Bormio, un atto di fede!
La Mostra fotografica di Gianluigi Peps Sosio
A Bormio, dal 5 luglio al 27 agosto, presso il Museo Civico, la mostra fotografica del socio Gist Gianluigi Peps Sosio, giornalista e photoreporter.
Una mostra nata con un lungo viaggio fatto di tanti viaggi. Una storia che nasce raccontando altre storie, altri avvenimenti. Attraversando i villaggi africani sparsi nelle foreste equatoriali
o nei deserti sconfinati… Perdendosi nelle popolosissime città del mondo asiatico… Salendo tra le valli himalayane del Tibet o nelle Santerie Brasiliane… è inevitabile rendersi conto di come i
popoli che vivono in quelle terre tra loro così lontane ed in condizioni sociali climatiche e culturali tanto diverse, abbiano tutti in comune il grande bisogno di credere in qualcosa di
soprannaturale, sacro, divino.
Il sacro e l’idea di divinità sono antichi quanto l’uomo. Le primitive manifestazioni dell’uomo sono rivolte al sacro e se c’è qualche antica traccia umana sparsa per il mondo è data dal culto
per il divino. Gli antropologi studiano l’origine di quelle credenze ed inevitabilmente le risposte sono sempre univoche.
Le più primitive sono legate alla paura degli elementi naturali come tuoni, fulmini, tempeste ma soprattutto la paura della morte. La paura della morte è fondamentalmente il comun denominatore
di ogni forma di credenza o spiritualità. Doni, sacrifici e la ricerca parossistica di un contatto (come gli stati di trance ipnotica provocati spesso con l’uso di drogate etniche) erano e sono
nelle Religioni Tribali.
Naturali alcuni dei tentativi per ottenere la benevolenza di quelle entità. La preghiera, i riti, la meditazione, le cerimonie di massa e la fede nella rinascita dell’anima attraverso la
reincarnazione sono invece le espressioni più spirituali di devozione nell’Induismo.
Infine il Buddismo dove i propri comportamenti vengono condizionati dai principi del Karma. Nel Buddismo non esiste il concetto di entità soprannaturale ma la convinzione che il comportamento
può portare l’essere umano ad un livello superiore di conoscenza chiamato Illuminazione. L’illuminazione è conoscere la nostra vera natura, la vera natura del mondo e lo scopo e il significato
della vita.
Gautama Buddha, nel contesto culturale Buddista è “colui che s’è risvegliato” o “colui che ha raggiuntol’Illuminazione”. Estremizzando è l’uomo, che elevandosi, può avvicinarsi all’immagine di
una divinità.
Antropologicamente inscindibili i comportamenti sociali sono sempre e profondamente condizionati dalle credenze religiose.
"Ho chiamato la mostra: RELIGIONI “senza” DIO non per escludere la presenza di divinità in altre religioni ma solo per distinguerle dalle tre grandi confessioni monoteiste come quella Cristiana,
Ebraica e Mussulmana, dove esiste un solo Dio creatore ed onnipotente.
Induismo, Buddismo e Religioni Tribali Naturali complessivamente sono praticate da più di tre miliardi di persone nel mondo."
Gianluigi Peps Sosio
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