CARO DIARIO
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Dalla mia pagina Facebook del 14 Dicembre 2021:
UNA PERSONA CHE NON DIMENTICHERO' MAI
Ricordando Osvaldo Menegazzi
Caro diario...
...questa mattina, del tutto inaspettata, la notizia del decesso di Osvaldo Menegazzi, uno degli ultimi grandi artisti della carta da gioco!
Menegazzi lo conobbi a Milano nel 1973. Nella mia qualità di Responsabile delle relazioni Pubbliche dell'ENI a Milano mi trovai a gestire la materia dei regali di Natale promozionali del Gruppo. Fra
questi c'erano delle carte da gioco disegnate, per l'ENI da Sergio Ruffolo, uno dei più stimati designer degli anni '70. Passato il periodo del Natale tutto il materiale rimasto venne depositato in uno
scatolone dal quale io stesso prelevai uno per ciascuno dei tre mazzi che Ruffolo aveva disegnato dal 1971 al 1973. Mi erano talmente piaciuti che decisi di diventare collezionista di carte da gioco.
Figuratevi la mia meraviglia quando un giorno ricevetti una telefonata da un certo Vito Arienti che si qualificò - era il presidente dei "cartagiocofili" italiani - e mi invitò a pranzo a casa sua
chiedendo gentilmente una copia di ognuno dei tre mazzi di carte dell'ENI. Io mi recai da lui e, come fanno tutti i collezionisti, quando gli feci omaggio dei tre mazzi di carte lui si sdebitò regalandomi
altri tre mazzi di carte. Quel pomeriggio chiacchierammo a lungo e, tra le varie cose, mi citò il nome di Menegazzi raccontandomi chi fosse. Venni così a sapere che era, anche lui come Arienti, un
designer di mazzi di carte e che aveva un laboratorio a Milano.
Io mi misi in contatto con lui e iniziò un piacevole rapporto. Non posso onestamente dire che fossimo amici in quanto ci si vedeva nelle occasioni particolari destinate a noi collezionisti però, forse
perché mediato dalla persona di Arienti, tra noi ci fu sempre un rapporto di particolare simpatia. Ci frequentammo fino al 1978 quando io tornai a Roma per assumere altra posizione all'interno dell'ENI.
Da allora ci sentimmo qualche volta per telefono perché quando mi capitava di andare a Milano per lavoro i tempi erano così stretti che non ce la facevo ad andare nel suo bell'atelier. Da allora solo una
volta mi capitò di incontrarlo nuovamente, intorno alla fine degli anni 80 quando, d'accordo con un altro collezionista col quale ero in rapporto epistolare, ci recammo a trovarlo al Meneghello. Lo trovai
certamente invecchiato rispetto all'ultima volta che lo avevo visto ma sempre in gran forma e animato da tante idee e prospettive di lavoro.
Con lui, caro diario, scompare uno degli ultimi artisti che si dedicano a questa arte così particolare. L'ultima volta che gli scrissi fu proprio l'anno scorso quando gli feci vedere il quadro che Fausta
aveva dipinto per il mio studio e che raffigurava il Matto delle Conchiglie Divinatorie, uno dei suoi più fantastici prodotti che mi aveva regalato tanti anni prima. Talmente bello che lo pubblicai su
Facebook con tutta la documentazione fotografica [https://www.facebook.com/profile/1419440435/search/...]. Nella brevissima galleria fotografica, metto solo le foto del quadro che riporta il Matto e due
foto che raffigurano le Conchiglie Divinatorie e il mazzo di Carte Politiche Satiriche, due suoi regali che conserverò in modo particolare in sua memoria. 💓
#ilmiocarodiario
Osvaldo Menegazzi (6.3.1930 - 13.12.2021) proprietario del Meneghello, uno storico laboratorio dove l'artista ha prodotto, in tanti anni di lavoro, tanti mazzi di carte di pregio, soprattutto
tarocchi.
Celebri le sue Conchiglie Divinatorie (1975).
Le Conchiglie Divinatorie, un mazzo di tarocchi moderni incentrati sull'utilizzo delle conchiglie per "raccontare" gli Arcani Maggiori.
Mazzo Politico di 54 carte con figure caricaturali a sfondo satirico-politico (1976).
FB cioè Fausta Braccesi mentre sta dipingento il Matto delle Conchiglie Divinatorie che entrerà a far parte della mia collezione
di Jolly Joker su tavola.
L'opera appena terminata.