CARO DIARIO
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Dalla mia pagina Facebook del 11 Agosto 2023:
UNA PERSONA CHE NON DIMENTICHERO' MAI
Michela Murgia, una donna "contro"!
Caro diario...
... ieri è venuta a mancare Michela Murgia, una scrittrice sarda forse non nota ai più ma sicuramente una tra le donne della nostra epoca più attenta ai problemi dell'integrazione femminile.
Per lei era essenziale cercare di cambiare il mondo e le sue regole iniziando dal cambiare le relazioni: con la parola, i gesti, il corpo. La vita e l'opera di Michela Murgia sono un
tutt'uno, dai libri alle scelte pubbliche e serene della sua fase finale.
Michela Murgia è morta all'età di 51 anni a causa di un carcinoma renale al quarto stadio. Fino all'ultimo è stata coerente con il suo stile di vita. Si è sposata, civilmente, in "articulo
mortis", solo per sopperire alle carenze della legge "in modo da assicurare ai miei cari ciò che la legge non prevede", come ha detto.
Michela Murgia è stata una scrittrice impegnata, sul fronte del progressismo femminile, tanto da essere attaccata spesso in modo violento dai suoi antagonisti. Questi i suoi romanzi:
"Accabadora" vincitore del Campiello e tanti altri premi, "L'incontro", "Il mondo deve sapere", "Chirù", "Stai zitta" e, l'ultimo appena editato, "Tre ciotole. Rituali per un anno di crisi".
Per una maggiore comprensione del personaggio riporto fedelmente un suo recente messaggio pubblicato su Instagram:
"Qualche giorno fa io e Lorenzo** ci siamo sposat3 civilmente. Lo abbiamo fatto “in articulo mortis” perché ogni giorno c’è una complicazione fisica diversa, entro ed esco dall’ospedale e
ormai non diamo più niente per scontato. Lo abbiamo fatto controvoglia: se avessimo avuto un altro modo per garantirci i diritti a vicenda non saremmo mai ricorsi a uno strumento così
patriarcale e limitato, che ci costringe a ridurre alla rappresentazione della coppia un’esperienza molto più ricca e forte, dove il numero 2 è il contrario di quello che siamo. Niente
auguri, quindi, perché il rito che avremmo voluto ancora non esiste. Ma esisterà e vogliamo contribuire a farlo nascere. Tra qualche giorno nel giardino della casa ancora in trasloco daremo
vita alla nostra idea di celebrazione della famiglia queer. Le nostre promesse non saranno quelle che siamo stat3 costrett3 a fare l’altro giorno. Vogliamo condividerlo a modo nostro e lo
faremo da questo profilo, senza giornalist3 o media vari. Il nostro vissuto personale, come quello di tutt3, oggi è più politico che mai e se potessi lasciare un’eredità simbolica, vorrei
fosse questa: un altro modello di relazione, uno in più per chi nella vita ha dovuto combattere sentendosi sempre qualcosa in meno." (** Lorenzo Terenzi, attore e regista).
Una mia personale riflessione riguarda l'intervista che Luciana Littizzetto fece a Michela Murgia in una trasmissione di "Il tempo che fa" di un paio di anni fa, se ricordo bene. In quella
occasione restai colpito dalla compostezza della Murgia nel raccontare i suoi rapporti con persone che non condividendo le sue idee arrivavano a zittirla in modo oltremodo poco educato. E'
stata, secondo me, un'arma in più a sostegno delle sue idee sul maschilismo e su quanto ne deriva. Ho avuto l'impressione di una donna forte, ma veramente forte, conscia delle proprie idee
e del valore di esse tanto da portarle in fondo "costi quel che costi". Una donna a suo modo umorista, basti pensare al suo "Il mondo deve sapere. Romanzo tragicomico di una telefonista
precaria", un romanzo autobiografico scritto in forma di diario, e a quello che viene citato proprio nella trasmissione: "Stai zitta", una dissertazione sul sessismo manifestato attraverso
frasi che la Murgia dichiara "non vogliamo sentire più". Una frase sintomatica riportata in fase di presentazione e che mi ha dato da pensare è stata: "Di tutte le cose che le donne possono
fare nel mondo, parlare è ancora considerata la più sovversiva".
Di lei e della sua "queer family", che in questo contesto non ha molto rilievo, vale la pena capire di più e, se del caso, informarsi in rete dove ormai la parola "privacy" ha valore puramente
fonetico. Una donna che non era possibile ignorare e della quale, anche se sembra una frase fatta, sentiremo l'assenza! 🥲
#ilmiocarodiario