CARO DIARIO
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Dalla mia pagina Facebook del 20 Febbraio 2022:
UNA PERSONA CHE NON VEDREMO PIU'
Ci ha lasciati Raffaele Ferraioli
Caro diario...
... sono ancora sgomento per una notizia piombata ieri a ciel sereno. Del tutto casualmente, da una telefonata di mia figlia Nicoletta, vengo a sapere della morte di Raffaele Ferraioli, l'ex
sindaco di Furore ma, soprattutto, del "pater familias" dell'Hostaria di Bacco. Mi precipito al telefono e chiamo l'amico Elio Carnassale, l'unico che può dirmi come stanno veramente le cose.
Ed è così che apprendo che è tutto vero e che quella splendida persona che avevo conosciuto solo sei mesi fa non c'era più.
Ora tante persone muoiono ogni giorno e, spesso, anche fra i propri amici, e tutto questo ci addolora sempre più, soprattutto quando la nostra età è avanzata e si sente che il proprio tempo
sta per finire. Gli avvenimenti luttuosi fra le persone anziane sono, purtroppo, da aspettarseli in ogni momento ma quanto accaduto è davvero fra le cose che meno mi sarei aspettato. La vitalità
di Raffaele Ferraioli era una cosa che saltava all'occhio appena lo si incontrava.
Ho conosciuto Raffaele Ferraioli giusto sei mesi fa, alla fine del mese di agosto, quando, insieme a Fausta siamo andati a Furore per colmare quello che ritenevamo essere un vuoto esistenziale,
dato che la storia del paese, quella del suo sindaco per ben quarant'anni, e quel balcone sul mare, diventato un'icona del turismo sentimentale, ci avevano letteralmente catturati.
Prima di intraprendere quel viaggio io avevo già un rapporto epistolare e di simpatia con la famiglia Ferraioli. Il fatto che Fausta avesse cucinato alcuni piatti della gastronomia dell'Hostaria
di Bacco, curata dalla moglie di Raffaele, Donna Erminia, ci aveva proiettato in un contesto pseudo familiare con il figlio Domenico, patron dell'Hostaria. Questi aveva mandato a Fausta, in
omaggio, l'attrezzo per confezionare gli 'Ndunderi, la speciale vivanda del Buon Ricordo, e Don Raffaele mi aveva omaggiato del suo ultimo libro, Il Viandante", accompagnato da una
affettuosissima dedica. Questo era un motivo in più per recarsi a Furore e conoscerlo di persona.
Fu quindi ad agosto dell'anno scorso che finalmente intraprendemmo questo viaggio che, per quanto non lontanissimo da Roma, purtuttavia per delle persone avanti negli anni e che non si spostano
in auto, è abbastanza difficoltoso. A Furore, tra l'altro, non è facile muoversi a piedi ma il fascino del complesso di Bacco, hotel e ristorante, era già sufficiente a riempire le poche giornate
che vi avremmo trascorso.
Al primo momento che misi piede nel ristorante ecco che incontrai proprio Don Raffaele. Io, ovviamente già lo conoscevo di viso, avendo visto tante sue foto nel corso della mia documentazione
su Furore e su quanto Raffaele Ferraioli, sindaco del paese per tanti anni, aveva fatto sia per il proprio paese che per la Costiera di Amalfi. Così ci conoscemmo di persona e, se devo essere
sincero, non sapevo, con lui, da dove cominciare. Mi sembrava tutto incredibilmente banale. Non ero un giornalista che potesse intervistarlo, non ero una persona del suo entourage politico col
quale potesse scambiare delle idee innovative per il paese. Ero soltanto un cliente del suo albergo e del suo ristorante che lo voleva ringraziare per il gentile omaggio che gli aveva fatto e
non solo. Era quel "non solo" la parte più delicata del nostro incontro. Avevo il timore che potesse erroneamente scorgere un senso di piaggeria nelle mie parole, cosa che mi avrebbe dato un
certo fastidio, proprio perché non sono il tipo. Ma, al contrario delle mie pessimistiche aspettative, lui fu più diretto di quanto potessi credere. Mi chiese, a bruciapelo, cosa ne pensassi di
Furore. E così capii. Mi resi conto che l'unica cosa che gli stava veramente a cuore era il suo paese, il suo Furore, se non l'unica ragione di vita sicuramente importante al pari di altre sue
creature.
