CARO DIARIO
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Dalla mia pagina Facebook del 17 Marzo 2023:
IL VALORE DELLA FAMIGLIA
Quando i tuoi nipoti diventano adulti
Caro diario...
... tra tutti gli amici che ho in Facebook sicuramente ce ne sono più di due o tre che hanno la mia età e sicuramente anche loro avranno dei nipoti come li abbiamo mia moglie Fausta ed io e,
come noi, anche loro ameranno i loro nipoti. Ma che tipo di amore è quello dei nonni?
Non sono qui a scrivere per fare una sviolinata per nonni e nipoti, non è nel mio carattere. E', invece, nel mio carattere il voler analizzare con chirurgica analisi il fenomeno che, una volta
nonno, ti coinvolge in modo assolutamente irrazionale. O meglio, non volendo essere frainteso, non dico che sia l'amore ad essere irrazionale ma è il trasporto che abbiamo nei confronti dei
nipoti che è, per esempio, assolutamente diverso da quello che, a suo tempo, abbiamo avuto per i nostri figli.
Come mai me ne esco così, di punto in bianco, in questa analisi cosi intimista? Cosa l'ha procurata? Nulla di tanto fantasmagorico, caro diario, ma una cosa semplicissima che però mi ha toccato
il cuore. Questo pomeriggio ero nello studio di mia moglie e mi è cascato l'occhio su alcuni quadretti appesi alla parete, erano dietro il cavalletto e si intravedevano appena. Mi sono
avvicinato e ho riconosciuto i disegni dei miei nipoti quando erano soltanto "nipotini", cioè veramente piccoli, in quella età in cui si fanno ancora coccolare perché non si sentono tanto
grandi da sfuggire alle cosiddette "smancerie da nonno".
Mi sono tornati alla mente quei momenti in cui, loro, per imitare la nonna, volevano dipingere o disegnare qualcosa. Passando gli anni, poi, tra tutti i disegni si finisce per prenderne uno
per ciascuno di loro e farne un oggetto emblematico, tale da fissartelo nella mente e non dimenticarlo mai più.
Il primo disegno che venne incorniciato è stato quello di Carlotta, oggi una bellissima signorina trentenne ma che all'epoca aveva 9 anni e che disegnò, nel maggio del 2001, per la "Nonna
Fausta", un ciliegio che, scosso, faceva cadere a terra le ciliegie che, unendosi fra di loro, formavano un cuore! Penso che non ci sia bisogno di tante parole per decodificare il messaggio
di una bambina di 9 anni, vero? Ogni volta che lo guardo non posso fare a meno di commuovermi.
Il secondo quadretto è quello di Matteo, classe 2001, che all'età di 5 anni disegnò una casetta con un camino fumante e un albero; niente di eccezionale verrebbe da dire, no? eppure nella sua
semplicità ha, per me che sono parte in causa, un valore davvero grande perché io ci vedo, senza ombra di dubbio, segnali che denunciano una chiara e netta propensione a difendere il concetto
di famiglia. Non solo, la casa è isolata nella natura, senza gli orpelli del vivere della nostra civiltà. E', in fondo, un messaggio chiaro e lampante del desiderio di preservare la natura da
quanto l'uomo sta facendo per distruggerla!
Il terzo disegno è di Chiara, la più piccola del gruppo, che nel 2009 all'età di 4 anni disegnò anche lei una casa con tanti alberi in fila, due figure umane, una bimba e una adulta,
chiaramente o la mamma o la nonna - dipende da chi fosse il destinatario del disegno - con un cuore rosso e un sole giallo. In questo disegno da bambina davvero piccola io non fatico ad
individuare dei concetti che, una volta insegnati, non cambiano più. Anche in questo disegno prevale la sagoma della casa che individua chiaramente la famiglia. Il sole giallo è simbolo di
gioia; un bambino che fosse trascurato o non amato non lo disegnerebbe affatto, penso. Ma qui c'è un sole e c'è un cuore, ovviamente rosso, dato che il rosso per un bambino è il massimo del
trasporto dei sentimenti. E non a caso è rossa anche la porta della casa. Che cosa di più importante per un bambino che sentirsi amato e al sicuro?
Insomma, caro diario, mi rendo conto di aver giocato a fare lo strizzacervelli ma penso che tu possa scusarmi se mi sono fatto trascinare dal sentimento. I miei nipoti, ora, sono delle
signorine e dei giovanotti. Carlotta è già laureata e Matteo lo sarà fra pochi mesi ma è un giovane già introdotto nel mondo del lavoro. Chiara, ormai quasi diciottenne, avrà ancora pochi anni
di studio ma anche lei ha le idee molto chiare ed una determinazione unica. Come non pensare a loro con una certa nostalgia? Non abbiamo più nipotini da coccolare, è vero, ma, in compenso,
abbiamo i loro sogni trasferiti su un foglio di carta e tu mi insegni che un disegno o uno scritto sono "per sempre"! ❤️
#ilmiocarodiario
Anno 2001. Il disegno di Carlotta a 9 anni dedicato alla nonna Fausta.
Anno 2006. Il disegno di Matteo, 5 anni.
Anno 2009. Il disegno di Chiara, 4 anni.