Saint Jacques, terra di Walser.

Le gite: Champoluc e Verrès.

Martedì 11 luglio 2000


← Torna alla pagina principale gite

Champoluc Champoluc (m 1568), al km. 30,2 della statale 506, è oggi il più rinomato centro turistico della Valle d'Ayas e famosa stazione sciistica invernale. Il territorio tra Champoluc e la parte alta della valle venne colonizzato nel secolo XIII da popolazioni provenienti dal Vallese svizzero e per tale motivo è detto anche "Canton des Allemands". Il paese è costituito per la maggior parte da alberghi e villette residenziali; la parte più antica è ormai trascurata e sono pochi i visitatori del borgo antico. La base del comprensorio sciistico di Champoluc si trova al Crest, località situata a m 1935, dalla quale una serie di impianti di risalita raggiunge il Monte Sarezza a m 2820. Si arriva al Crest da Champoluc tramite una cabinovia che parte dal centro del paese, oppure tramite un sentiero che vi giunge provenendo da Mascognaz, villaggio alpino caratterizzato da case risalenti ai secoli XVII e XVIII.
Champoluc, oltre agli impianti collegati col Crest, è servita anche da quelli che sono a Frechey, a 2 chilometri dal paese, verso Saint Jacques. D'estate questi impianti sono chiusi, tant'è che il grande parcheggio situato davanti alla funivia di Frachey è quasi sempre vuoto. Anche quello a Champoluc è relativamente vuoto, salvo il giorno di mercato (il venerdì) in cui è riempito da botteghe e bancarelle che vendono di tutto. C'è pure una bancarella che espone un alveare con la produzione del miele del Canavese. Lo abbiamo provato e ne siamo entusiasti. In compenso la frutta è parecchio cara, ma qui d'estate tutto è caro.

Ci sono parecchi negozi, alcuni anche molto belli, soprattutto quelli che hanno in vendita prodotti destinati a chi fa del trekking. Non mancano i negozi di souvenir e di artigianato. Ne abbiamo trovato uno molto ben fornito dove abbiamo acquistato tanti ricordini per i parenti e gli amici. Per noi abbiamo comprato la grolla dell'amicizia
La grolla dell'amicizia

La grolla, normalmente, è un contenitore circolare in legno,
dotato da 4 a 8 beccucci o più attraverso i quali i commensali,
passandosela di mano in mano in senso antiorario, possono
bere del vino brulé o del caffè cosiddetto alla valdostana.
perché il prossimo inverno vi berremo il vino brulé e il caffè alla valdostana.

Il centro abitato di Verrès si raggiunge in circa mezz'ora da Saint Jacques, proprio alla fine della statale, non appena questa arriva a fondo valle, a poche centinaia di metri dall'ingresso dell'autostrada. Poco prima di arrivare all'ingresso nella cittadina, si può ammirare la mole del castello arroccato su una collina che domina la vallata. La visita al castello di Verres (vedi le "Gite") è stata molto interessante ed istruttiva.

La zona centrale della cittadina, che si trova praticamente sotto il castello, è dotata di un buon centro negozi. Oltre al mercato che qui è aperto il lunedì, abbiamo trovato negozi particolarmente forniti di ottimi prodotti; soprattutto una salumeria (c'era il famoso lardo di Arnad), una panetteria (ottimo il pane di segale) e un bar pasticceria dove abbiamo acquistato le "tegole".

In un negozio di souvenir ho trovato un mazzo di carte
Carte da gioco della Valle d'Aosta (immagine 1 di 2).
Carte da gioco della Valle d'Aosta (immagine 2 di 2).
della Valle d'Aosta. Sono carte da gioco francesi create da un artista locale, Giovanni Thoux, un intagliatore che ha utilizzato le sue creazioni per illustrare un mazzo di carte dedicato alla storia della Valle. Il dorso delle carte è ispirato ad un tema della tradizione popolare sulla vita di Sant'Orso, patrono degli artigiani.

Verrès

Carte da gioco della Valle d'Aosta


← Torna alla pagina principale gite