A Zakynthos, isola felice.

A zonzo per l'isola


Ai giorni nostri gli abitanti dell’isola vivono di turismo nei mesi estivi (da maggio ad ottobre) e di agricoltura in quelli invernali. Le più importanti produzioni agricole sono quella di olio, vite, agrumi ed uva passa. L’olio prodotto a Zante è ora alla base dell’economia dell’isola e viene venduto anche al turista che, dopo averlo assaggiato nella cucina greca, ne rimane estasiato.

La produzione di uva passa invece, in passato era più sviluppata della coltivazione dell’ulivo poiché più redditizia ma dopo la seconda guerra mondiale l’isola perse il suo dominio sul mercato estero dell’uva passa e si dedicò ad altre colture. La pesca e l’allevamento rimangono su un piano secondario nell’economia dell’isola.

Grazie al turismo si è sviluppato inoltre un artigianato locale di prodotti realizzati a mano come tappeti, tessuti, ricami che vengono poi venduti al turista. Questi prodotti si possono trovare prevalentemente nei piccoli paesi a nord dell’isola dove sembra che il tempo si sia fermato. (©zanteisland.com)

Arrivando a Zakynthos da Tsilivi questo è il panorama della città che si può godere dall'alto. Sullo sfondo la baia e, dietro, il Monte Skopos.
Foto 1/34 - La banca presso la quale è possibile effettuare cambi di valuta con tessera bancomat.
Foto 2/34 - Il mercato della frutta.
Foto 3/34 - Un esempio di pasticceria greca.
Gita a sud di Zakynthos in direzione di Gherakas.

Foto 4/34 - Una villa con piscina tra Argassi e Porto Zorro sulla strada che porta a Gheracas.
Foto 5/34 - Fausta osserva la distesa del mare.
Foto 6/34 - La costa in direzione di Zakynthos.
Foto 7/34 - Una curiosa scenetta; sulla strada che stiamo percorrendo alla ricerca della spiaggia di Dafni con relativo ristorante, vediamo, davanti alla macchina, una scrofa che fa attraversare la strada ai suoi piccoli assicurandosi che non corrano rischi. Son proprio tanti!
La gita prosegue. Siamo sulla spiaggia di Gherakas nella speranza di vedere le tartarughe deporre le uova, ma di loro nemmeno l'ombra. In compenso quando siamo sulla spiaggia di Laganas (in alto al centro) di gente ne vediamo anche troppa. Lungo la spiaggia si snoda una fila interminabile di ombrelloni (in alto a destra). Ricordo che Maria Cristina ha definito Laganas "Rimini". La mia espressione è sufficientemente eloquente.

Foto 8/34 - Dall'alto la spiaggia di Gherakas.
Foto 9/34 - La spiaggia di Laganas.
Foto 10/34 - Troppa gente per i miei gusti!
Proseguiamo lungo la costa. Ci lasciamo sulla sinistra (a sinistra) l'isolotto di Pelouzo e, passando per Aghios Sostis e Limni, arriviamo sul promontorio che domina la baia di Keri, riconoscibile dall'isolotto di Marathonissi (al centro). La spiaggia di Keri (a destra) chiude ad ovest la grande baia di Laganas.

Foto 11/34 - L'isolotto di Pelouzo.
Foto 12/34 - Sullo sfondo l'isolotto di Marathonissi.
Foto 13/34 - La spiaggia di Keri.
Porto Rouli - Questo è un piccolo ristorante che abbiamo scoperto durante una delle nostre esplorazioni alla ricerca di luoghi significativi.
Si chiama "Solo Pesce" anche se si mangia di tutto, è modesto ma si mangia bene ed è pulito. Dista circa 3 km. da Planos ed ha molta varietà: dal fritto di calamari all'aragosta, dall'ombrina alla spigola. Si beve un buon vino bianco non troppo forte e, particolare che non guasta, è pure economico.

Foto 14/34 - Il gran numero di cartelloni pubblicitari lungo la strada. Fra questi quello che ci rende noto il fatto che c'è, a poca distanza, una taverna che si chiama "Solo Pesce". Non ci serve altro per indurci alla scoperta!
Foto 15/34 - Il locale è decisamente modesto ma è proprio ad un passo dal mare.
Foto 16/34 - Una scaletta porta direttamente sulla spiaggia.
Foto 17/34 - Da qui si vede chiaramente che tra i tavoli del ristorante e il pelo dell'acqua non ci sono nemmeno tre metri.
Foto 18/34 - La prima cosa che abbiamo ordinato è stata l'aragosta.
Foto 19/34 - Il Verdea si è dimostrato un vino niente affatto male.
Maherado - Visita alla chiesa della Martire Santa Maura (Aghia Mavra), nell'interno dell'isola, dove si trova una icona ritenuta miracolosa. La chiesa è dedicata anche al culto di San Timoteo Martire.

Foto 20/34 - Il campanile della chiesa di Aghia Mavra.
Foto 21/34 - Fausta consulta la guida prima di entrare.
Foto 22/34 - Una foto dell'interno della chiesa. Visibile l'icona tanto famosa.
Zakynthos - Giornata fredda e umida con qualche goccia di pioggia. Il lungomare è spazzato dalle onde che si infrangono contro il muro di contenimento. La zona del porto riservata ai natanti è piena di barche alla fonda; pochi oggi si saranno avventurati al largo.

Foto 23/34 - Dalla foto non si vede ma c'è un discreto vento.
Foto 24/34 - La mia smorfia è motivata dal fatto che vengo investito dagli spruzzi delle onde e l'acqua è decisamente fredda.
Foto 25/34 - Malgrado il vento freddo non rinunciamo ad una visitina al porto di Zakynthos dove vediamo delle barche veramente belle.
Gita lungo la costa a nord di Zakynthos - L'itinerario è Kipseli, Gherakaki, Alikanos, Alikes, Katastari, Skinari, Agios Nikolaos.

Foto 26/34 - un branco di oche, ad Alikes, ostacola il passaggio della macchina.
Foto 27/34 - La strada che si inerpica verso il paese di Katastari; sullo sfondo l'abitato di Alikes e la baia di Alikon.
Foto 28/34 - Il piccolo golfo di Katastari.
Foto 29/34 - L'isolotto di Aghios Nikòlaos.
Zakynthos - Nel centro della città per visitare il Museo Nazionale.

Foto 30/34 - Piazza Solomou con la chiesa di Aghios Nikolaos.
Foto 31/34 - Il Museo Nazionale.
Foto 32/34 - Piazza Solomou dal balcone del Museo Nazionale. Sullo sfondo la baia e il porto di Zakynthos.
Foto 33/34 - Uno sguardo alla guida della città per pianificare gli spostamenti.
Lucio Battisti!!!

Foto 34/34 - Oggi, 11 settembre, abbiamo acquistato La Repubblica di ieri, 10 settembre. Il giornale riporta la notizia della morte di Lucio Battisti; ne restiamo molto colpiti dato che siamo suoi grandi ammiratori. Fra un paio di giorni saremo in Italia e cercheremo di saperne un pò di più.