Gli dissi francamente quello che pensavo anche se non mi ero ancora fatto una idea precisa del posto ma soltanto quello che avevo letto e che cosa mi sarei aspettato da quella visita. Gli parlai
del fascino che avevano su di me alcuni luoghi che avevo visto in foto e che avrei voluto calcare di persona, quali il fiordo per esempio e così via. Seduti ad un tavolino del ristorante parlammo
per circa una mezz'ora, o meglio, fu lui a parlare ed io ad ascoltare fluire impressioni, ricordi, considerazioni, talune anche amare. Provavo la medesima impressione, stranissima per la verità,
soprattutto per la mia età, che ebbi la prima volta che fui presentato al mio Presidente, l'Ing. Enrico Mattei, dopo pochi giorni dalla mia assunzione. Una specie di atteggiamento reverenziale,
cosa che mi lasciò abbastanza stupito ma mi resi conto che era l'istintiva sensazione che si prova al primo contatto con chi possiede l'alone della leggenda. Ero talmente pervaso da tutte le
notizie che avevo letto su Raffaele Ferraioli e così colpito dalla lettura del suo "Il Viandante" che, evidentemente, mi sentivo affascinato ed intimorito.
Nei giorni seguenti, caro diario, durante il mio soggiorno, ebbi tante altre occasioni di incontrare Don Raffaele e di scambiare qualche frase con lui e di rendermi conto, anche, di un suo modo
di essere spiritoso, prettamente partenopeo, se capisci cosa voglio dire, e ciò lo ricondusse ad una dimensione più umana e più vicina a me. Mi capitò, fra l'altro, di parlare con lui della mia
intenzione di effettuare il "Volo dell'Angelo" cosa che, dallo sguardo che mi diede, probabilmente lo divertì ma lui, con grande serietà, mi disse di rivolgermi a nome suo all'Ing. Boccia, il
titolare dell'impianto, cosa che, gli dissi, avevo già fatto e che, anzi, lo avrei incontrato di lì a poco. Quelle poche parole che disse su quell'argomento mi diedero modo di capire che lui non
era solo lo scrittore che mi aveva colpito per il modo meraviglioso di porgersi al lettore ma, forse anche di più, era soprattutto un organizzatore dalle idee estremamente chiare. In quel momento
capii perché fosse stato per tanti anni alla guida del paese e perché tutti lo adorassero. Le persone così lasciano dietro di sé una traccia indelebile, qualcosa che sopravvive alla loro
scomparsa e che impedirà di dimenticarle, così come io non potrò mai dimenticare il nostro breve incontro "in terra Furoris" come ebbe modo di dire mentre parlava.
Addio Don Raffaele, non ci vedremo più, purtroppo, almeno su questa terra, ma mi sia concesso di dire che la sorte mi ha voluto riservare l'onore di conoscerla prima che se ne andasse per sempre.
Che la terra le sia lieve, Don Raffaele, qualunque cosa voglia dire questa frase che si dice sempre in queste tristi occasioni. 😔
#ilmiocarodiario
Nel mio "immaginario" non posso considerare Don Raffaele avulso da Donna Erminia. Lo preferisco così, con la compagna della sua vita, in una dimensione domestica più che politica.
E' così che l'ho conosciuto ed è così che mi piace ricordarlo. ❤️
Dato che rispetto a Facebook, dove le fotografie di Raffaele Ferraioli sono tante, qui non ce ne sono, ne ho aggiunte alcune perché possano ricordare meglio la sua persona e
che cosa ha rappresentato per il paese di Furore e per l'intera Costa d'Amalfi.
Raffaele Ferraioli, il politico.
Nel 1965 Raffaele Ferraioli era entrato in politica, ricoprendo prima il ruolo di consigliere comunale e poi quello di assessore. Nel 1980 era stato eletto sindaco per la prima volta;
il suo ultimo mandato si è concluso nel 2019. Negli anni Ferraioli ha ricoperto anche la carica di presidente della Comunità Montana Penisola Amalfitana (dal 1995 al 2008). A lui si
devono molte delle iniziative che hanno rilanciato Furore e la Costiera Amalfitana come centro turistico.
Ferraioli è stato infatti tra i promotori dei Patti Territoriali della Costa d'Amalfi ed è stato il primo firmatario dell'istanza per il riconoscimento della Costa d'Amalfi come
Patrimonio Mondiale dell'Umanità. Sempre in prima linea per il suo territorio e per valorizzarne le eccellenze, è stato anche tra i promotori della Doc dei vini (è stato anche
coordinatore regionale delle Città del Vino della Campania), della Dop dei limoni e del premio giornalistico Furore. È stato inoltre socio fondatore e vicepresidente del club
"I borghi più belli d'Italia" e della "Associazione italiana dei Paesi dipinti".
