualche indicazione ai turisti (pochi e di classe) che la visitavano.
Nessun merito da parte mia, solo che ero nato lì a pochi passi, ero stato semplicemente fortunato.
Come quando transitando in barca in laguna nelle gelide giornate di febbraio vedevi nitide le Dolomiti e ti organizzavi con gli amici per una sciata a Cortina!
Ripeto: fortunato!
Ma non lo sapevo: dopo la laurea sono " fuggito " , perchè ero attirato dalle automobili, dalla vita, che mi sembrava più eccitante, della terraferma, e Milano fu l'approdo.
In Italia e all'estero però- pur ovviamente apprezzando le diversità culturali e tradizionali - Lei era sempre nel background della mia mente e del mio cuore.

Grazie Tony mi hai fatto riflettere: i veri luoghi del cuore sono dentro di noi e sui volti delle persone amate (specie i nipotini).

#tonidirossieilmiopostomagico