Bormio, un atto di fede!

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In giro per Bormio - pag. 2


Il Reparto Combo

Il Reparto Combo occupa la porzione di territorio del paese al di là del Ponte Eden. Noi l'abbiamo visitato facendoci accompagnare dalla navetta fino alla Zona Funivie e tornando indietro mantenendoci sempre al di qua del fiume Frodolfo arrivando fino alla zona del Ponte Combo dove, attraversando la provinciale, si entra nel Centro Storico.


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La fermata della navetta al ponte Eden.
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La navetta è in arrivo.
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Questa è la costruzione che ospita la stazione della funivia che porta a Bormio 2000 e, successivamente, a Bormio 3000.
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Parte anteriore della stazione dove c'è anche un ristoto.
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Oggi è brutto tempo ed è per questo che rinunciamo alla gita posticipandola a quando il tempo sarà migliorato.
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Alla confluenza di 4 strade c'è uno slargo senza nome al centro del quale c'è una bella statua in legno che rappresenta uno sciatore, emblematico per la città di Bormio.
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Percorriamo Via Coltura e ci dirigiamo verso la parte settentrionale di Bormio.
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Uno scorcio del paese con l'Hotel Piccolo Mondo.
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Ci stiamo addentrando nella parte più antica del comparto.
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Un bel portone decisamente antico.
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Anche questo non è da meno.
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Un altro bel fontanile.
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Siamo alla fine di Via Coltura. A sinistra si va sul ponte Combo e a destra ci si addentra nel comparto Combo.
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Davanti a noi Via Guglielmo Marconi.
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Lungo la strada un antico pozzo evidentemente abbandonato ma bellissimo nella sua solitudine.
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Fiori e cani, un binomio inevitabile a Bormio!
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Il ristorante La Rasiga. Una volta era una segheria risalente al 1400. Ora è un locale dall'aspetto rustico unito ad un'atmosfera calda ed accogliente caratterizzato da una cucina tipica con materie prime freschissime e di stagione.
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La Chiesa del Sassello di Bormio fu edificata per volontà di Giovanni Gianazzini nel 1398 e consacrata nel 1405. E’ dedicata alla visitazione di Maria ad Elisabetta e si trova a poca distanza dalla chiesa del SS. Crocifisso su di uno sperone di roccia all’imbocco della strada che collega il reparto Combo a Uzza.
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L'ingresso di questa chiesetta che, in quel momento, era chiusa.
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Un altro scorcio dell'ingresso.
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Via Sant'Antonio, la strada che porta alla Chiesa del SS. Crocifisso.
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Lungo la Via Sant'Antonio uno scorcio pittoresco e affascinante.
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La Chiesa di Sant'Antonio o del Crocifisso.
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Un tabellone ha attirato la curiosità di Fausta che decide di fotografarlo.
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Il ristorante Vecchia Combo, adiacente alla chiesa di sant'Antonio.
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Davanti a noi il Ponte di Combo che è uno straordinario esempio di architettura storica locale, offre uno scorcio sulla Valfurva, con un panorama molto suggestivo. A metà dell'arcata che sovrasta il torrente Frodolfo sono poste due cappelle votive, raffiguranti l’una S. Giovanni Nepomuceno, protettore della furia delle acque, l’altra il trasporto della Santa Croce nella cittadina spagnola di Bellpuig, con la quale la cittadina di Bormio è difatti gemellata.
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Ponte di Combo. La cappelletta votiva con la raffigurazione del trasporto della Santa Croce.
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Ponte di Combo. La cappelletta votiva raffigurante S. Giovanni Nepomuceno.
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La mia fotografa personale all'opera mentre fotografa il panorama di Bormio dietro il ponte di Combo e mentre fotografa...
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... me! ;-))

La Sceleira

A Bormio, non si può fare a meno di fare un salto da "La Sceleira", la storica bottega di prodotti tipici locali ubicata nella centralissima via Roma. Spesso ci si può trovare il titolare, Franco Pozzi, che ama raccontare la storia di questa magnifica valle alpina e dei suoi prodotti.
Il nome "La Sceleira", ci racconta Franco, deriva dal dialetto bormino e significa "madia", un mobile tipico del luogo, in cui si custodivano le buone cose di una volta. Quelle cose che ancora si trovano in questo negozio che abbiamo eletto il nostro miglior fornitore della vacanza!


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La vetrina della Sceleira su Via Roma.
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La Sceleira. interno del negozio.
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La Sceleira. interno del negozio.
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La Sceleira. interno del negozio.
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Il banco con una suggestiva esposizione di formaggi.
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Il meglio della produzione della valtellina.
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Franco Pozzi, il titolare, spiega a Fausta come vengono fatte le sue salsine per i crostini.
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Fausta è estasiata di fronte ad un antico paio di zoccoli in legno, tipici della valle.
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La Sceleira.Interno del negozio.
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La Sceleira.Interno del negozio.
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La Sceleira.Interno del negozio. Sulla parte superiore degli scaffali c'è una mostra di antichi manufatti della valle raccolti personalmente da Franco Pozzi.
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La Sceleira.Interno del negozio.
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La Sceleira.Interno del negozio.
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La Sceleira.Interno del negozio.
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La Sceleira.Interno del negozio.
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La Sceleira. Interno del negozio. Uno scaffale con una bella selezione di vini dellla Valtellina.
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Idem.
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Idem

Il sentiero Frodolfo - Direzione Est

Il sentiero Frodolfo, quello che si dipana lungo il fiume in direzione est cioè verso Santa caterina Valfurva, si prende nel Reparto Combo là dove c'è il Ristorante La Rasiga. Noi lo abbiamo percorso fino all'abitato di Uzza per poi tornare a Bormio. Lungo il percorso abbiamo fatto la conoscenza di una coppia (Anna e Carlo) con i quali siamo diventati amici e con i quali ci siamo incontrati in qualche occasione.


