Per arrivare alla Tchavana attraverso il Ru Courtod si parte dalla strada vicino alla segheria e come punto di riferimento c'è la "casina" descritta da Mario Giovannetti
nel suo avvincente volumetto "La casina, il torrente, i bottoni d'oro". Per chi vuole conoscere uno spaccato della vita di Saint Jacques negli anni che vanno dal '50 al '60
vi può trovare la descrizione di molti fatti di cui la gente del luogo ancora si ricorda.
Quando nel 2004 venni in possesso di questo volumetto - non lo voglio sminuire ma è davvero piccino - gli dedicai una pagina nel mio blog di quella vacanza. Qui c'è il link
a quella pagina: "La casina, il torrente, i bottoni d'oro" http://www.tonidirossi.it/itinerando/vacanze/Saint_Jacques_5/letteratura-a.html
Foto 1/50 - La "casina" di Mario Giovannetti. Quando veniamo qui per le vacanze, a luglio, la vediamo sempre con le imposte chiuse. Chissà chi ci vive ora?
Foto 2/50 - Dall'alto le poche case di Droles (mt. 1760), poco sopra Saint Jacques.
Foto 3/50 - Un enorme formicaio; mai visto uno così grande!
Foto 4/50 - Fausta, appena vede una fragolina di bosco, non può trattenersi dal raccoglierla... e mangiarla! ;-))
Foto 5/50 - Siamo arrivati all'Alpe Sapien (mt 1963) e, come sempre in questo periodo, le malghe sono chiuse.
Foto 6/50 - Siamo passati da qui tante volte ma non sempre ci siamo fotografati.
Foto 7/50 - Il ponte sul torrente Nana.
Foto 8/50 - Il sentiero 4A che dall'Alpe Sapien sbuca sulla poderale per l'Alpe Nana inferiore.
Foto 9/50 - Una bella vista sul solito panorama, di cui non ci stanchiamo mai.
Foto 10/50 - Un incontro insolito; una ragazza a cavallo.
Foto 11/50 - Dopo averci salutati si allontana in direzione dell'Alpe Nana.
Foto 12/50 - Una foto davanti a questa antica baita mentre transitiamo.
Foto 13/50 - Su una delle travi, vicino all'ingresso, la data: 1876.
Foto 14/50 - Alpe Nana inferiore. Il ponticello sul torrente Nana. Sullo sfondo il Petit Tournalin (mt. 3207)
Foto 15/50 - Un attimo di riposo su una panchina a fianco di una palina con l'itinerario turistico del Ru Courtod.
Foto 16/50 - Fausta, all'inizio della poderale (sentiero n. 5) che sale verso il rifugio Grand Tournalin, mentre fa qualche foto.
Foto 17/50 - A fianco della palina del sentiero n. 5 una delle antiche baite che ci sono nella zona dell'Alpe Nana inferiore.
Foto 18/50 - Siamo all'imbocco del sentiero del Ru Courtod, in direzione dell'Alpe Metzan e della Tchavana.
Foto 19/50 - La prima galleria che troviamo è, ufficialmente, impraticabile. Proviamo, per essere ligi ai regolamenti, a salire lungo il costone che affianca la galleria ma,
dopo aver verificato la difficoltà e la pericolosità del percorso, ci rinunciamo e torniamo in basso e attraversiamo, anche se abusivamente, la galleria.
Foto 20/50 - Siamo usciti dalla galleria e Fausta indica il posto, su in alto, dove eravamo.
Foto 21/50 - Visto da sotto quel posto non sembra nemmeno tanto pericoloso ma un conto è vederlo dal basso e un conto è essere sospesi su in alto senza alcuna prospettiva
di poter proseguire senza danni!
Foto 22/50 - Mentre percorriamo il Courtod abbiamo una bella visuale dell'abitato di Saint Jacques.
Foto 23/50 - Questa, per noi, è una novità. Durante il periodo della nostra assenza hanno costruito questa balconata dalla quale si gode un fantastico panorama della Val d'Ayas.
Sullo sfondo il solito massiccio del Rosa.
Foto 24/50 - Tra le altre cose uno stupendo scorcio del Cervino.
Foto 25/50 - Fausta dà un'occhiata alla palina n. 7 del percorso turistico del Ru Courtod.
Foto 26/50 - Siamo usciti dal bosco e inizia l'Alpe Metzan. Laggiù una mandria al pascolo.
Foto 27/50 - Qui ci stiamo avvicinando alla vaccheria che affianca l'agriturismo de La Tchavana e infatti vediamo un gruppo di vacche che stanno ritornando alla stalla.
Foto 28/50 - Un bellissimo esemplare di vacca pezzata rossa mentre mangia l'erba, addirittura con gli occhi socchiusi.
Foto 29/50 - Siamo arrivati all'agriturismo La Tchavana.
Foto 30/50 - L'ingresso del ristorante.
Foto 31/50 - Nell'ingresso del ristorante un esemplare di Zangola per fare il burro e un grosso paiolo di rame per una grossa polenta!
Foto 32/50 - La sala del ristorante che già una volta ci ha ospitati.
Foto 33/50 - Fausta si è fatta dare due birre e lascia La Tchavana...
Foto 34/50 - ... non prima di aver ammirato la simpatica decorazione floreale, all'aperto, del ristorante.
Foto 35/50 - Il laghetto artificiale de La Tchavana che dovrebbe ospitare, se ricordo bene, delle carpe.
Foto 36/50 - Imbocchiamo il sentiero che conduce al bosco che si trova sopra l'abitato di Mandriou.
Foto 37/50 - Siamo nel bosco e ci fermiamo per fare colazione con panini imbottiti e birra.
Foto 38/50 - Su un tronco d'albero, a poca distanza da noi, questi due bei funghi.
Foto 39/50 - Questa ancora è il simbolo della Ca' Zena, una struttura appartenente ad un gruppo di alpinisti dell'Arcidiocesi di Genova, che quest'anno celebra il suo cinquantenario.
Foto 40/50 - Questo è l'ingresso alla proprietà e, là in fondo, la casina sociale.
Foto 41/50 - Iniziamo a scendere per la scorciatoia che porta all'abitato di Mandriou.
Foto 42/50 - Entriamo dalla parte alta del paese dove sono visibili le tracce di lavori in corso.
Foto 43/50 - Probabilmente destinata all'abbattimento questa parete di una vecchia baita.
Foto 44/50 - La fontana di buona memoria alla quale spesso abbiamo attinto acqua per le nostre borracce.
Foto 45/50 - La piccola chiesa del paese.
Foto 46/50 - Vista frontale della chiesa di Mandriou, dedicata all'Immacolata Concezione e datata 1723.
Foto 47/50 - Usciamo dal paese e ci dirigiamo verso la carrozzabile dove aspetteremo la navetta che ci riporterà a Saint Jacques.
Foto 48/50 - Come sempre Fausta è in ammirazione di questa enorme distesa di "Salvia Nemorosa Superba".
Foto 49/50 - Siamo arrivati alla strada che unisce Champoluc ad Antagnod.
Foto 50/50 - Sotto il crocefisso c'è la fermata della navetta. Fine della gita.