Nato e cresciuto in un ambiente molto modesto, John Coltrane aveva dimostrato fin da ragazzino una grande passione per la musica. Il nonno era un pastore metodista, il padre era un sarto con la passione per la musica , la madre avrebbe voluto fare la cantante. 
   
   Nel 1943, a diciassette anni, dopo aver studiato a scuola il clarinetto era andato a Philadelphia per continuare a studiare passando al sax contralto. Ma la guerra non risparmiava nessuno dei giovani e anche Coltrane era stato chiamato sotto le armi: destinato alle Hawaii, aveva svolto il servizio nella banda della Marina. Al ritorno aveva ripreso lo studio del sax contralto cercando di imitare Johnny Hodges, il numero uno dell'orchestra di Duke Elligton. Erano gli anni del Bebop, ma Coltrane non era abbastanza preparato per affrontare quella musica che faceva delle difficoltà tecniche uno dei suoi  

fondamentali stilistici.Così aveva accettato un ingaggio in un gruppo di rhythm'n'blues, dove era anche passato al sax tenore. Nel '47 aveva avuto l'occasione di suonare con Charlie Parker, uno dei padri del nuovo jazz; due anni dopo era entrato nell'orchestra di Dizzy Gillespie, dove tuttavia non gli era mai stato permesso di prendere un "solo". Alla fine del 1950 Gillespie era stato costretto a sciogliere l'orchestra e nel 1951 aveva fondato un sestetto. Coltrane era rimasto con lui, ma dopo pochissimo tempo era stato licenziato perché aveva cominciato a fare uso di alcool ed eroina. Forse a spingerlo alla droga era stata la frustrazione di non riuscire a fare la musica che già covava nell'animo.

   Intanto siamo nel 1954 e il bisogno di alcool ed eroina diventavano sempre più pressanti; Coltrane mangiava molto,ingrassava, gli doleva sempre lo stomaco, i denti si erano cariati e anche la musica andava male. Nonostante la sua dipendenza dalle droghe, Coltrane riusciva a suonare a fianco dei grandi come Miles Davis che era il trombettista emergente, e con Sonny Rollins, il tenorista al quale tutti guardavano. Ma anche Rollins non era molto affidabile e decise addirittura di lasciare Miler Davis sguarnito nel suo gruppo della grande voce del suo sax; e in quella occasione fu proprio il batterista Philly Joe Jones a suggerire a Davis il nome di Coltrane: il giovane sassofonista era stato subito assunto anche se sul piano umano non vi erano concordanze possibili tra lui e M.Davis. 

   Dopo circa tre anni di musica fresca e creata con grande spontaneità dove Coltrane suonava bene con un clima limpido si creò una grande intolleranza con Davis perché quest'ultimo non tollerava che Coltrane facesse uso di droghe e pretendeva che si disintossicasse. Il sassofonista non reagì e così alla fine del 1956 Davis lo cacciò severamente. Coltrane che gli amici cominciarono a chiamare "TRANE" come train treno, per via della potenza con la quale si esprimeva non era rimasto senza lavoro: anzi in questo periodo suona spesso nei jazz clubs di Philadelphia e New-york. Comincia così ad avvertire l'esigenza di guidare una formazione sua. La sua casa si andava riempiendo di libri , leggeva di tutto. In questo periodo "riscopre" il sax soprano, strumento che Miles Davis gli aveva regalato qualche anno prima. Gli anni sessanta si aprono per John Coltrane con il coronamento del suo sogno; fu infatti che allora prese vita il suo quartetto, nel quale riunì il pianista McCoy Tyner, il contrabbassista Steve Davis e Billy Higgins virtuoso batterista che s iera fatto notare a fianco di Ornette Coleman. Ma come batterista "Trane" avrebbe desiderato Elvis Jones che in quel momento stava scontando una condanna per abuso di stupefacenti. 

   Quando fu scarcerato, il gruppo acquistò finalmente l'assetto ideale: Tyner, pianista dotato di splendida tecnica e capace di scandire i bassi profondi; S.Davis, contrabbassista di poche note capaci di creare grandi spazi per il solista; e appunto Jones, straordinario suscitatore di temi, perfetto nella scansione del tempo ma anche abile costruttore di fitti telai ritmici. Cominciava con le incisioni di questo quartetto la grande avventura degli ultimi anni di Coltrane sempre più affascinato dalle religioni orientali e sempre più consapevole della necessità della pace fra gli uomini. Nel 1965 Coltrane registrò dal vivo "Naima" e l'ormai classico My Favorite Things. Le due incisioni rispecchiavano il suo stato d'animo: sembravano infatti fiori un po' appassiti, come se quell'impulso trascinatore che lo avevano divoratosi fosse esaurito. Già in quei giorni il fegato gli doleva, ma lui soffriva in silenzio. Si era liberato dall'eroina e dall'alcool ,ma ormai i danni erano irreparabili. 

   Nel Maggio del solito anno dopo una crisi violenta accettò di farsi ricoverare ma telefonando alla sua seconda moglie Alice disse: "Vieni a prendermi sono pronto ad andarmene!" Forse a tornare a casa o a volare fra quegli angeli-diavoli che aveva disegnato con le sue musiche? L'opera di J.Coltrane e l'arte di questo straordinario musicista rappresentano tuttora un punto di riferimento per i jazzisti di tutto il mondo e forse anche per quelli futuri. (it.wikipedia.org)

A Love Supreme

A LOVE SUPREME: Acknowledgement / Resolution / Pursuance / Psalm / BLUE VALSE

My Favorite Things

MY FAVORITE THINGS / IMPRESSION / NAIMA / AFRO BLUE-BODY AND SOUL

Sito ufficiale: http://www.johncoltrane.com/automat/swf/main.htm

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