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L'indicazione del Sentiero Frodolfo nel Comparto di Combo.
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Abbiamo imboccato il sentiero. Sullo sfondo, alle nostre spalle la Chiesa di san Vitale.
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Un'antica ruota di mulino.
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Il sentiero è percorso da molte biciclette.
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In primo piano una casa colonica, sullo sfondo il Santuario della Madonna della Misericordia o Madonnina di Uzza.
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In lontananza alcuni ruderi non meglio identificati.
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Impianto per lo sbarramento delle acque sul fiume Frodolfo.
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Lo stesso impianto da un'altra visuale.
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Il Frodolfo in questo periodo è decisamente povero d'acqua.
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Fausta sta fotografando, sulla collina al di là del fiume...
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... il paese di Uzza dove siamo diretti.
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Lungo il cammino ci fermiamo ad un ristoro.
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Non abbiamo portato con noi dell'acqua e questo posto è l'ideale per prendere da bere.
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Fausta ha preso una bottiglietta d'acqua e si disseta.
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Questi sono Anna e Carlo, due persone conosciute lungo il tragitto con le quali ci siamo fermati a fare due chiacchiere e subito abbiamo simpatizzato. Qui ci salutano dopo esserci ripromessi di vederci nei giorni seguenti.
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Siamo sotto l'abitato di Uzza.
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Questo è il ponte sul Frodolfo che consente il passaggio dal sentiero all'abitato di Uzza.
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Davanti a noi il proseguimento del sentiero sull'altra sponda del Frodolfo in direzione del paese di sant'Antonio.
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Qui il fiume sembra avere un maggior quantitativo d'acqua anche se quasi irrisorio rispetto alla normale portata.
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Siamo ad Uzza e qui prenderemo un taxi che ci riporti a casa. Fine della gita!

Il sentiero Frodolfo - Direzione Sud-Ovest

Sempre partendo dal ponte Eden e dirigendoci verso il sud del paese è possibile arrivare fino alla fine di Bormio, praticamente sulla provinciale, al di là della quale si trova l'abitato di Santa Lucia che appartiene alla giurisdizione di Valdisotto.


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Imbocchiamo la strada che costeggia il Frodolfo in direzione sud-est.
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Lungo la strada che costeggia il fiume Frodolfo.
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Lungo la strada che costeggia il fiume Frodolfo.
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Lungo la strada che costeggia il fiume Frodolfo.
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Sullo sfondo l'abitato di Santa Lucia.
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Sullo sfondo le montagne alle spalle di Bormio. Il Frodolfo, qui, è decisamente in secca.
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Tra il senriero e la provinciale un minuscolo parco giochi.
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Lungo la strada che costeggia il fiume Frodolfo.
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Lungo la strada che costeggia il fiume Frodolfo c'è anche questa bella fontana.
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Qui la strada si è divisa in due percorsi separati.
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Siamo quasi arrivati al viadotto che divide il territorio di Bormio da quello di Valdisotto dove c'è l'abitato di Santa Lucia. Sulla sfondo svetta il campanile della chiesa, appunto di Santa Lucia.
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Ancora Bormio sullo sfondo e l'alveo del Frodolfo sempre più in secca!
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Siamo alla fine del sentiero. Ora torneremo sulla provinciale.
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Siamo sulla provinciale e a sinistra inizia la zona di Valdisotto. Il primo centro abitato che si incontra è quello di santa Lucia.

Santa Lucia, frazione di Valdisotto

Località la cui storia è testimoniata dal ritrovamento di reperti archeologici risalenti all’età del Ferro, S. Lucia ospita edifici moderni e pregevoli abitazioni per i numerosi turisti che frequentano l’Alta Valtellina, è, inoltre, sede del Centro Sportivo Fumarogo con campo bocce, campo di calcio e calcetto, un comodo parco giochi e percorsi ciclopedonali facili e panoramici.


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Stiamo entrando a Santa Lucia.
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Qui finisce la giurisdizione di Bormio. Andando a destra ci sono dei sentieri che costeggiano Bormio.
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Santa Lucia. Lungo le vie del paese.
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Santa Lucia. In un piccolo giardino che costeggia la strada principale scorgiamo questa scultura in metallo decisamente molto moderna.
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Santa Lucia. Una bella e moderna fontana corredata di una cascata di fiori, come si conviene alle abitudini della valtellina.
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Fausta ne approfitta per bere.
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E' proprio una bella fontana. Questa volta però l'addobbo di fiori non è sulla fontana bensì sulla ringhiera che le è accanto.
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Un bivio all'interno del paese. Sulla sfondo la chies di Santa Lucia.
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Comunemente conosciuta come Chiesa di Santa Lucia, la chiesa è in realtà intitolata anche a San Martino Papa e a San Carlo. Questo antichissimo edificio di culto, di probabile epoca Romanica, fu documentato per la prima volta nel 1391 tra i documenti dell’inventario dei beni delle chiese di Bormio ma la sua fondazione, come testimoniato dall’affresco del XII secolo raffigurante Santa Cecilia oggi conservato al Museo Civico di Bormio, è sicuramente molto più antica.
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L'ingresso della chiesa.
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Chiesa di Santa Lucia. Interno.
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Chiesa di Santa Lucia. Interno.
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Chiesa di Santa Lucia. Interno.
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Chiesa di Santa Lucia. Interno.
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Chiesa di Santa Lucia. Interno.
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