CARO DIARIO


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Dalla mia pagina Facebook del 14 Luglio 2021:

ALLA FACCIA DEL "FAIR PLAY"

Caro diario...
...ho impiegato alcuni giorni a metabolizzare lo scandaloso episodio che si è verificato al termine dell'incontro calcistico Inghilterra-Italia finale del Campionato Europeo di Calcio 2021.

Tutto il mondo ha visto sicuramente questa partita e, sono sicuro, moltissimi avranno stigmatizzato, come abbiamo fatto noi, il comportamento dei giocatori inglesi ma non solo. Infatti alle varie scorrettezze messe in mostra dal team inglese e fatte opportunamente notare in un post di Stefano Peiretti, che anche io ho condiviso, ma a firma di un non meglio conosciuto "m.c.m." (***), c'è stata la grande manchevolezza manifestata sia dal Principe Wlliam (il Guglielmino del post) sia dal Premier inglese Johnson (il "biondo" del medesimo post) nei confronti del nostro Presidente Mattarella evitando di porgergli un saluto al termine dell'incontro. Guarda cosa ti dico: nemmeno congratularsi con lui per la vittoria della squadra italiana, cosa che, in memoria della sportività (di una volta) degli inglesi sarebbe stata molto apprezzata, ma almeno limitarsi ad un saluto di circostanza come avrebbe voluto il galateo del cerimoniale essendo Sergio Mattarella un Capo di Stato estero in missione, anche se privata, penso, in Inghilterra! Si può dire "vergognoso"?

Cosa dire? Come molti dei miei amici di Facebook sono senza parole. Io che ho sempre avuto, fin da ragazzino, una grande ammirazione per il popolo della Gran Bretagna mi sono mortificato per loro, quegli atleti che non hanno imparato nulla dalla storia, quella storia che ha qualificato un popolo come erede di grandi tradizioni. Per carità anche loro, gli inglesi, hanno molto da farsi perdonare ma quando vai a scuola e studi la storia, a quell'età le cosiddette "gaffes britanniche" non si evincono.

Mio padre, al tempo della guerra mondiale, fu fatto prigioniero dagli inglesi in Kenya e scontò 3 anni e più in un campo militare del paese, luogo nel quale, tanti anni dopo, io mi trovai per lavoro e casualmente entrai in contatto con alcuni funzionari britannici rimasti in loco alla fine del conflitto; persone che avevano conosciuto mio padre e del quale conservavano un ricordo più che lusinghiero. Toccai con mano il cosiddetto "fair play" inglese che corroborò in pieno i racconti che mio padre mi aveva fatto di quella gente. Racconti tanto entusiasti che io finii per appassionarmi alla storia di quel paese, così tanto che nel 1950 mio padre mi regalò, per il mio compleanno, la "Storia di Inghilterra" di Trevelyan, volume che ancora conservo fra i miei preferiti.

Cosa posso aggiungere di più? Forse che in cuor mio desidererei che la Regina Elisabetta, della quale ho una mia personale istintiva ottima opinione, avesse veramente detto quelle parole, avesse veramente stigmatizzato quel comportamento assolutamente inidoneo per dei rappresentanti della monarchia inglese: calciatori e autorità assolutamente inidonee al loro ruolo, sportivo e diplomatico. Che figuraccia, ce ne vorrà perché la gente dimentichi questo episodio. Noi difficilmente lo potremo fare!

Caro diario, l'unica cosa alla quale non avevo pensato è stata la chiave di lettura che si evince nel post di "m.c.m." attribuita all'episodio in cui gli atleti, appena presa la medaglia di secondo qualificato, se la tolgono. Lì per lì, e molti come me, si sono scandalizzati attribuendo a questo gesto una valenza negativa determinata dalla delusione della sconfitta. Il post di "m.c.m.", invece, apre una nuova prospettiva con la frase attribuita alla Regina Elisabetta: "Certo, hanno fatto bene, non la meritavano.". Certo, fascinosa se vogliamo, ma indubbiamente lontana dalla verità se commisurata a tutto il resto. Non se la sono tolta la medaglia perché resisi conto di non averla meritata ma in tutto e per tutto, purtroppo, aderente al comportamento assolutamente indegno manifestato per l'occasione. Sul piano politico/diplomatico è stato, decisamente, un grosso scivolone! Gli antichi italici avrebbero commentato, in modo sarcastico: "Sic transit gloria mundi" usando la frase "in riferimento a insuccessi che seguono grandi trionfi, fallimenti di ambizioni o passi falsi." Proprio quello che è successo a Wembley, Londra, Regno Unito, Brexit!

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Post di Stefano Peiretti pubblicato il 12 luglio 2021 e da me condiviso il 14 luglio 2021



#ilmiocarodiario
La "Nonna"
"Guglielmino"
Il "Biondo"
Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica Italiana
Roberto Mancini, allenatore dell'Italia
La locandina dell'Europeo 2020 posticipato al 2021
La squadra dell'Inghilterra
La squadra dell'Italia
L'arbitro olandese Björn Kuipers
Roberto Mancini innalza la Coppa, simbolo della vittoria, avvolta dal drappo tricolore