A Santa Cristina Valgardena, ai piedi del Sassolungo

Selva di Val Gardena


Selva di Val Gardena si trova a 1.564 m di altitudine e conta circa 2.700 abitanti. Oltre al paese, il territorio comunale comprende una varietà di meraviglie della natura: all’interno del parco naturale Puez Odle i monti Stevia, Chedul e le torri del Cir, mentre a sud ci sono le vette occidentali del gruppo del Sella, il Sassolungo ed il Sassopiatto e si arriva fino ai passi Sella e Gardena. Questa mappa della zona di Selva dovrebbe fornire un'idea sufficientemente esaustiva di quante siano le opportunità di affrontare le montagne sotto i più diversi aspetti: strade ferrate, ascensioni o arrampicate oppure sempici escursioni e rilassanti passeggiate. E' una particolarità di Selva e, di conseguenza, della intera Val Gardena.

D’inverno Selva di Val Gardena è un vero paradiso sciistico ed in estate gli appassionati dello sport di montagna possono scegliere tra una vasta gamma di possibilità. Inoltre questo paese offre tanti impianti sportivi: uno stadio del ghiaccio, un campo di pattinaggio, un campo da golf (pitch & putt), un campo da minigolf, una scuola di equitazione, un circolo di tennis, una pista da skateboard e da inline skating e la possibilità di praticare il tiro a segno, lo squash, il biliardo ed il bowling.

Selva di Val Gardena possiede inoltre alcuni tesori storici e religiosi, come la Chiesa Parrocchiale S. Maria ad Nives, la Cappella commemorativa per le vittime della montagna e la piccola cappella di San Silvestro all’imbocco per la Vallunga. A poca distanza da quest’ultima si vedono anche i ruderi del Castello di Wolkenstein, adiacenti alle rocce del Monte Stevia. I buongustai trovano a Selva innumerevoli ristoranti e pizzerie, ma anche bar, pub, après-ski e locali da ballo. Selva Gardena è proprio la meta di villeggiatura ideale per tutti coloro che vogliono rilassarsi, rigenerarsi e divertirsi immersi in una meravigliosa natura montana.
©valgardena-groeden.com

Una veduta panoramica di Selva di Val Gardena


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L'autobus da Santa Cristina ci porta a Selva davanti all'Hotel Oswald uno dei più rinomati hotel della zona che risale alla fine dell'800.
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A fianco dell'Hotel Oswald l'Hotel Posta (al Cervo).
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Anche questo hotel vanta un bel numero di anni; all'inizio si chiamava, appunto, soltanto "Al Cervo".
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Questa casa è un bel esempio di fabbricato del primo '900. La sua età è denunciata dal "bovindo" istoriato e chiuso dalla sculponia.
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Ecco le famose biciclette colorate della Val Gardena. Qui, in questa aiuola, ce ne sono addirittura tre.
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E qui, lungo la strada, altre tre.
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Fausta osserva il bel crocifisso che si trova a Piazza Nives, di fronte all'Hotel Oswald.
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Ormai ci abbiamo fatto l'abitudine. Un'altra bicicletta di un bel rosso pompeiano sulla ringhiera di Piazza Nives.
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Sempre a Piazza Nives questa curiosa fontana che rappresenta l'arca di Noè mentre sta caricando gli animali da salvare prima che accada il diluvio universale.
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Un'altra vista della stessa fontana e altri animali in cammino verso l'arca.
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Una panoramica della via Meisules (che corrisponde alla SS 242) con, sullo sfondo, l'Hotel Posta.
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Un bel negozio di vini e grappe su via Meisules; appoggiata al muro la solita bicicletta.
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Davanti all'ufficio turistico di Selva questa strana composizione scultorea della quale non sappiamo assolutamente nulla. Sembrerebbero due sfiatatoi di una antica locomotiva; forse se qualcuno del posto leggerà questa didascalia ci potrà fornire qualche elemento di conoscenza.
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Continuiamo la nostra passeggiata.
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Un altro gruppo scultoreo del quale la decodifica è più facile. Rappresenta un gruppo familiare tipico dei primi del 900, chiaramente benestante visto il tipo di abbigliamento caratteristico della buona società gardenese dell'epoca.
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Un presepio all'esterno di un negozio di artigianato locale attira la nostra attenzione.
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Dentro c'è un artigiano al lavoro.
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Un banco da lavoro per sculture in legno.
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Diamo un'occhiata all'esposizione.
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Un esempio di scultura in legno.
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Anche qui a Selva un Maso dello Speck; l'amico di Leonardo che lo gestiva e che avremmo visto volentieri non è più qui.
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Il Cafè Mozart dove ci siamo riposati per un po'; fanno degli ottimi dolci e dei gelati buonissimi, oltre che abbondanti!
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La cabinovia del Ciampinoi, dove contiamo di venire nei prossimi giorni.
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L'ingresso alla cabinovia.
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La rinomata pasticceria Costa dove abbiamo fatto dei "buonissimi" acquisti ;-))
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La facciata della chiesa parrocchiale Santa Maria ad Nives o dell'Assunta.
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I dintorni della chiesa. Sullo sfondo la canonica.
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Un'altra vista del perimetro della chiesa.
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Un'altra vista del perimetro della chiesa.
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Pochissima luce all'interno; infatti la foto è sfocata.
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Una vista dell'altare maggiore.
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In alto l'organo; sulla balaustra un pannello di legno in altorilievo.
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Notevoli i finestroni in vetro policromo.
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Una delle travi del soffitto termina con una testa del Cristo.
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All'esterno della chiesa una scuola elementare.
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La scuola elementare in lingua tedesca.
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L'Istituto Ladino di Cultura.
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Un altro lato dell'Istituto Ladino.
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Un'area polifunzionale illustrata da una esposizione di pannelli fotografici.
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Idem.
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Idem.
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L'ingresso del Tublà da Nives, una associazione che si pone l’obiettivo di ospitare manifestazioni culturali, quali mostre artistiche personali o collettive, esibizioni tematiche, storiche, scientifiche e scientifico-naturali, presentazioni, conferenze, simposi, esibizioni artistiche, letterarie, musicali, filmiche, cinematografiche e multimediali.
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Si è fatto tardi e torniamo verso il capolinea degli autobus.
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A Piazza Nives riprendiamo l'autobus per Santa Cristina.
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In lontananza l'Hotel Dosses ci fa capire che siamo arrivati a destinazione.