CARO DIARIO
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Dalla mia pagina Facebook del 19 Agosto 2022:
C'E' SEMPRE UNA PRIMA VOLTA
Incontro col Vino Rosé.
Caro diario...
... devo riconoscere, anche con un po' di vergogna, che non ho mai avuto simpatia per il vino rosé; pur non avendolo mai veramente assaggiato (forse una volta per curiosità) mi è sempre
sembrato un abusivo incrocio fra il rosso e il bianco. Non ne sono orgoglioso ma tant'è!
Fino a ieri le cose stavano così. Poi è accaduto che la nostra amica Stefania Bendato, venendo a Roma dalla sua regione natia, il Molise, ci ha recato in dono due bottiglie di vino rosé da
parte dei suoi genitori Antonio e Carla con i quali, recentemente, ho stretto amicizia su Facebook. A questo punto non potevo fare a meno, se non altro per educazione, di documentarmi sulla
materia e con quali cibi fosse più adatto questo tipo di vino.
Con mia grande meraviglia apprendo che il vino rosato è particolarmente adatto, tra l'altro, ad essere consumato con i funghi oppure con i formaggi, entrambi due alimenti a me particolarmente
cari.
Mi sono anche documentato sulla temperatura di servizio, 10/12 gradi, e ho seguito scrupolosamente le istruzioni.
Il responso? Cosa vuoi che ti dica? Tu lo sai che sono obiettivo e, a questo punto, non posso fare a meno di riconoscere che, tutto sommato, ho fatto una gran cavolata a snobbare per così
tanti anni il vino rosé. E' vero che si fa sempre in tempo a cambiare ma ti confesso, caro diario, che mi secca non poco, per uno come me che si ritiene, in fondo, un buongustaio, dover
riconoscere di aver perso tanto tempo per una stupida fissazione.
Il vino che abbiamo degustato oggi è un "Molì Rosato Terre degli Osci IGT", annata 2021, della cantina Di Majo Norante, da vitigni Montepulciano e Aglianico, un vino di 13% gradi,
inopinatamente tannico e davvero gustoso ma, per essere più preciso, cito dalla scheda: "Colore: Rosa intenso e luminoso. Profumo: Abbastanza intenso con sentori di frutta rossa fresca su un
finale di rosa. Sapore: Fresco, sapido con una buona acidità".
Nemmeno a farlo apposta la mia Personal Chef aveva preparato, proprio ieri, un sugo a base di funghi porcini secchi, quelli portati da Bormio, e avendo in casa già pronte le fettuccine non
c'è stata alcuna esitazione nello scegliere il primo piatto del giorno. Ma siccome siamo dei perfezionisti ecco che abbiamo subito approfittato di un altro "pensierino gastronomico" dei
nostri amici molisani: il "Caciocavallo Dolce di Agnone", una specialità molisana del caseificio Di Nucci. E' un formaggio di cui sono ghiotto e che, all'atto pratico, si è dimostrato, unito
al vino rosé, una vera leccornia!
Tutto è bene quel che finisce bene e siccome, in fondo, ognuno di noi è benevolo con se stesso, anziché dolermi più di tanto per la mia gaffe, mi sono consolato dicendomi che, fino a che
sono vivo, ho ancora tempo per esplorare un mondo nuovo! Ahahahaha...
#ilmiocarodiario