A Siusi, sotto le maestose vette dello Sciliar.

L' Alpe di Siusi - Al rifugio Sasso Piatto


Dal parcheggio di Compatsch con l’autobus fino a Saltria, e con la seggiovia Florian fino alla baita Williamshütte (mt. 2100, con posto di ristoro). Un comodo sentiero porta in prossimità del già visitato rifugio Zallinger (mt. 2937) e sul sentiero n. 9, abbastanza ripido, si giunge al rifugio Plattkofelhütte-Sassopiatto (mt. 2300).

La strada del ritorno la facciamo attraverso il sentiero che porta alla baita Murmeltier, posta a 2132 metri. Da qui proseguiamo verso il rifugio Zallinger e da qui fino al rifugio Tirler dove gustiamo un paio di specialità tirolesi.

Foto 1/45 - Compatsch. Uno sguardo al tabellone delle escursioni per controllare i tempi di percorrenza.
Foto 2/45 - Siamo andati in navetta a Saltria e da lì abbiamo preso la seggiovia Florian.
Foto 3/45 - Eccoci di nuovo alla baita Williams.
Foto 4/45 - La tabella segnaletica ci indica che per andare al rifugio Sasso Piatto dobbiamo prendere il sentiero n. 9.
Foto 5/45 - La strada sterrata che porta al Sasso Piatto.
Foto 6/45 - L'angusto passaggio a fianco del cancello che impedisce il passaggio agli armenti che abbiano sconfinato.
Foto 7/45 - Lungo la strada per il Sasso Piatto c'è anche una Via Crucis; questa è una delle stazioni.
Foto 8/45 - Il sentiero comincia ad inerpicarsi.
Foto 9/45 - Lungo la strada un crocifisso e una panchina per chi ha necessità di riposarsi un po'.
Foto 10/45 - Adesso il sentiero si è fatto più ripido e cominciamo a sentire un po' la fatica.
Foto 11/45 - Uno sguardo dall'alto all'Alpe di Siusi e all'Altopiano dello Sciliar.
Foto 12/45 - Guardando alle nostre spalle individuaimo la baita Williams, nel cerchio bianco, e il rifugio Zellinger in quello rosso.
Foto 13/45 - Abbiamo visto anche le marmotte! Eccone due nei circoletti bianchi.
Foto 14/45 - Ed eccone un'altra, chiaramente visibile anche se piuttosto lontana.
Foto 15/45 - E c'è pure la neve. La rientranza alle spalle di Fausta sembra quasi il morso di un gigante.
Foto 16/45 - Siamo in prossimità del rifugio.
Foto 17/45 - Il rifugio Sasso Piatto a 2300 metri di quota.
Foto 18/45 - Un crocifisso di legno in un piccolo tabernacolo. Un'altra opera degli abili intagliatori della Val Gardena.
Foto 19/45 - Uno sguardo al tabellone che riporta i dati relativi alle cime che si possono osservare dal piazzale del rifugio.
Foto 20/45 - Il panorama è splendido e invita a fotografare.
Foto 21/45 - La terrazza della baita è dotata di panche e tavolini in legno che invitano a fare una sosta per godersi il panorama mentre si sorseggia una bevanda.
Foto 22/45 - Noi preferiamo stare all'interno mentre ci gustiamo una cioccolata calda.
Foto 23/45 - La segnaletica ci informa che la baita Murmeltier, che abbiamo sceltocome percorso per tornare verso lo Zallinger, si trova a 20 minuti di cammino.
Foto 24/45 - Un'altra marmotta, individuabile senza bisogno dei circoletti.
Foto 25/45 - La baita Murmeltier, a 2150 metri di quota, è conosciuta anche come la «Baita delle marmotte», e, in effetti, oltre ad averne vista una, ne abbiamo sentite tante, riconoscibili dal classico fischio.
Foto 26/45 - Lasciamo la baita Murmeltier che, come si può vedere, è posta proprio sotto la parete del Sasso Piatto
Foto 27/45 - La segnaletica, precisa e puntuale come sempre, ci mostra la direzione per lo Zallinger.
Foto 28/45 - Un esempio di sentiero a gradini a testimoniare la cura con cui vengono mantenuti questi camminamenti, spesso dotati di ringhiere di sicurezza.
Foto 29/45 - Eccoci nuovamente in prossimità del rifugio Zallinger.
Foto 30/45 - Oggi la chiesetta è aperta e potremo visitarla.
Foto 31/45 - Interno della cappella dell'Immacolata. L'altare maggiore.
Foto 32/45 - Il lato sinistro della cappella e cinque stazioni della Via Crucis.
Foto 33/45 - Il lato destro della cappella con l'organo e altre cinque stazioni della Via Crucis.
Foto 34/45 - L'organo.
Foto 35/45 - Se la mia traduzione dal tedesco non è troppo imperfetta questo dovrebbe essere una testimonianza dei ringraziamenti, da parte dei proprietari del rifugio, a tutti coloro che, sia nel 1993 che nel corso degli anni 2007 e 2008, hanno partecipato, sia con denaro che con lavoro materiale, alla restaurazione della cappella.
Foto 36/45 - Salutiamo lo Zallinger e il suo bel alpeggio con una bellissima vista del Sasso Piatto.
Foto 37/45 - Ancora tabelle segnaletiche. Siamo a 10 minuti dal rifugio Zallinger e a 40 minuti dal rifugio Tirler verso il quale siamo diretti.
Foto 38/45 - Lungo la strada abbiamo visto spesso questi «schermi», costituiti da fili colorati pendenti, che hanno lo scopo di scoraggiare il passaggio delle mandrie che avessero sconfinato.
Foto 39/45 - C'è anche una passerella per superare questo piccolo torrente.
Foto 40/45 - In prossimità della baita Tirler, una delle più conosciute dell'Alpe di Siusi.
Foto 41/45 - Nel giardino antistante la baita la statua di un antico valligiano.
Foto 42/45 - Un bellissimo lavoro di intaglio che rappresenta la scena di un presepio.
Foto 43/45 - Ci accomodiamo nell'interno e, mentre aspettiamo i dolci che abbiamo ordinato, ci beviamo un boccale di birra fresca.
Foto 44/45 - Questo piatto così pittoresco si chiama «Sfere della strega» e cioè: Canederli di Ricotta con cuore di Gianduia in Crosta di Pane e Cannella, con Crema di Vaniglia fatta in casa, con Frutta Fresca! Era buono? «Chevelodicoaffà?».
Foto 45/45 - Questo, invece, altrettanto coinvolgente, si chiama «Kaiserschmarren» ed è una Frittata dolce con spicchi di Mela, Mirtilli Rossi e Macedonia di Frutta. Vista la quantità avrebbe potuto sfamare un reggimento!! Ottimo anche questo.