Alla réception dell'albergo c'è sempre una
cospicua documentazione su come trascorrere il
tempo libero. In un documento erano evidenziate le
gite alle quali era possibile partecipare previa
prenotazione.
Il caldo di quel periodo sconsigliava nettamente
di fare la gita alle Ville Venete per cui abbiamo
ripiegato (se così si può dire) sulla gita alla
Cappella degli Scrovegni di Padova e al giro della
città. Eravamo convinti, da un lato, che il bus
avrebbe avuto l'aria condizionata ed eravamo
ignari, dall'altro, che la visita alla Cappella
sarebbe durata solo un quarto d'ora e che il giro
della città non sarebbe stato in pullman bensì a
piedi!! Per fortuna che il nostro umore era ottimo
per cui la cosa non ci ha disturbati più di
tanto.
Non appena saliti sul
bus la nostra guida ci ha
subito messo a disposizione un set di cuffie per
ascoltare in radio le spiegazioni che ci avrebbe
fornito e un
dépliant contenente
una mappa della
città con le varie indicazioni delle tappe che
avremmo fatto.
La prima tappa è stata davanti alla Basilica del
Santo dove siamo entrati per una breve visita.
Successivamente la visita si è articolata nelle
soste al Duomo di Padova e in tanti altri luoghi
tipici di queste visite: luoghi di culto,
monumenti, come quello del Ruzante, caratteristici
della città come il Caffè Pedrocchi di
antichissima memoria, ecc. Nell'album fotografico
darò qualche dettaglio su quanto
abbiamo visto.
La temperatura è stata più che accettabile e la
lunga camminata non ci ha disturbati affatto;
anzi, per essere sincero dirò che la visita a piedi ha
consentito di apprezzare le cose che abbiamo visto
molto più che se fossimo stati sul pullman.
Questa nostra bella passeggiata ha avuto fine
presso il luogo di raccolta della Cappella degli
Scrovegni. Come abbiamo appreso dalle parole della
nostra guida, mente ci illustrava su un grande
pannello il cammino che avevamo fatto in città e
il luogo dove ci trovavamo in quel momento, la
visita sarebbe durata solo 15 minuti e oltre a
lasciare al desk le nostre borse, non avremmo
potuto scattare fotografie; e questo in base ad un
regolamento che mirava a preservare l'integrità
del luogo da qualsiasi possibilità di materiale
inquinante, data la delicatezza degli affreschi
che, per quanto restaurati, mantenevano la loro
inevitabile fragilità.
Il rituale della visita consisteva in un'attesa di
circa 15 minuti (l'esatto tempo che avrebbe
impiegato il gruppo di visitatori precedente il
nostro ad effettuare la visita e a lasciare la
Cappella) durante il quale, mentre i nostri corpi
si sarebbero adattati alla temperatura calibrata
del posto in modo da non alterare in nessun modo
le condizioni ambientali, avremmo assistito alla
proiezione di un documentario che ci avrebbe
raccontato la storia degli affreschi così come
Giotto li aveva pensati e realizzati, le tecniche
di restauro e il programma di messa in sicurezza
di tutto l'apparato.
Il video è stato molto interessante ed il tempo
è volato. Quando è arrivato il nostro turno ci
siamo trasferiti nella Cappella degli Scrovegni e
ne siamo rimasti tutti affascinati. Non si riesce
a trovare le parole adatte per spiegare quali sono
i sentimenti che ti prendono al cospetto di questa
vera opera d'arte. Ho letto che la Cappella degli
Scrovegni è in predicato per essere inserita
nell'elenco dei luoghi considerati Patrimonio
dell'Umanità. Penso che lo meriti veramente!
La nostra guida è stata bravissima perchè è
riuscita a spiegarci molti dettagli aggiuntivi a
quanto visto nel film in soli 7,30 minuti, la
metà esatta di 15 dato che ha dovuto farlo in
italiano e in tedesco. Ma credo che, a parte il
godimento visivo che si prova stando sul luogo,
il più della conoscenza avvenga dopo, a
posteriori, cioè quando si approfondiscono i
dettagli di quanto visto in un tour, tutto
sommato, abbastanza
frettoloso. Ma la messa è valsa la candela e nella
pagina successiva cercherò di evidenziare gli
strumenti atti a perseguire questo
approfondimento.
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