CARO DIARIO


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Dalla mia pagina Facebook del 17 Luglio 2023:

IL PASSAGGIO DEL TESTIMONE
Carlos Alcaraz conquista Wimbledon 2023

Caro diario...
... sai benissimo che il tennis è uno degli sport che seguo con particolare attenzione e nulla poteva evitare che io assistessi alla finale del Championship, come viene chiamato l'Open d'Inghilterra che si disputa sui campi in erba di Wimbledon, uno dei circoli di tennis più esclusivi al mondo.

La finale di Winbledon è sempre un'attrattiva per gli appassionati del settore ma mai come quest'anno la curiosità dei tifosi è stata sollecitata. Il pluricampione di Wibledon (7 vittorie), Novac Djokovic, alla ricerca della sua ottava vittoria per pareggiare i conti con Roger Federer, alla ricerca del suo terzo slam consecutivo nella speranza di vincere, poi, il quarto (US Open) e così fregiarsi dell'ambito Grande Slam, aveva troppi obiettivi per poter giocare serenamente. Come se non bastasse aveva di fronte non solo il numero 1 della classifica mondiale, tale Carlos Alcaraz, ma addirittura il giocatore più giovane e più talentuoso degli ultimi tempi, colui che viene unanimemente considerato l'erede di Rafa Nadal e colui che, attualmente, guida la piccola truppa di giovani tennisti super dotati, i ventenni o poco più che stanno catalizzando gli entusiasmi di tutti gli appassionati di questo meraviglioso sport individuale!

Molti di coloro che hanno assistito all'incontro avranno pensato, dopo il primo set, 6 a 1, che i giochi erano fatti e che Nole avrebbe raggiunto il suo obiettivo. Caro diario noterai che ho detto "molti", non "tutti" e questo perché i veri intenditori di tennis (e io mi pregio di essere uno di loro) avevano notato cosa stesse facendo il giovane Carlito mentre perdeva 6 a 1. Alcaraz, che è giovane sì ma non è uno sprovveduto, stava prendendo le misure a Djokovic in quanto sapeva perfettamente che un giocatore considerato il miglior ribattitore dell'intero circuito, lo si sarebbe potuto battere soltanto alzando di molto il tono dell'incontro, e così ha fatto.

Non è stato un incontro facile, ma bello sì e tanto. Con alti e bassi ma con una consistente avanzata del giovane spagnolo verso una ipotetica vittoria. Alcaraz non aveva niente da perdere e così ha giocato più distaccato del suo avversario che, al contrario, aveva molto da perdere e quindi è legittimo pensare che fosse sottoposto a grande tensione nervosa, cosa che, unita alla sicurezza del suo avversario, ha contribuito a fargli commettere tanti errori gratuiti.

Il risultato è noto. Ci sono voluti 5 set per battere l'ultimo dei Fab Four della (ormai) passata generazione tennistica e, paradossalmente, l'ultimo punto, quello che ha decretato la vittoria del giovane spagnolo, è avvenuto su errore di Djokovic. La sconfitta del detentore del trofeo, 36 anni, da parte di Alkaraz, 20 anni, la dice lunga su quello che potrebbe essere il "leit motiv" del futuro del tennis.

Come dicevo, caro diario, c'è un manipolo di giovani giocatori che negli ultimi due anni si sono affacciati alla ribalta del tennis mondiale e che spesso ormai bazzicano le posizioni alte di ogni torneo e della classifica mondiale. Oltre al Alcaraz, 20 anni, ci sono il nostro Jannik Sinner, 21 anni, Holgar Rune, anche lui 20 anni, e Casper Ruud e Stefanos Tsitsipas, 24 anni, un quintetto al di sotto dei 25 anni che può essere considerato il limite tra i tennisti "giovani" e quelli "non più". Infatti oltre questo limite ci sono tennisti di valore quali Taylor Fritz, Andrej Rublev, Frances Tiafoe, tutti 25enni per finire con Daniil Medvedev 27 anni, n. 3 della classifica.

Credo di non sbagliare se ho definito questo momento storico il "passaggio del testimone". Dopo l'abbandono o il rallentamento avvenuto con Federer, Nadal e Murray, solo Djokovic, comunque n. 2 del ranking, è rimasto a tenere alta la bandiera dei "vecchietti". Cosa ci riserva il futuro? Lo vedremo... e anche piuttosto presto, col prossimo slam!

#ilmiocarodiario