Città di antiche origini umbro-etrusche, fu importante nodo stradale romano posto al
termine della Via Flaminia e all'inizio delle vie Emilia e Popilia. Conserva, nel centro
storico, monumenti romani, medievali e rinascimentali.
ANFITEATRO ROMANO (I sec. d.C.). Della costruzione in laterizio,
a pianta ellittica, restano pochi ruderi. È l'unico anfiteatro romano rimasto in
Emilia-Romagna.
ARCO DI AUGUSTO (27 a.C.). Eretto in onore di Augusto che fece
riattare la Via Flaminia fì»<, all'inizio della Via Emilia, servi, inserito nef,
mura, come porta della città. Nel X fu coronato da merli. Fiancheggiato da colonne
corinzie, ha, presso i capitelli, quattro medaglioni con scolpite le teste di divinità
pagane e, sul timpano della fronte esterna, la meglio conservata, parte dell'epigrafe
dedicatoria.
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L'Arco di
Augusto |
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CASTEL
SIGISMONDO (XV sec.). Rocca eretta su disegno dello stesso Sigismondo Malatesta, pare con
la consulenza del Brunelleschi. Demolito in parte nel XVII, fu smantellato ulteriormente
nel secolo scorso e adibito a carcere. Rimane la parte centrale della rocca, con la torre
d'ingresso e il portale ogivale di marmo.
MUSEO Civico. Ha sede nel palazzo della Biblioteca Civica
Gambalunga, riunisce una sezione archeologica e una raccolta di monete.
PALAZZO DELL'ARENGO (XIII sec.). Edificio romanico-gotico,
rimaneggiato e restaurato. Nel salone al primo piano ospita un affresco staccato dalla
chiesa di S. Agostino, Giudizio Universale di anonimo riminese del XIV.
PALAZZO DEL PODESTA' (XIV sec.). Costruzione coronata da merli,
rimaneggiata nei secoli e ripristinata nel 1919-22.
PINACOTECA
COMUNALE. Ha sede presso la Biblioteca Civica Gambalunga e raccoglie alcune opere di
grande valore, come Pietà di Giovanni Bellini; Vocazione di S. Matteo e altre opere di G.
Cagnacci; Gesú Aàzareno di M. Palmezzano e Ultima Cena del Mastelletta.
PONTE DI TIBERIO (14-21 d.C.). È chiamato anche Ponte d'Augusto
in quanto la costruzione fu iniziata durante l'impero d'Augusto. Tuttora in perfetta
efficienza, il suo progetto è attribuito a Vitruvio.
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Il Ponte di
Tiberio |
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S. AGOSTINO (XIII
sec.). Chiesa gotica rimaneggiata nei secoli, conserva, dell'edificio originale, l'abside
e il campanile. All'interno, barocco del XVIII, con stucchi su disegno di Ferdinando
Bibiena e con affreschi di V. Bigari, soprattutto interessante il ciclo di affreschi
nell'abside che sono la piú valida testimonianza della pittura riminese del XIV. Nella
lunetta alta sul fronte dell'abside, Cristo in Trono tra Santi; sotto, Madonna in Trono
col Bambino e, piú sotto ancora, Gesú e la Maddalena. Sui lati, bellissimi episodi della
vita di S. Giovanni Evangelista; si notino, nell'episodio Resurrezione di Drusiana, le
figure di Dante, del Petrarca e di due membri della famiglia Malatesta. In una cappella
sotto il campanile, altri affreschi della stessa epoca, molto deperiti, attribuiti a
Giovanni da Rimini. Nel battistero, bella Crocifissione su tavola di scuola riminese del
XIV.
TEMPIO MALATESTIANO (14.50). Fu fatto costruire da Sigismondo Malatesta
trasformando la preesistente chiesa di S. Francesco. L'incarico dei prospetti esterni fu
affidato a L. B. Alberto e quello della sistemazione interna a Matteo de' Pasti. L'opera,
rimasta incompiuta, fu condotta a termine dai Francescani nel XVI e rimaneggiata nel
XVIII. Gravemente danneggiata nell'ultima guerra, fu poi restaurata.
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Tempio
Malatestiano |
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