Tra le varie cose che desideravo rivedere a Saint Jacques c'era il percorso che porta fino a Frachey, percorrendo il bosco dietro il paese, passando sotto i cavi di quella
che una volta era una seggiovia, e arrivando fino all'abitato di Frachey dove c'è il ristorante La Grange.
Ci avevano parlato molto bene di questo ristorante Federico e Ornella Fenu che avevamo conosciuto giorni prima nel negozio di Chiara e Tiziano Bieller, ed era anche per questo motivo
che la gita, per noi, era ancora più interessante; avevamo proprio la voglia di scoprire se il suggerimento era valido. Figuratevi la nostra meraviglia quando, arrivando al ristorante,
chi incontriamo? proprio Federico e Ornella. Il
caso certe volte è veramente buffo! ;-)) Per la cronaca il ristorante merita veramente!
Foto 1/40 - Dalla Place de la Grotte, proprio di fronte al Lago Bleu e a fianco della casa della nostra amica Cristina, imbocchiamo un sentiero che ci porta in direzione del bosco
che si trova alle spalle di Saint Jacques, sulla sinistra orografica del torrente Evançon.
Foto 2/40 - Fausta si è fermata vicino ad una stele sulla quale c'è scritto: "Questo suolo sacro è dedicato alla meditazione, alla preghiera, al silenzio". Deve esserci qualcosa
connesso con la religione.
Foto 3/40 - Effettivamente tutti quesi sedili in legno assomigliano a dei banchi di chiesa.
Foto 4/40 - Questa zona dovrebbe rappresentare l'abside e quello al centro dovrebbe essere l'altare.
Foto 5/40 - In effetti rappresenta proprio un altare questa ruota di pietra sotto la quale c'è una macina da mulino.
Foto 6/40 - Su questa tavola lignea è inciso un "Credo": E' il Credo di Don Michele Do, parroco della chiesa di Saint Jacques dal 1945 fino a quando si ritirò nel pensionato
di Casa Favre, sopra il villaggio. E' morto ad Aosta nel 2005.
Foto 7/40 - Un'altra tavola con un altorilievo della Madonna e una frase presa dal vangelo di Luca II 19: "Maria custodiva tutte queste parole e le meditava nel suo cuore".
Alle spalle della tavola il paese di Saint Jacques e, lassù in alto, l'Hotel Bellevue di Fiery.
Foto 8/40 - Sotto l'altare una tavola dedicata alla memoria di tutti i caduti in montagna.
Foto 9/40 - Su questa tavola un "Oremus" che riporta una nota preghiera di David Maria Turoldo, famoso presbitero, teologo, filosofo, scrittore e poeta italiano, membro dell'Ordine
dei servi di Maria (1916-1992).
Foto 10/40 - Lasciamo la chiesa all'aperto e ci inoltriamo nel sentiero del bosco.
Foto 11/40 - Questo è il sentiero n. 9 che porta a Frachey.
Foto 12/40 - Lungo il percorso incontriamo l'edicola dedicata a San Hugo.
Foto 13/40 - Ugo di Grenoble, noto anche come Ugo di Chateauneuf, fu un vescovo francese, fondatore dell'Ordine di Chalais; è venerato come santo dalla Chiesa cattolica (1053-1132).
Foto 14/40 - Il ponte sul torrente Bettaforca, affluente dell'Evançon.
Foto 15/40 - Fausta fotografa il torrente.
Foto 16/40 - Da questa foto si intuisce quanto sia grave la siccità di questa estate!
Foto 17/40 - Fausta è al centro del solco cementato che dovrebbe essere un percorso destinato alla raccolta delle acque per l'irrigazione dei terreni agricoli di questa zona.
Foto 18/40 - Fausta si arrampica per fotografare....
Foto 19/40 - .... una fragola di bosco, e anche bella grande, tale da giustificare una foto!
Foto 20/40 - E poi ne trova altre che raccoglie.
Foto 21/40 - Sul sentiero che porta a Frachey troviamo un'altra edicola ma non riusciamo a capire a chi possa essere dedicata.
Foto 22/40 - Un gruppo di cavalli al pascolo.
Foto 23/40 - Ed ecco ancora un'altra edicola, sicuramente dedicata alla Madonna.
Foto 24/40 - Ancora i cavalli; bello quello bianco ramazzato in nero.
Foto 25/40 - Proprio una bella bestia.
Foto 26/40 - Digressione botanica dedicata ad un "Sempervivum Montanum" specie di piante succulente della famiglia delle "Crassulaceae".
Foto 27/40 - Fausta ha fotografato questi due funghi, probabilmente velenosi, ma sicuramente molto belli.
Foto 28/40 - Siamo in vista dell'abitato di Frachey. Lì in basso un gruppo di vacche al pascolo.
Foto 29/40 - E le vacche sono presenti anche sul sentiero che stiamo percorrendo. Strano che nessuno abbia delimitato la zona del pascolo con i fili elettrificati.
Foto 30/40 - Questa non ne vuole proprio sapere di spostarsi. Dovremo "circumnavigarla"!
Foto 31/40 - Ci siamo riusciti e ci avviciniamo al villaggio.
Foto 32/40 - Eccolo lì Frachey. Sullo sfondo alcune case di Saint Jacques.
Foto 33/40 - Ed ecco il ristorante La Grange, meta ultima della nostra gita.
Foto 34/40 - L'interno del ristorante da una foto dell'album del La Grange.
Foto 35/40 - Lo spiritoso Menù gigante su lavagna. Ottimo per chi ha una vista carente.
Foto 36/40 - Iniziamo con delle "Bruschette, pomodoro, basilico e aglio".
Foto 37/40 - Fausta si accontenta di un piatto di "Verdure grigliate".
Foto 38/40 - Io, invece, mi voglio gustare un piatto di "Crespelle alla valdostana".
Foto 39/40 - E per finire una "<Crepe> Zucchero e Limone".
Foto 40/40 - Prima di andare via una foto ricordo con i nostri amici Ornella e Federico.