Un'altra bella gita è quella che porta al rifugio Molignon. Noi abbiamo scelto di iniziare la camminata direttamente da Panorama dove siamo arrivati con la seggiovia da Compatsch.
Da lì il sentiero n. 7 porta a questo rifugio che si trova a 2054 metri, nella zona sud est dell'Alpe all'inizio della dentata Cresta dei Denti di Terrarossa, in una collocazione da dove si gode un bellissimo panorama sul
Sassopiatto.
Il ritorno avviene attraverso il sentiero che porta in direzione del rifugio Zallinger ma che, ad un certo punto, si dirama verso il rifugio Tirler. Subito dopo, l'area di Saltria ci assicura qualcosa da mangiare e, ovviamente,
il ritorno a casa.
Foto 1/40 - Da Compatsch partenza per Panorama con l'omonima seggiovia.
Foto 2/40 - Alla nostra destra il panorama dell'Altopiano dello Sciliar con le cime Santner ed Euringer
in bella evidenza.
Foto 3/40 - Così si presenta, all'arrivo, l'Alpe Panorama.
Foto 4/40 - Il rifugio Panorama a 2015 metri di quota.
Foto 5/40 - Esposto, sul piazzale del rifugio, un vero cimelio: la prima slittovia comparsa in
Alto Adige.
Foto 6/40 - Il cartellone con la storia della slittovia. Essa fu progettata da Walter Griesser nel
1938 e fu la prima del suo genere in Alto Adige, a somiglianza di quelle già utilizzate in Piemonte.
Fu accantonata definitivamente nel 1961 quando fu sostituita da una seggiovia monoposto.
Foto 7/40 - Un cannocchiale col quale è possibile visionare tutte le montagne che fanno da corona
all'Alpe di Siusi.
Foto 8/40 - Un esempio di come si vedono le montagne nel cannocchiale. Qui i Denti di Terrarossa.
Foto 9/40 - Di fronte al rifugio c'è un appezzamento di terreno nel quale stanno pascolando due lama.
Foto 10/40 - Questo è un cane lupo (siberiano?) che ci ha seguiti fin dalla nostra partenza da Panorama
e che ci ha lasciati soltanto quando si è accorto che i suoi padroni, che erano più indietro di noi,
avevano preso un'altra strada.
Foto 11/40 - Lungo la strada per il rifugio Molignon c'è l'indicazione di un'altra baita, chiamata
Stella Alpina.
Foto 12/40 - La baita Stella Alpina. Anche qui c'è una stupenda vista sulla catena montuosa che circonda
l'Alpe di Siusi, al di là della Val Gardena e della Val di Fassa. Riconoscibile sullo sfondo, al centro
della foto, il Gruppo delle Odle.
Foto 13/40 - Un bel mazzo di stelle alpine a mo' di emblema della struttura.
Foto 14/40 - C'è anche un laghetto; sicuramente un bacino di raccolta per l'acqua destinata alla
irrigazione dell'alpeggio circostante.
Foto 15/40 - L'area di servizio all'aperto con tavoli e panche realizzati con mezzi tronchi d'albero.
Foto 16/40 - Stiamo arrivando alla baita Almrosen che si trova a 2015 metri di altitudine.
Foto 17/40 - Abbiamo trovato la fonte di una musichetta che sentivamo da lontano senza quasi capire
da dove venisse.
Foto 18/40 - Il suonatore è un ragazzino alla fisarmonica che si esibisce in un gradevole repertorio
di mazurche tipiche del sud-tirolo. Si è meritato la mancia che gli ho dato. Dietro di lui un gruppo
di gitanti visibilmente di buon umore.
Foto 19/40 - Questo deve essere il «receiving-point» della baita.
Foto 20/40 - La baita non è molto grande ma si presenta bene.
Foto 21/40 - Diamo un'occhiata all'interno mentre aspettiamo che qualcuno si faccia vivo.
Foto 22/40 - Ci siamo accomodati all'esterno e prendiamo, data l'ora, soltanto qualcosa da bere, dato
che non è ancora l'ora di pranzare.
Foto 23/40 - Questa ha tutta l'aria di essere una piccola stazione meteorologica.
Foto 24/40 - Lasciamo l'Almrosen e ci dirigiamo verso il rifugio Molignon. Davanti a noi la visione,
sempre bella, del Sasso Lungo e del Sasso Piatto.
Foto 25/40 - Scorgiamo, in lontananza, il rifugio Molignon.
Foto 26/40 - Il rifugio Molignon si trova a 2054 metri di quota.
Foto 27/40 - La zona laterale esterna del Molignon.
Foto 28/40 - C'è anche un laghetto a supporto delle attività di intrattenimento.
Foto 29/40 - Anche qui una piccola stazione meteorologica.
Foto 30/40 - A corredo delle attività per i più piccini una attraversata di un canyon (in miniatura)
su un ponte di corda. Sembra vero!
Foto 31/40 - Siamo sulla strada del ritorno e ne approfittiamo per cambiare, anche noi, l'acqua della
borraccia.
Foto 32/40 - Lungo la strada notiamo un gruppo di cavalli che sembra stiano tenendo una...
riunione :-))
Foto 33/40 - Siamo arrivati all'incrocio con il sentiero che porta al rifugio Zallinger. Noi teniamo
la nostra sinistra e ci dirigiamo a valle.
Foto 34/40 - Stiamo transitando davanti al rifugio Tirler su un muro del quale Fausta sta osservando
un murale che propone una scena di una festa campestre della metà del XVIII secolo.
Foto 35/40 - E questa è la facciata posteriore del Tirler.
Foto 36/40 - Siamo a Saltria e decidiamo di andare a mangiare qualcosa.
Foto 37/40 - Fausta consulta il menù dell'Hotel-Ristorante Saltria.
Foto 38/40 - L'area esterna del ristorante. Il Saltria è molto conosciuto in zona e ci fa piacere
riposare per una mezz'ora e mettere qualcosa sotto i denti.
Foto 39/40 - Questo qualcosa è una grossa fetta di un ottimo strudel di mele.
Foto 40/40 - Ora possiamo dirigerci al capolinea delle navette e tornare a casa.