CARO DIARIO


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Dalla mia pagina Facebook del 5 Ottobre 2022:

I SENTIERI DELLA MEMORIA
Dopo i Castelli della Loira... Parigi!

Caro diario...
... quando la scorsa settimana ti ho parlato della vacanza che facemmo in Francia nel 1980, ho citato principalmente i Castelli della Loira perché stimolato dal video che avevo visto su YouTube. Ma non ti ho parlato di Parigi dove ci siamo recati subito dopo aver completato il giro dei castelli.

Prendemmo alloggio in un alberghetto in centro, l'Hotel de la Paix, in Rue Roquépine, vicino alla zona in cui, tanti anni prima, nel 1954, quando da ragazzo avevo fatto un viaggio in Francia per oltre due mesi, tra le altre cose avevo anche lavorato in un bar sugli Champs Elisèes. Ero curioso di verificare quali cambiamenti si fossero verificati in oltre venticinque anni.

Feci visitare Parigi a Fausta come pochi, sarò presuntuoso, avrebbero potuto fare. Logicamente le ho fatto vedere tutte le cose più importanti ma è altrettanto vero che l'ho fatta girare per Parigi non solo a piedi - la macchina era fissa nel garage dell'hotel - ma le ho anche fatto vedere i posti nella successione che ritenevo fosse la più giusta secondo la mia passata esperienza. Aggiungo che in quei giorni piovve abbastanza, ma la pioggia non riuscì a rovinarci la vacanza! (pure la rima!).

Detti la precedenza a Place de la Concorde anche perché era la più vicina al nostro albergo ma subito dopo, innegabilmente, fu la volta del Louvre. Una visita che riempie sempre di stupore. L'avevo visitato da ragazzo ma ora ne ero ancora più affascinato.

Il tour di Parigi proseguì, chiaramente non tutto nello stesso giorno, visitando Place des Pyramides, lì vicino e poi subito al Sacre Coeur e da lì a Place du Tertre che era stato il paradiso degli artisti. Inevitabile, scendendo per Rue Lepic, arrivare fino al Moulin Rouge e ricordare il film che aveva osannato Henri de Toulouse Lautrec. Nel pomeriggio, tornando verso casa, percorremmo tutti gli Champs-Elysées e visitammo la Place de l'Etoile (oggi ribattezzata Charles-de-Gaulle) con l'Arc de Triomphe.

Ricordo che il giorno dopo pioveva; infatti quando andammo a visitare l'Hotel des Invalides, dove era collocata la tomba di Napoleone, quelle poche fotografie ce le facemmo sotto l'ombrello. La nostra vacanza proseguì malgrado la pioggia e riuscii a far vedere a Fausta tutte le cose che ritenevo fossero le più importanti. L'Hotel-de-Ville, cioè il municipio di Parigi; Les Halles, cioè i Mercati generali, quelle "nuove" per distinguerle da quelle "vecchie" dove io, a suo tempo, avevo lavorato come scaricatore di cassette di Vittel Délice; il Trocadero, o Palais de Chaillot e, subito lì vicino, la Tour Eiffel.

Nei giorni seguenti, oltre ad aver visitato la Reggia di Versailles, fu la volta del Centre Pompidou, della Rive Gauche e del quartiere di Montparnasse, del Pantheon e dell'Opera. Una puntata notturna ci permise di fotografare sia Place de la Concorde che Montmartre illuminate, e questi sono ricordi che non sbiadiscono mai. Come riempitivo non mancammo di visitare quei luoghi che avevo frequentato da ragazzo come Boulevard St. Michel o Rue d'Argenteuil, dove c'era una "boulangerie" dove ero solito comprare una baguette. Il locale c'era ancora ma era diventato, nel frattempo, sia un ristorante che una sala da the.

Come tutte le belle cose anche la nostra vacanza ebbe fine ma, tornato a casa, mi affrettai a fare, come ero solito fare all'epoca, un album, anzi tre, di fotografie e ritagli cioè un "collage", attività che mi ha sempre appassionato fino all'avvento del computer che ha rivoluzionato il mio sistema di archiviare i ricordi.

