A casa degli Amici di Facebook
#26 - "Tortelli di Zucca Mantovani... di Rita Brunazzi"
Dalla mia pagina Facebook del 19 Febbraio 2023
A CASA DEGLI AMICI DI FACEBOOK #26
"Tortelli di Zucca Mantovani... di Rita Brunazzi"
Molti di voi conoscono la passione mia e della mia Personal Chef, mia moglie Fausta, per i tortelli di zucca, un piatto principe della gastronomia lombardo-emiliano-romagnola. Ovviamente
l'elemento principale è la zucca e qui entriamo in un campo minato. Tutti coloro che si interessano alla cucina sanno quanti tipi di zucca esistano al mondo. E' sicuramente uno dei vegetali
più prolifici che ci sia.
Soltanto per restare in casa nostra ricordo, in primis, la Zucca Mantovana, quella che abbiamo utilizzato per questo piatto, ma ci sono anche la Zucca Violina, quella per i Cappellacci, e
tutte le zucche tipiche delle varie aree geografiche italiane. Per esempio, la Zucca di Chioggia, la Zucca lunga di Napoli detta anche Cucozza Zuccarina, la Zucca Virmiciddara, dalla Sicilia,
la Zucca di Roma famosa per i minestroni e tantissime altre.
Ho citato per prima, oltre alla mantovana, la Zucca Violina, che presiede ai Tortelli di Zucca di Ferrara, detti anche Cappellacci a causa della loro forma, perché da sempre si contrappongono
quando si tratta di dare una paternità certa a questo piatto. La diatriba se è più antico il Tortello di Mantova o il Cappellaccio di Ferrara ci lascia del tutto indifferenti dato che li
amiamo entrambi, senza alcun senso di colpa.
Quindi l'aggiunta dell'aggettivo "Mantovani" al piatto scelto dalla nostra Amica di Facebook Rita Brunazzi (per me Mar) è doveroso in quanto Mar è una mantovana puro sangue ma, al di là del
campanilismo, questo Tortello di Zucca è riconosciuto come un piatto nazionale, come il Risotto alla Milanese o la Carbonara di Roma.
Credo di aver già detto in passato che una delle differenze sostanziali tra i due piatti è che in quello di Mantova c'è la presenza della mostarda che è assente in quello ferrarese. All'origine
c'è la particolarità che, anticamente, nel ferrarese si coltivava la canna da zucchero nei cui terreni veniva coltivata anche la zucca. Di qui l'inutilità di addolcire con la mostarda, come a
Mantova, un tortello già abbastanza dolce di suo. Spesso entrambi possono usare, all’occorrenza, gli amaretti se la zucca non risulta dolce come dovrebbe.
Ovviamente anche la forma è diversa. Infatti quello mantovano è, in genere quadrato, anche se lo si trova fatto in altre forme. Entrambi però vengono consumati principalmente con burro fuso,
parmigiano e salvia come quelli che ha cucinato oggi la mia Personal Chef. Talvolta li si può trovare conditi anche con ragù oppure ai quattro formaggi.
Ecco la ricetta di questi Tortelli di Zucca Mantovani.
Ingredienti x 4 persone:
Pasta fresca 350 g
Zucca 500 g
Uova 1
Mostarda di mela cotogna 50 g
Amaretti 50 g
Parmigiano 50 g
Noce moscata q.b.
Burro q.b.
Salvia q.b.
Sale q.b.
Procedimento:
Preparate il ripieno. Togliete i semi alla zucca e tagliatela a fette spesse 2-3 cm circa. Disponete le fette di zucca su una teglia, cuocete nel forno già caldo a 200 °C per 30 minuti.
Togliete le fette di zucca dal forno, privatele della buccia e schiacciatele nel passaverdure, mescolate il passato in una terrina con il parmigiano, l'uovo, un pizzico di sale, una grattatina
di noce moscata, gli amaretti e la mostarda.
Stendete la pasta in una sfoglia sottile, ritagliatevi tanti quadrati , distribuitevi al centro il ripieno e, ripiegandoli su se stessi confezionate i tortelli utilizzando la classica ruota
dentata.
Fate cuocere i tortelli in acqua bollente salata, scolateli al dente, conditeli con il burro aromatizzato alla salvia e con altro parmigiano e serviteli ben caldi.
Come erano? Ragazzi erano buonissimi, credetemi! Peccato che non abbiano ancora inventato il modo di trasferire via rete anche il sapore!
Un piatto così prelibato avrebbe preteso un vino altrettanto prelibato, adatto alla circostanza. Senonché i puristi avrebbero consigliato un Garda Colli Mantovani Bianco, che non ho nella mia
cantina, per cui mi sono rivolto a un vino bianco altrettanto valido per l'occorrenza. Un Ribolla Gialla delle Cantine Baloc, una DOP del 2021, un prodotto della enologia della Slovenia che,
come molti sanno, è una terra di grandi vini. E' stata davvero una esperienza interessante e ringrazio ancora l’amico che me lo ha regalato. Un vino che meriterebbe una analisi a parte! Ma per
oggi è tutto. Arrivederci al prossimo piatto!
#acasadegliamicidifacebook
"Tortelli di Zucca Mantovani... di Rita Brunazzi"