CARO DIARIO


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Dalla mia pagina Facebook del 26 Dicembre 2022:

LA VERA ATMOSFERA NATALIZIA
Il sapore delle tradizioni 2.0

Caro diario...
... quando la scorsa settimana ti ho raccontato di quanto la funzione della preparazione dei cappelletti per il giorno di Natale sia per me fonte di ricordi ai quali sono davvero molto affezionato, non ho pensato che c'è un'altra "funzione" alla quale sono altrettanto affezionato e alla quale non rinuncerei per nulla al mondo tanta è la forza del ricordo. E' quella della prima colazione del giorno di Santo Stefano, quella che segue la giornata del Natale nella quale, insieme al caffellatte, si mangia il panettone aperto il giorno precedente.

Ti chiederai, probabilmente, come mai l'atto della prima colazione nel giorno di Santo Stefano sia per me così importante. Vedi, caro diario, tu sei il frutto di estrinsecazioni moderne mentre i miei ricordi più cari appartengono ad un passato per davvero molto lontano. Questo ricordo, per esempio, affiora addirittura quando ero ancora un ragazzino, fine anni '40. Mio padre era appena tornato dalla prigionia in Africa e il primo Natale con lui fu una vera festa perché al lavoro gli avevano regalato un panettone Motta. Siccome il Natale lo avevamo trascorso con i miei zii a casa loro, la mattina di Santo Stefano, al momento della colazione, mia mamma ebbe l'idea di aprire il panettone ancora incartato e di mangiarlo con il caffellatte. Da allora questa abitudine si è ripetuta sempre, tutti gli anni, sia quand'ero ragazzino, poi giovanotto ed anche da sposato con bambini piccoli insieme ai quali io mi rivedevo piccolo come allora. Solo chi ha un grande trasporto per i propri ricordi può capire quanta presa abbia su di me un ricordo di questo genere.

Oggi, caro diario, malgrado tutto, viviamo in un'epoca di relativo benessere, non ci manca (quasi) nulla e la forza del desiderio è, sicuramente, meno forte di quando ero bambino. Allora non c'era quasi nulla, avevamo pochissimi soldi e dovevamo, anzi, i miei genitori dovevano, ottimizzarli. Il panettone della prima colazione nei giorni del Natale aveva lo stesso impatto di una vincita alla lotteria. Sono decisamente ricordi di un ottuagenario e temo che i giovani di oggi facciano fatica a capire cosa sto dicendo ma gli amici che hanno più o meno la mia età saranno solidali nell'ammettere che tali ricordi non possono non far affiorare un attimo di nostalgia. Pronti, però, a rituffarci nella realtà delle vacanze di Natale che, malgrado gli anni che passano, mantengono sempre il loro fascino!
#ilmiocarodiario


Il consueto scenario del 25 dicembre mattina quando si fa la prima colazione col panettone.
Per la mia famiglia è rimasta una tradizione alla quale non si rinuncerebbe mai.
Anche se ormai siamo rimasti solo noi due, la mattina di Natale noi siamo lì; a sinistra la mia tazza
e a destra quella di Fausta. I segni zodiacali parlano da soli! ;-))