Raffaelke Ferraioli, lo scrittore.
Cinque i libri che ha scritto: “Blob Furore” – 1997; “Il paese che non c’è” – 2000; “Primi piani” – 2013; “Nonna Nonna” – 2014; "Il Viandante" - 2018. Oggi la Costa d’Amalfi perde
un attento osservatore della realtà socio-politica locale.
Raffaele Ferraioli, il "ristoratore".
Esiste una ricetta per contribuire al buon ricordo di un’esperienza nella testa di una persona?
Una ricetta precisa no, ma se si parte dall’analizzare quali siano le fasi che attraversa chi si appresta a fare un viaggio - breve o lungo che sia, in realtà sempre più breve -,
allora si può essere più consapevoli di certe esigenze e più orientati nel contribuirvi.
Ma quante sono le fasi del viaggio che Raffaele Ferraioli, in quanto patron dell’ Hostaria e Hotel Bacco in quel di Furore (SA), ha individuato?
Le fasi del viaggio sono tre: la prima è quella del sogno (come uno se lo immagina), la seconda è quella della fruizione che deve essere coerente, interattiva e partecipata perché il
turista non vuole essere isolato ma vuole capire, partecipare al luogo. Ha bisogno di racconto per comprendere il territorio e le sue caratteristiche. La terza e ultima fase è quella
del rientro e del ricordo. Riuscire a lasciare nel cliente il buon ricordo significa che questi, per il suo piacere, lo diffonde nella sua cerchia sociale cioè ha bisogno di
raccontarlo. E così diventa una risorsa gratuita di promozione.
Raffaele Ferraioli, Marito, Padre, Nonno.
Come tutti i veri grandi, infatti, Raffaele Ferraioli possedeva una disarmante semplicità, ciò che lo rendeva amato da tutti (tranne, ahimé, da chi lo temeva e lo invidiava):
innamorato della propria famiglia, ne era ricambiato con entusiasmo. Così come era adorato dagli amici, e persino dagli ospiti che riceveva nel suo hotel o nel suo ristorante e che
incantava con i suoi racconti.
Raffaele Ferraioli, il sognatore.
Raffaele Ferraioli è stato un guerriero e un poeta, un sognatore che sapeva farsi pragmatico imprenditore, un’anima di artista che sopravviveva persino nello spericolato mestiere
della politica: un uomo che aveva il dono di una “visione”, quella attitudine che pochissimi possiedono, di guardare ogni cosa, la più semplice come la più complessa, da un’angolazione
originale, innovativa, fertile, a volte spiazzante per chi faticava a tenere il suo passo.
Il suo impegno è stato quello di creare una sorta di collante, un senso di comunità da un lato e dall’altro contribuire a una maggiore attrattività con offerte turistiche emozionali.
Fra queste si annoverano il Campionato Mondiale di Tuffo da Grandi Altezze dal ponte sopra il Fiordo (30mt); la Zip Line, una sorta di volo dell’angelo - da lui voluto - attraverso
la gola del Fiordo; il simposio artistico “Muri in cerca d’autore” per arricchire la galleria d’arte en plein air sui muri delle case (Raffaele è co-fondatore dell’associazione
italiana Paesi dipinti). Ha realizzato praticamente tutti i suoi sogni tranne uno, creare un ascensore interno alla montagna che dal Fiordo di Furore facesse arrivare i turisti fin
sopra il paese.
L'ordinanza comunale con la quale si sancisce il lutto cittadino in onore del'ex sindaco di Furore.
Il feretro di Raffaele Ferraioli adagiato sul pavimento della navata centrale della Chiesa di San Domenico a Furore.
La gente si accalca fuori dalla chiesa in attesa che la cerimonia sia terminata.
Il Vescovo ha officiato la messa funebre.
Il feretro esce dalla chiesa.
Un primo piano del feretro con la data di nascita e quella di morte di Raffaele Ferraioli.
NB. Alcune frasi, a didascalia delle foto, sono prese dagli articoli di
Flavio Pagano (
Sudnotizie.com. La Costiera Amalfitana piange uno dei suoi padri: è morto Raffaele
Ferraioli) e
Luciano Pignataro (
Addio a Raffaele Ferraioli, il sindaco che ha creato Furore e inventato la Costa d’Amalfi).
Questo è il link al video delle esequie svoltesi nella chiesa di San Giacomo:
https://www.facebook.com/raffaele.ferraioli.735/videos/1318363951923784/?notif_id=1645367613624681¬if_t=live_video&ref=notif