CARO DIARIO
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Dalla mia pagina Facebook del 26 Luglio 2023:
RAFFRONTI INTERGENERAZIONALI
Caro diario...
... tu conosci perfettamente il mio grande amore per la musica e sai anche che amo tutti i generi musicali perché all'interno di ognuno di loro c'è un fil rouge che rende comprensibile il
percorso musicale a chi lo sappia percepire. Ho apprezzato da subito il jazz ma nel corso della mia vita ho imparato a rispettare sia la musica sinfonica che quella operistica, sia la musica
latina che quella definita "leggera", tant'è che per anni ho diretto una band musicale in cui si suonava per profitto e le richieste del pubblico avevano un diritto di prelazione, al di là del
repertorio consolidato.
Mi chiederai come mai questo preambolo così articolato. Beh, la risposta è altrettanto articolata e mi fa piacere mettertene al corrente. Sempre in linea con l'assunto di partenza io ascolto
musica di qualsiasi genere senza esprimermi prima di aver ascoltato l'intero brano. E' un mio modo di procedere. Nell'ambito della musica il giudizio finale risente, ovviamente, prima di tutto
dell'età, in secona linea dell'educazione musicale ricevuta e, in terzo luogo, dell'appeal che l'esecutore, chiunque esso o essa siano, ha su di me.
Detto questo arrivo al punto. Da quando smisi di suonare per entrare nel mondo del lavoro dipendente non ho mai smesso, però, di ascoltare musica, soprattutto quella che mi appartiene di più,
cioè il jazz. Però anche la musica tradizionale, gli hits per capirci, mi hanno sempre dato tanto piacere per cui ho avuto dei cantanti che hanno rappresentato per me quello che io intendevo
come cantante di musica leggera. Parlando della scena italiana, dopo il periodo "gioioso" di Mina e la scomparsa di Mimì (Mia Martini) non c'era molto altro secondo me se non i cantautori di
buona memoria. Lucio Battisti, Fabrizio De André, Lucio Dalla e pochi altri. Tra questi quella che ho sempre ritenuto essere la vera erede di Mina e cioè Fiorella Mannoia.
Chiaramente il panorama della musica leggera italiana è stato negli ultimi 30 anni molto prolifico e molto "cangiante" risentendo delle mode del momento, cosa che non mi ha mai molto attirato.
Non ho mai ascoltato i festival di Sanremo ma ho ascoltato alemno una volta le prime classificate di questa rassegna giudicandole lì per lì senza eccessivo trasporto.
Così è stato per tanto tempo e, devo dire, non mi sono mai trovato ad inarcare un sopracciglio su una canzone italiana di qualche cantautore improvvisato fino a pochi giorni fa. E' accaduto
per una canzone (Quanto forte ti pensavo) di una giovane cantautrice veneta tale Madame, di 21 anni. Il bello è che non ho sentito la sua canzone, no, ho sentito quattro battute in un tik tok
e tanto è bastato perché andassi alla ricerca del brano originale.
A questo punto, caro diario, saresti autorizzato a chiedermi che cosa mai ha scatenato questa improvvisa curiosità. Non sapevo nulla della cantante, nemmeno ne avevo mai sentito il nome;
quello che mi aveva attirato, oltre alla voce molto personale, almeno in quel brano, era la composizione musicale e l'abile armonia che "cuciva" un testo "sui generis" piuttosto difficile ma
reso davvero armonico. Ho cercato e ho trovato questo brano e questa cantante. La curiosità di capire come avesse fatto a comporre un brano così originale mi ha spinto a cercare di capire
altri suoi motivi per individuare se c'era un filo comune. Delle altre canzoni, più o meno in linea con i tempi correnti, giusto un paio erano indiziate di originalità, ma questa era
decisamente fuori standard. Talmente mi ha colpito che sono andato alla ricerca di un brano "live". Ne ho trovati ben tre oltre a due cover di due giovani cantanti di cui taccio i nomi data
l'assoluta improponibilità (almeno secondo me) di un confronto con l'autrice e cantante Madame.
Qui, caro diario, non ha nessuna importanza quale sia il suo vero nome, dove viva e chi siano i suoi fidanzati o fidanzate; non è importante per me. Quello che ritengo valga la pena venga
ascoltato, soprattutto dai miei coetanei appassionati di musica, è il brano che propongo in una versione live che mi è piaciuta particolarmente. Tu che ne pensi, ma soprattutto cosa ne pensano
gli ascoltatori meno giovani? Purtroppo temo che, in linea con situazioni analoghe precedenti, pochi saranno così ardimentosi da sbilanciarsi! ;-))
#ilmiocarodiario
QUANTO FORTE TI PENSAVO