CARO DIARIO


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Dalla mia pagina Facebook del 6 Settembre 2023:

A RITROSO NEL TEMPO
Da Trattoria Porteri...Chél che passa él convento.

Caro diario...
... ogni tanto nella vita ti si presentano situazioni alle quali non avresti mai pensato, situazioni che richiamano alla mente ricordi del passato, legati alla tua fanciullezza e pertanto indelebili.

Uno di questi è legato ad una salumeria di Brescia, si chiamava Porteri, che si trovava in una zona chiamata Borgo Trento, dove abitava una sorella di mia madre, la zia Nanda, con la quale e insieme a mia cugina Maria, quando ero ospite loro, andavamo insieme a fare la spesa. Era una visita ricorrente negli anni e io che avevo, a quell'epoca in cui frequentavo Brescia assiduamente, circa dai 10 ai 15 anni, mi sentivo molto legato a quei luoghi tanto da ricordare anche dopo più di 70 anni, mille particolari. Talmente presenti nella mia memoria che per davvero potrei percorrere quelle strade ad occhi chiusi.

Dopo quell'epoca sono capitato ancora in Borgo Trento ma, da adulto e quindi senza alcuna occasione di frequentare nuovamente quella salumeria. Un ricordo particolarmente chiaro era un signore di una certa età che era chiaramente il padrone col quale la mia zia, parlando un dialetto bresciano molto stretto, chiacchierava abitualmente. Capivo poco di che cosa si dicessero ma facevo un ottimo esercizio dato che lingue straniere e i dialetti hanno sempre avuto per me molto fascino.

E all'improvviso, caro diario, ecco che si presenta una occasione forse unica nella mia vita, data anche l'età che di solito non invita a fare programmi a lunga scadenza. L'occasione è una cena insieme ad un gruppo di miei parenti che si svolgerà proprio da Porteri. Ma come, mi potresti dire, in una salumeria? Ahahaha, tu non sai che nel frattempo quella salumeria è diventata una "trattoria" molto famosa a Brescia e quale migliore occasione di rivangare il passato che non andarci a cena? Da quello che ho letto cercando informazioni in rete, è ancora la famiglia Porteri a gestire l'impresa. Da quello che ho capito, poi, il figlio e i nipoti del titolare che ho conosciuto io, sono ancora lì e portano orgogliosamente avanti la tradizione di famiglia.

Anche mia madre conosceva bene Porteri e una volta mi diede un foglietto che aveva conservato chissà da quando, un foglietto di carta velina sulla quale, in inchiostro verde (??) c'erano scritti i versi che riporto nella vignetta. Non li ho mai dimenticati e, devo dire, che sono stati un'ottima palestra per ricordare e compitare alcune parole del dialetto bresciano che fuori da lì pochi capirebbero: èl dèrf, s.cècc, persöt, delbù, bòssa, ecc.; cosa che è successa a mia moglie che pure è vissuta e cresciuta sul Lago di Garda. 😅

Sicuramente il luogo sarà cambiato enormemente da quando lo frequentavo io ma non vedo l'ora, caro diario, di fare questo tuffo nel passato. Già so che mi commuoverò... inevitabilmente! 😉

#ilmiocarodiario