Il Canavese, regione di transizione fra l'alta pianura piemontese e il settore
delle Alpi esteso dalla Valle di Susa alla Valle d'Aosta, si presenta come un
verde cantone subalpino delimitato dagli anfiteatri morenici di Rivoli e di Ivrea.
Visto dalla sezione pianeggiante verso la chiostra alpina, il Canavese rivela
la sua natura di tramite fra due mondi diversi e complementari.
Foto 1/10 - Veduta aerea del Canavese.
Foto 2/10 - Panorama di Ivrea. Fondata nel 100 a.C. dai romani
a difesa delle escursioni della popolazione celtica dei salassi,
l'antica Eporedia divenne libero Comune nel XII secolo.
Possesso dei marchesi di Monferrato, fu contesa dai Savoia,
ai quali passò definitivamente nel 1356.
Foto 3/10 - Ivrea. I resti di un antico chiostro ai piedi
delle torri del Castello.
Foto 4/10 - Ivrea. Il Carnevale sulla piazza del Municipio.
Questa eccezionale rappresentazione comunale ricorda le più celebri
manifestazioni della tradizione cavalleresca medievale, come per
esempio il Palio di Siena o, in scala minore, quello di Asti.
Elemento comune a queste grandi "sceneggiate" è lo spirito di
orgoglio comunale, spesso lo spirito di fazione che divide contrade
avversarie dello stesso comune.
Foto 5/10 - Ivrea. I carri durante la battaglia delle arance.
Il berretto rosso rappresenta la libertà conquistata: i partecipanti
che ne sono sprovvisti vengono bombardati da un fitto lancio di arance,
elemento coreografico essenziale della festa.
Foto 6/10 - Cuorgnè, allo sbocco della Valle dell'Orco dominato
dalla Torre quadrata dei Valperga e da quella circolare di Carlevatto.
Antico centro romano e longobardo, nel 1300 prese parte alle rivolte
antifeudali. Entrò poi nell'orbita dei Savoia, ai quali fu legato
fino all'Unità d'Italia.
Foto 7/10 - Panorama di Susa.
Di origine celtica, fu un importante centro in epoca romana per
la sua posizione a controllo dei valichi del Moncenisio e del
Monginevro. Passò ai Savoia nel 1047, che, salvo due periodi
di dominazione francese, la tennero fino all'Unità d'Italia.
Foto 8/10 - La facciata del Castello di Agliè, verso il parco.
Attualmente è di proprietà dello Stato ed è possibile visitare
buona parte delle trecento stanze che fanno parte della grandiosa
costruzione.
Foto 9/10 - Il castello di Pavone era di proprietà dei vescovi
di Ivrea. Alla fine dell'ottocento fu restaurato e arredato
dall'architetto Alfredo D'Andrade che lo aveva acquistato nel 1885.
Foto 10/10 - Il Castello di Montalto Dora. Tipica costruzione militare
difensiva, sorge su un'altura all'imbocco della Valle d'Aosta.
Parzialmente restaurato alla fine dell'Ottocento, pur essendo
all'interno quasi tutto crollato, conserva un'alone di fascino.