Che dire di più caro diario, se non che più si invecchia e più aumentano i ricordi che non vorresti mai abbandonare? E per paura che la vecchiaia mi possa giocare qualche brutto scherzo, ecco che sia qui, in Facebook, che nel mio blog, in rete, raccolgo tutto ciò che posso ricordare. E' un modo come un altro per rivivere meravigliosi momenti e lasciare alla nostra discendenza qualcosa che faccia pensare a noi. Ti pare poco?

#ilmiocarodiario
Questa pagina, tratta da un catalogo di viaggi, mi piacque così tanto che ne feci la copertina del mio album/collage per la parte relativa a Parigi.
Place de la Concorde.
Al Louvre.
Al Louvre. Fausta sta ammirando la Gioconda di Leonardo. Ora è chiusa dentro una teca di vetro infrangibile ma nel '54, quando la vidi io, era aperta.
Place des Pyramides.
Sulla scalinata del Sacre Coeur.
A Place du Tertre.
A Place du Tertre.
A Place du Tertre.
In fondo a Rue Lepic la fermata del metro di Blanchè che prenderemo per tornare verso casa. Sullo sfondo l'insegna del Moilin Rouge.
L'Hotel des Invalides dove c'è la tomba di Napoleone Bonaparte.
Un affusto di cannone nel cortile de Les Invalides.
Notre Dame de Paris. All'interno durante una funzione religiosa.
Hotel de Ville. La sede della municipalità di Parigi.
Hotel de Ville.
Hotel de Ville.
Difficile resistere alla tentazione di reggere la Tour Eiffel con una mano!
Nei giardini della Reggia di Versailles.
Al Centre Pompidou, uno dei musei più visitati al mondo opera del nostro architetto Renzo Piano e dell'inglese Richard Rogers.
Il Centre Pompidou.
Il Centre Pompidou.
Il Centre Pompidou.
Pont de Sully.
Siamo sul Pont de l'Archeveché, nella Rive Gauche, la zona che per antonomasia identifica il quartiere intellettuale, artistico e bohémien di Parigi.
Place de la Concorde di sera.
Montmartre di notte.
Palais du Luxembourg, fu la residenza di Maria de' Medici.
Piazza della Bastiglia. Sullo sfondo la famosa colonna eretta in memoria dei caduti nella Ricoluzione del 1830.
Questa è La Defense, un distretto composto da grattacieli e centri commerciali, che sorge a ovest di Parigi.
La Boulangerie di Rue d'Argenteuil.
Nei giardini del Palazzo Reale. Il Palazzo Reale di Parigi si trova a nord del Museo del Louvre. Non fu costruito come residenza dei monarchi ma per ospitare il Cardinale Richelieu.
Il bar di Boulevard St. Michel che frequentavo ai miei tempi. Nell'80 c'era ancora ma era stato rimodernato che quasi non lo riconoscevo.
Fausta davanti all'ingresso de Laperouse, un famoso ristorante situato al 51 Quai des Grands Augustins nel 6 ° arrondissement di Parigi, in Francia. Fondato nel 1766, il ristorante è stato insignito delle prestigiose 3 stelle Michelin tra il 1933 e il 1968.
Il Marché aux Fleurs è un piccolo mercato che occupa una piazzetta della ile de la cite, non lontano da Notre Dame, con tre o quattro file di bancarelle dove è possibile acquistare sia piante che oggetti ricordo.
Il Pont d'Arcole è un ponte di Parigi che attraversa la Senna. Esso collega l'Hôtel de Ville sulla riva destra all'Hôtel-Dieu sull'Île de la Cité.
Rue de Rivoli, pieno centro di Parigi. Fermata della metro che prenderemo per tornare in albergo.
24 luglio. Torniamo a casa. Fausta consulta un tabellone con le strade che portano verso il sud della Francia.
Stiamo viaggiando verso il confine con l'Italia in direzione di Chamonix e del valico del Monte Bianco. Prossima tappa Milano e poi Roma. Fine della vacanza.