Gli scavi archeologici

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La sera prima della nostra partenza siamo stati invitati dal Direttore dell'albergo a visitare la zona degli scavi archeologici situata sotto la sala del ristorante. L'appuntamento era alle ore 19.00 insieme ad altri ospiti dell'albergo; ci saremmo incontrati con una archeologa, la dottoressa Sabina Magro, che ci avrebbe guidati in questa visita.

Nel corso della visita abbiamo appreso molte informazioni interessanti sul progetto Aquae Patavinae, una iniziativa congiunta tra la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto, l'Università degli Studi di Padova e il Comune di Montegrotto per la valorizzazione del comprensorio termale dei Colli Euganei. 

Tutte queste informazioni, ed altro ancora, sono visibili sul bellissimo sito di Aquae Patavinae dove tra fotografie, mappe e audiovisivi il visitatore ha l'opportunità di verificare come, già nell'antichità, il ricorso alla balneazione in acque termali fosse una pratica usuale per la cura di malattie degenerative dell'apparato scheletrico e non solo.

L'area sottostante il ristorante dell'albergo appartiene a questa iniziativa e devo confessare che tutti noi siamo rimasti colpiti non solo dalla vastità del sito, così stupendamente recuperato, ma anche dalla esauriente esposizione di pannelli illustrativi. Un sapiente utilizzo delle luci permette, di volta in volta, di osservare in dettaglio i singoli aspetti dello spazio termale. Questo, che risale alla fine del I sec. a.C - II sec. d.C, è costituito "da un’ampia sala absidata, da parte del sistema di circolazione idrica, forse da un porticato e altri ambienti complementari". La fasi del rinvenimento e delle procedure per il recupero di quest'area archeologica e l'inquadramento nel periodo storico sono ampiamente visibili nella relativa scheda informativa all'interno del sito di Aquae Patavinae. Infatti nella sezione "Galleria" si possono vedere le bellissime fotografie che illustrano le varie fasi dei lavori di recupero del sito termale archeologico.

In tema di recuperi storici mi ha fatto molto piacere vedere la foto di com'era l'Hotel Terme Neroniane negli anni '30/34 quando i nonni di mia madre già venivano qui a "passare le acque", come usavano dire a quei tempi.

Sarà ancora più interessante, negli anni a venire, quando anche gli altri scavi saranno completati, avere l'opportunità di visitare l'area archeologica di Via Neroniana nel suo complesso. Oltre a ciò sarebbe davvero  importante, dal punto di vista culturale, visitare anche il resto del patrimonio archeologico di questa zona dei Colli Euganei.

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Nota: Nel corso della visita al sito archeologico ho scattato una serie di fotografie che ho dovuto sottoporre al vaglio della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto prima che fossi autorizzato a pubblicarle nel presente blog.
Purtroppo le lungaggini burocratiche non mi sono molto congeniali; infatti dopo oltre tre settimane di attesa dal momento in cui avevo inviato la richiesta di prammatica, e solo dopo ripetute insistenze per avere il "responso" sono venuto a sapere che avrei dovuto riempire un certo modulo, probabilmente pagare anche un fee e, dulcis in fundo, sottostare ad una serie di obblighi e di limitazioni che, francamente, non appartengono al mio modo di vedere le cose.
Avevo sperato che, in occasione dell'accordo che era stato firmato tra il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Wikipedia, ci fosse, da parte degli organi competenti, una maggiore attenzione alle aspettative di coloro che, fotografi appassionati, si sentono quasi in dovere di rendere partecipi delle loro esperienze altri estimatori. Purtroppo non è stato così.
Ho deciso pertanto di eliminare tali fotografie nella speranza che, in un futuro non troppo lontano, tutti i cultori della materia possano usufruire di un patrimonio che, appartenendo allo stato, dovrebbe essere reso fruibile, per definizione,  a tutti i cittadini.

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