Il
golf
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I due campi di golf del Byblos Andaluz, Los Lagos e
Los Olivos, sono stati il teatro di gara della prima
giornata e della gara della domenica in cui si è
giocata la Louisiana.
La seconda giornata di gara, invece, si è
disputata sul percorso di Torrequebrada, molto più
impegnativo e sicuramente molto coreografico. Alcune
buche di questo percorso, infatti, sono tali da
lasciare un ricordo indelebile nella memoria di un
golfista.
Anche se non sono riuscito a ripetere
l'exploit di Marrakech dell'86 ho, però, vinto la
gara di venerdì in 2ª categoria, sul
percorso di Los Lagos, la Coppa Canale 5 con il
punteggio di 38 punti stableford giocando 20 di
handicap.
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Foto 1/25
Il tracciato dei due campi del Byblos Andaluz.
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Foto 2/25
Sul putting-green prima della partenza della gara Coppa Canale 5 del venerdì a Los Lagos.
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Foto 3/25
Il frontespizio della scorecard con le regole locali.
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Foto 5/25
Il team di gara alla partenza sul tee della 1.
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Foto 6/25
Los Lagos; il fairway della buca 1.
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Foto 7/25
Fausta consulta la "mappetta" prima di effettuare un drive.
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Foto 8/25
Fausta e i suoi compagni di gioco sul green della buca 18.
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Foto 9/25
Fausta e i suoi compagni di gioco lasciano il green della 18.
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Foto 10/25
Fausta insieme alla sua compagna di gioco.
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Foto 11/25
Il fairway della 5, la buca più difficile del percorso, un par 5 di 473 metri, hcp 1.
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Foto 12/25
Il fairway della 16, un par 4 di 337 metri, dog-leg a destra, hcp 6.
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Foto 13/25
Il mio score con 38 punti stableford, sufficienti per vincere la gara del venerdì.
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Foto 14/25
Los Olivos, louisiana di domenica. Il fairway della 10, un par 5 di 535 metri.
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Foto 15/25
Il fairway della 18, un par 5 di 440 metri.
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Foto 16/25
Una veduta aerea della Costa del Sol nella zona di Benalmadena. In basso a destra l'Hotel Torrequebrada.
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Foto 17/25
Un'altra ripresa aerea con l'Hotel Torrequebrada in primo piano.
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Foto 18/25
A 2 chilometri dall'Hotel l'ingresso al campo di golf del Torrequebrada Golf Club.
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Foto 19/25
Golf Club Torrequebrada. Il putting-green.
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Foto 20/25
Golf Club Torrequebrada. Alla partenza della buca 1.
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Il frontespizio della score-card di Torrequebrada con la mappa del percorso, a sinistra, e una bella veduta, a destra, della buca 7, a picco sul mare.
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Foto 22/25
La score-card in dettaglio.
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Foto 23/25
Lo "sviluppo" della buca 3, un par 3 di 78 metri per gli uomini, hcp 18, quindi, in teoria, la più facile del percorso. Invece è una buca irta di difficoltà, sia per i bunkers che la circondano sia per il fatto che,
dietro il green, c'è una scarpata alta almeno 4/5 metri e, subito dietro, un fuori limite. Si pensi che nel 1977, durante l'Open di Spagna, il grande Ballesteros fece uno score di 7 colpi, cioè quadruplo bogey!!
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Foto 24/25
E questo è il green della 3.
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Foto 25/25
Forse la buca più bella dell'intero percorso, almeno secondo me. E' la 11, un altro par 3, lungo 141 metri, la cui principale difficoltà è determinata dal fatto che se si vuole raggiungere il geen con il primo
colpo si è costretti a tagliare un braccio di lago, cosa non sempre facile soprattutto se c'è vento. Ma vale la pena di provarci; se ci si riece credo che non esista gioia più grande per un golfista dilettante.
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