Saint Jacques, terra di Walser.

Le gite: la valle di Gressoney.

Lunedì 17 luglio 2000


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Foto 1/7 - Pont-Saint-Martin. Il ponte.
 
Partiamo per una gita nella valle di Gressoney allo scopo di approfondire le informazioni sulla ricettività della Valle d'Aosta. Passiamo da Verrès, Arnad e Bard e ci fermiamo a Pont-Saint-Martin (a lato) dove prendiamo il caffè prima di addentrarci nella valle. Questa è lunga circa 34 chilometri e, percorrendola, attraversiamo paesini quali Lillianes, Fontainemore (in basso, prima immagine a sinistra) col torrente Lys, Issime, Gaby e Gressoney-Saint-Jean (la seconda da sinistra) dove c'è il castello Savoia edificato per la Regina Margherita e oggi proprietà della Regione (la terza da sinistra) prima di arrivare a Gressoney-La-Trinité (a destra) che è la nostra meta finale.

Foto 2/7 - Valle di Gressoney. Il torrente Lys a Fontainemore.
Foto da "In Vacanza".
Foto 3/7 - Gressoney-Saint-Jean. Panorama.
Foto da "Guida Turistica Gressoney".
Foto 4/7 - Gressoney-Saint-Jean. Il castello Savoia.
Foto da "Castelli della Valle d'Aosta".
Foto 5/7 - Gressoney-La-Trinité. Panorama.
Foto da "In Vacanza".
Ci dirigiamo a Staffal, una frazione a nord di Gressoney-La-Trinité, dove, secondo le informazioni, dovrebbero esserci alcuni residence Vediamo gli impianti (chiusi) per lo sci invernale e veniamo indirizzati ad una grande casa che, in effetti, è un grosso residence in fase di ultimazione ma già aperto. Il Direttore/proprietario ci fa gentilmente visitare la casa dandoci anche molte informazioni. Il posto è molto bello (e anche molto caro) e si chiama "Les Suites della Regina" in quanto, in passato, l'edificio era una casa di caccia dove si sono spesso recati i Sovrani d'Italia.
Foto 6/7 - Staffal (Gressoney-La-Trinité). Residence "Les Suites della Regina".
 
Terminata la visita riprendiamo la strada per Gressoney-La-Trinité e andiamo a pranzo in un ristorantino delizioso, nascosto fra gli alberi, dove mangiamo un'ottima pizza ma dove, soprattutto, assaggiamo per la prima volta la mocetta, un tempo fatta con carne di cervo ed ora con carne di capra oppure di manzo. Assomiglia un po' alla bresaola ma è molto più buona. A destra l'emblema del locale che trae le sue origini da un antico "scudo" della popolazione Walser rinvenuto sul luogo e risalente al 1797.
Tornando a casa passiamo davanti al campo di golf di Gressoney-Saint-Jean, un 9 buche, par 68, 4406 metri, immerso nel verde e con uno splendido panorama intorno, dove pensiamo che in futuro si potrebbe anche venire a giocare.
Foto 7/7 - Gressoney-Saint-Jean. Il campo di golf.
Foto da "Monterosa Ski".


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