La più antica chiesa della Val Gardena sorge sull’antico sentiero di alta montagna Troi Paiàn che un tempo collegava Venezia con la Valle Isarco passando per i passi dolomitici e attraversando la Val Gardena.
Non è possibile stabilire l’esatta data d’origine della chiesa. Alcuni storici concordano nel collocarla intorno al 1181. Secondo la tradizione sono stati i Conti di Stetteneck a costruire la chiesa, anche se
questi compaiono soltanto nella seconda metà del 13° secolo. La prima documentazione scritta sulla Chiesa di San Giacomo è un "
La chiesa è dedicata a San Giacomo, protettore dei viandanti e dei pellegrini. Assieme al suo suggestivo cimitero, in cui sono sepolti i defunti del paesino San Giacomo, è circondata da un muro di cinta coperto
da un tetto di scandole.
La chiesa originale è di stile romanico. Però, dopo vari interventi di ristrutturazione durante i secoli, oggigiorno si presenta in stile gotico, come pure oggetti in stile gotico e barocco adornano l’interno.
Come parte più preziosa della chiesa può essere visto il presbiterio con i suoi bellissimi affreschi gotici che risalgono al 15° secolo. Anche i dipinti sulle pareti vicino al pulpito che risalgono al tardo 16°
secolo vantano una notevole importanza storico-artistica. Il ricco altare maggiore con colonne arcuate e figure dorate che rappresentano prìncipi della Chiesa, apostoli e angeli è una testimonianza di grande
importanza della locale scultura artistica di stile barocco.
Le sculture e alcuni oggetti dell’altare maggiore che si trovano nella chiesa di San Giacomo sono delle imitazioni; gli originali possono essere ammirati nel Museum de Gherdëina (Museo della Val Gardena) a Ortisei.
Nel museo si trova anche una bellissima tela quaresimale del 1620/30.
Partendo dalla chiesa di San Giacomo si ritorna a Santa Cristina percorrendo a ritroso il cosiddetto Sentiero della Leggenda. Una serie di 16 cartelli racconta la storia del Conte Jakob von Stetteneck il quale,
tornato sano e salvo dalla guerra, a titolo di ringraziamento volle che fosse eretta la chiesetta di San Giacomo, protettore dei pellegrini (o viandanti).
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Leo, il nostro tassista di fiducia, è venuto a prenderci per portarci fino alla base del sentiero
che conduce alla chiesa di San Giacomo.
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La chiesa di San Giacomo.
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L'ingresso della chiesa.
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La piccola cappella dedicata alla Madonna.
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L'interno della cappella.
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Chiesa di San Giacomo. Interno.
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Chiesa di San Giacomo. Interno.
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Chiesa di San Giacomo. Interno.
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Chiesa di San Giacomo. Interno.
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Chiesa di San Giacomo. Interno.
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Chiesa di San Giacomo. Interno.
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Chiesa di San Giacomo. Interno.
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Chiesa di San Giacomo. Interno.
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Chiesa di San Giacomo. Interno.
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Una piccola edicola, inserita nella roccia, ospita una statuetta di San Giacomo, protettore dei viandanti.
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Questo è l'ultimo tabellone, il 16°, di quelli che narrano le vicende del Conte di Stetteneck e di quella
che diverrà sua moglie. Dato che noi vedremo i tabelloni dall'ultimo al primo, chi volesse leggere l'intera storia
dall'inizio dovrebbe andare
alla foto n. 48 e procedere, nella lettura, a ritroso.
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Tabellone n. 15.
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Tabellone n. 14.
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Tabellone n. 13.
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Tabellone n. 12.
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Tabellone n. 10.
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Tabellone n. 9.
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Tabellone n. 8.
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Tabellone n. 7.
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Tabellone n. 6.
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Tabellone n. 5.
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Tabellone n. 4.
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Tabellone n. 3.
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Tabellone n. 2.
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Tabellone n. 1.
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Un bel altorilievo in ferro battuto che ricorda il pellegrinaggio verso la chiesa di San Giacomo.