Un panorama splendido attende chi fa questa breve escursione circolare attorno al Bullaccia: verso sud si vedono lo Sciliar e i Denti di Terra Rossa; verso est si vedono la Marmolada e il Sella, verso nord si vedono Rasciesa
e le Alpi di Sarentino e verso Ovest si vede il gruppo dell'Ortles.
Sul lato Sud del Bullaccia si gode di una vista stupenda su Fiè, Siusi, fino ad intravedere Bolzano. Dalle "Hexenbänke, rocce che sembrano delle grandi sedie (il punto di ritrovo delle streghe) si può ammirare la Val Gardena
e Castelrotto.
Dal Compatsch si raggiunge la stazione a monte prendendo la seggiovia Bullaccia. Da lì attraversando la strada si giunge sul sentiero che porta alla croce "Filln"dove si intraprende il sentiero n. 13, che svolta a sinistra e
porta alle " Hexenbänke". Dopo aver ammirato il panorama stupendo si prosegue sul sentiero n. 13 per arrivare al rifugio Arnika.
Proseguendo il cammino si giunge in prossimità del rifugio Dibaita e da lì si ritorna alla stazione della cabinovia di Compatsch.
Foto 1/35 - Saliamo nella cabina della funivia Bullaccia.
Foto 2/35 - Mentre saliamo possiamo ammirare, sulla nostra sinistra, l'Altopiano della Sciliar
con, alla sua estrema destra, la Cima Santner.
Foto 3/35 - La tabella segnaletica all'uscita della funivia.
Foto 4/35 - Tre curiosi sedili per ammirare il panorama.
Foto 5/35 - Il punto panoramico del Bullaccia.
Foto 6/35 - La segnaletica ci indica da dove iniziare il nostro «tour».
Foto 7/35 - Di fronte a noi la «sconfinata» pianura dell'alpeggio.
Foto 8/35 - Dietro di noi, invece, la sagoma della baita Bullaccia e, più dietro ancora, quella dell'Altopiano
dello Sciliar.
Foto 9/35 - Una delle tante vedute «mozzafiato» da questa zona; il Sassolungo e il Sassopiatto appaiono, sotto
questo cielo plumbeo e nuvoloso, come due tenebrose «silhouettes».
Foto 10/35 - Lungo il cammino sarebbe anche possibile trovare del latte fresco.
Foto 11/35 - E questo, evidentemente, è il maso dove viene prodotto.
Foto 12/35 - Chissà cosa saranno e cosa vorranno rappresentare questi strani mucchi di sassi?
Foto 13/35 - Questa tabella segnaletica è al bivio per andare direttamente alla baita Arnika; noi, invece,
proseguiremo col giro del Bullaccia.
Foto 14/35 - Da qui si gode una splendida vista su Ortisei e sulla Val Gardena.
Foto 15/35 - La Croce Filln, uno dei punti più panoramici del giro del Bullaccia.
Foto 16/35 - Il curioso contrappeso che favorisce la chiusura del cancelletto di legno.
Foto 17/35 - Una delle cosiddette «panche delle streghe», altro punto panoramico sulle vallate e sui paesi sottostanti.
Foto 18/35 - Il cammino non è impervio ma ogni tanto si incontrano questi passaggi con gradini che bisogna percorrere
con prudenza.
Foto 19/35 - La panca panoramica del Goller Spitz, un altro famoso punto d'osservazione del giro del Bullaccia.
Foto 20/35 - E Goller Spitz dà, anche, il nome al crocifisso situato proprio sulla punta del promontorio
Foto 21/35 - Una piccola cappella votiva sistemata dentro il tronco di un albero.
Foto 22/35 - Fausta non può fare a meno di fotografare questo bellissimo esemplare di lupo siberiano.
Foto 23/35 - Le mucche, evidentemente, hanno caldo e si riparano sotto gli abeti.
Foto 24/35 - Siamo arrivati alla baita Arnika.
Foto 25/35 - E' quasi l'ora di pranzo per cui decidiamo di fermarci qui alla baita.
Foto 26/35 - Sto ammirando il mio piatto che sono riuscito ad ordinare in perfetto tedesco!
Foto 27/35 - Questo è il mio: «Bratwursteln mit bratkartoffeln mit senf und eine grosse bier, bitte!» Se anche la dizione
è stata imprecisa il risultato è stato esattamente quello che avevo in mente.
Foto 28/35 - Finito di pranzare riprendiamo il nostro cammino lungo il Bullaccia.
Foto 29/35 - Questa croce testimonia un tragico evento nel quale un giovane sciatore ha perso la vita.
Foto 30/35 - Castelrotto vista dal Bullaccia.
Foto 31/35 - Su questo ceppo un dolmen molto particolare.
Foto 32/35 - Una passerella su un minuscolo corso d'acqua.
Foto 33/35 - Sotto di noi il rifugio «Dibaita».
Foto 34/35 - Stiamo arrivando a Compatsch.
Foto 35/35 - Stazione della cabinovia; si torna a casa.