Uno dei paesaggi di montagna piú suggestivi dell'Alpe di Siusi é la piccola Alpe di Zallinger, con il suo incantevole rifugio omonimo, chiamato anche Rifugio Giogo, perché si trova ai piedi del Giogo di Fassa, che collega
l'Alpe di Siusi, il Monte di Castelrotto e la Val Gardena con la Val Duron e la Val di Fassa.
L'Alpe di Zallinger, che si estende in gran parte sopra i 2.000 metri, si trova al lato sudest dell'Alpe di Siusi, ai piedi della grande scarpata dolomitica del Sasso Piatto, degli Orli di Fassa, ricchi di roccia vulcanica
e del cocuzzolo del Gransereck.
Subito a nordest dello Zallinger, una zona alpina ricca di bellezze naturali, si estendono i vasti pascoli ed i prati falciabili, disseminati in estate di fiori di montagna dell'Alpe di Cumun.
Subito a Sudovest dello Zallinger si estende l'Alpe di Curosoa (Gardejea) con la montagna quasi nera, a forma di larga piramide, chiamata Monte Pallaccia (2.350m.). (©alpedisiusionline.it)
Foto 1/30 - Siamo sulla solita cabina della funivia da Siusi.
Foto 2/30 - E questo è l'arrivo a Compatsch.
Foto 3/30 - La facciata della stazione della cabinovia.
Foto 4/30 - Siamo a Saltria in procinto di prendere la funivia Florian che ci porterà a 2150 metri.
Foto 5/30 - L'ingresso della telecabina Florian.
Foto 6/30 - La baita Williams, a 2100 metri di quota, all'arrivo della telecabina.
Foto 7/30 - Una tabella orizzontale ci permette di leggere i nomi delle cime che si vedono da questo punto di osservazione.
Foto 8/30 - Il panorama che si gode dalla Williamshutte è veramente fantastico!
Foto 9/30 - Anche questo tronco può diventare un oggetto ornamentale.
Foto 10/30 - Una panchina assolutamente «sui generis».
Foto 11/30 - La strada sterrata che parte dalla Williamshutte ci porta in direzione del rifugio Zallinger, sullo sfondo.
Foto 12/30 - Una mandria di buoi neri.
Foto 13/30 - La sagoma del rifugio Zallinger con, accanto la caratteristica chiesetta consacrata alla Madonna Immacolata.
Foto 14/30 - La segnaletica per le varie gite che iniziano da qui.
Foto 15/30 - L'ingresso alla baita Zallinger.
Foto 16/30 - Una mandria di cavalli avelignesi sul prato adiacente alla baita.
Foto 17/30 - Non si può fare a meno di fotografarli.
Foto 18/30 - E questa non è divertente?
Foto 19/30 - Accanto alla chiesetta una statua di legno di un cavallo dimostra la propensione dei proprietari per
l'allevamento dei cavalli avelignesi, gli stessi che trainano le carrozze che, in estate e in inverno, portano i
turisti in giro per l'alpe.
Foto 20/30 - La cappella Zallinger (come viene chiamata) è la chiesa più «alta» dell’Alto Adige, un vero e proprio
punto di attrazione per gli escursionisti. Essa risale al 1857 ed era allora la prima cappella all’Alpe di Siusi.
Ogni anno, il 15 agosto (Assunzione di Maria) si festeggia la sagra dello Zallinger.
Oggi, purtroppo, è chiusa
e non possiamo visitarla ma lo faremo in un'altra occasione.
Foto 21/30 - L'ingresso alla terrazza dello Zallinger.
Foto 22/30 - Fausta dà un'occhiata al menù.
Foto 23/30 - Mentre aspettiamo il cameriere diamo un'occhiata intorno.
Foto 24/30 - Ehilà... qualcuno sta già mangiando!
Foto 25/30 - E come potevamo sbagliarci? Lo strudel di mele è una delle nostre «passioni»!
Foto 26/30 - Siamo sulla strada del ritorno; sullo sfondo la sagoma del Sassopiatto incappucciata dalle nuvole.
Foto 27/30 - La stazione a monte della telecabina Florian.
Foto 28/30 - Il panorama dalla telecabina. Di fronte il Monte Piz e sulla sinistra il Bullaccia.
Foto 29/30 - Saltria. Il capolinea della navetta per Compatsch.
Foto 30/30 - Ora possiamo considerare terminata la nostra gita.