Saint Jacques 4, una conferma

La giornata Walser di Saint Jacques

Anche quest'anno si ripete la cerimonia dei festeggiamenti in onore del Santo Patrono di Saint Jacques. La novità consiste in una mostra dedicata agli oggetti della vita quotidiana delle popolazioni Walser.

Come sempre una folta cornice di pubblico interessato ha visitato la sala presso cui è stata ospitata la mostra.

Sono stati molto apprezzati i plastici di cinque villaggi Walser realizzati dall'Ing. Aldo De Pieri (Presidente della "Associazione Amici di Ayas") e precisamente: Mascognaz, Résy, Soussun, Crest e Frantze.

Molto interesse ha suscitato anche la dimostrazione di tessitura che il Prof. Alberto Gambero ha fatto con un telaio che, anche se fabbricato ai giorni nostri, ricalca il progetto dei telai antichi.

Al termine della giornata i commercianti della zona hanno offerto a tutti i partecipanti un assaggio della famosa zuppa d'orzo chiamata "Le Grand Picht".
Sandrino Béchaz da anni svolge una apprezzata azione di informazione, presso il turismo estivo in Val d'Ayas, circa la affascinante storia dei Walser e dei villaggi che li hanno ospitati.

Per quanto attiene alla storia dei Walser rimandiamo a quanto riportato nella sezione:
Vacanze > Saint Jacques 3 > La giornata Walser di Saint Jacques di questo stesso sito.
Sandrino Béchaz
Foto 1/24 - Luigi Bertolin, detto Bisa, insieme ad una delle organizzatrici. Entrambi indossano i costumi tradizionali e stanno trasportando, al luogo della festa, la famosa minestra d'orzo dei Walser chiamata Le Grand Picht.
Foto 2/24 - Foto di prammatica per i costumi e per il cavallo.
Foto 3/24 - Il grande poster con il tracciato del sentiero Walser.
Foto 4/24 - Il plastico dell'hameau di Résy.
Foto 5/24 - Il plastico di Soussun.
Foto 6/24 - Il plastico di Crest.
Foto 7/24 - Il plastico di Frantze.
Foto 8/24 - Il plastico dell'hameau di Mascognaz.
Foto 9/24 - Una antica zangola che serviva per fare il burro.
Foto 10/24 - Antica attrezzatura per pulire le spighe di frumento ed estrarne i chicchi.
Foto 11/24 - Una carriola d'epoca e vari attrezzi agricoli.
Foto 12/24 - Un esemplare di vasca in legno utilizzata dalle donne per lavare i sabot.
Foto 13/24 - Vecchie botti a ricordare l'attività connessa alla coltivazione della vite.
Foto 14/24 - Un ceppo sul trespolo, immagine emblematica della raccolta della legna e di tutto quanto vi era connesso.
Foto 15/24 - Il Prof. Gambero dà una dimostrazione di come veniva utilizzato un telaio.
Foto 16/24 - Franca (Pri-Pri) Fosson, membro del Comitato Organizzatore, insieme all'Ing. Aldo De Pieri, Presidente dell'Associazione Amici di Ayas e autore apprezzato dei plastici dei villaggi Walser.
Foto 17/24 - Viene servita la "Grand Picht", la zuppa d'orzo dei Walser.
Foto 18/24 - Panoramica della zona di servizio della zuppa d'orzo.
Foto 19/24 - Qui viene servito il tè col vino rosso secondo un antica ricetta.
Foto 20/24 - Un gruppo di solerti componenti il Comitato Organizzatore offre fettine di pane nero con il lardo di Arnad.
Foto 21/24 - Il Prof. Béchaz in posa insieme ad altre componenti il Comitato Organizzatore.
Foto 22/24 - Foto ricordo di tutte le persone che hanno contribuito, con il loro lavoro, a decretare il successo della manifestazione.
Foto 23/24 - Anche i ragazzi hanno dato il loro contributo distribuendo materiale informativo sulla storia dei Walser. Dietro (da sinistra): Sara, Martina, Lara, Patrik, Sara. Davanti: Giulia, Paolo, Luca.
Foto 24/24 - Il gruppo corale della Valgrisenche ha concluso la giornata eseguendo brani del proprio repertorio.