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Le
ville della Riviera del Brenta
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Le ville della Riviera del Brenta hanno un fascino
particolare; fascino che viene esaltato dalla
omogeneità e dalla quantità di costruzioni
nobiliari che sorgono lungo il Fiume. Dopo la
conquista di Padova, avvenuta nel 1405, nel clima
di pacifica convivenza che la Serenissima
Repubblica garantiva alle genti del Brenta, le
ville sorte lungo la Riviera hanno tutte delle
grandi aperture verso l’esterno. Grandi aperture
che immettono quasi dentro la Villa la campagna e
il fiume.
Nelle ville lungo il
Brenta esiste lo stesso contatto con l’ambiente
esterno che si nota nei palazzi costruiti in
Venezia, sul Canal Grande o lungo i rii. Per
questo, le ville della Riviera del Brenta appaiono
più veneziane delle consorelle ville venete.
L’architettura delle ville lungo il Brenta
conserva sempre una costante tipicamente veneziana
nell’impostazione dell’edificio. I vani,
seguendo un’antica consuetudine sono sempre
disposti intorno al grande salone centrale che di
solito si apre sul canale e sulla campagna.
Accanto alla villa sono sempre costruite le due
barchesse, l’una adibita a deposito per gli
attrezzi e l’altra a foresteria.
Spesso la pianta delle
ville è irregolare, obliqua, dato che
l’architetto cerca di mantenere una facciata
parallela al fiume, a volte la pianta assume quasi
una forma romboide. All’obliquità della
facciata corrisponde anche un’obliquità e
quindi uno schiacciamento degli elementi
architettonici e decorativi, il risultato è
naturalmente molto scenografico. I parchi delle
ville del Brenta, sono una felice alternanza di
prati ad una sapiente varietà di piante e tutto
vi è disposto con grande naturalezza. Le
barchesse venivano costruite accanto alla villa, a
volte con andamento ortogonale rispetto alla casa
del padrone. (venezia.net)
Un acquisto veramente
indovinato è stato il dvd con il documentario realizzato da
Michele Parisi per la Videolab dal titolo:
"La Riviera del Brenta - da Padova a Venezia
per via d'acqua". Dura circa 25 minuti,
con immagini stupende, con personaggi in
costume dell'epoca ed è commentato dalla bella
voce di Maurizio Trombini.
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L'escursione
in bus e in battello |
Tra le gite proposte dalla réception dell'albergo
questa era una di quelle da non perdere. Malgrado
il tempo non fosse proprio il più indicato per
una escursione, tuttavia abbiamo partecipato con
grande entusiasmo e davvero ne è valsa la pena.
La nostra escursione, il cui itinerario iniziava e
finiva a Montegrotto Terme, prevedeva una sosta con
visita a Villa Pisani (territorio di Stra) dove
si sarebbe arrivati col bus e una a Villa Widmann
(territorio di Mira), dove, invece, saremmo
arrivati per via d'acqua a bordo di uno dei
battelli che navigano sul Brenta.
Durante gli spostamenti è stato possibile scorgere, sia dai finestrini del
bus che
dal battello, alcune delle Ville Venete
disseminate lungo il percorso. Con l'aiuto di
Barbara, la bravissima e preziosissima guida che
ci ha assistiti, sono in grado di elencare molte di queste
ville mostrando qualche foto presa dalla
rete.
A Stra: Villa Foscarini
Rossi (oggi museo della calzatura - a sinistra del canale andando verso Venezia);
Villa Soranzo ( facciata con affreschi di Benedetto
Caliari - lato sinistro); Villa Pisani
(illustrata
qui sotto); Villa Recanati Zucconi (lato sinistro);
un' altra villa Pisani detta la Barbariga (lato destro).
A Dolo: Villa Ferretti Angeli
(di Vincenzo Scamozzi - lato destro); Villa Badoer Fattoretto (lato destro
- un edificio nel giardino e' sede del museo del villano);
Villa Grimani (lato sinistro - la
foto n. 31 a pag. 2);
Villa Mocenigo Nani (lato sinistro).
A Mira: Villa Widmann Rezzonico Foscari
(illustrata nella pagina
seguente);
Villa Venier (lato sinistro);
Villa Giustinian
Selvatico Granata (lato destro);
Villa Alessandri (a sinistra - ex casinò);
Villa Contarini Pisani (detta dei leoni - a sinistra del
canale; la foto n. 39 a pag. 2);
Villa Querini Stampalia (a destra dopo la chiusa di Mira).
A Oriago:
Villa Gradenigo (a destra);
Villa Mocenigo (a destra). |
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Villa
Pisani
Imponente, monumentale costruzione, Villa
Pisani, può essere annoverata senza dubbio
come la regina delle ville della riviera.
Villa Pisani rappresenta l’apice dell’architettura
settecentesca nella quale il fasto del barocco si
coniuga all’armonia della classicità al pari delle
grandi regge europee come Versailles o Caserta. La
costruzione del corpo centrale ebbe inizio nel 1720 su
progetto di Gerolamo Frigimelica e su commissione dei
nobili Alvise e Almorò Pisani.
Alla morte del Frigimelica, il compito di edificare il
grandioso complesso fu affidato a Francesco Maria
Preti, giovane architetto al quale si deve la veste
attuale della villa. All’interno, la maggior parte
delle 114 stanze, nelle quali si conserva
l’arredamento originario, è riccamente decorata con
statue, stucchi ed affreschi commissionati ai grandi
maestri dell’epoca come: Fabio Canal, Jacopo
Guarana, Jacopo Amigoni, Andrea Urbani, Andrea
Brustolon, Andrea Celesti, Gaspare Diziani e molti
altri. Troneggia su tutti il nome di Gian Battista
Tiepolo che , nel salone da ballo, tra il 1760 ed il
1762 realizzò, assieme al quadraturista Giovanni
Mengozzi Colonna, suo insostituibile collaboratore,
uno dei capolavori del Settecento veneziano, la Gloria
della Famiglia Pisani.
L’immenso parco costituisce
un mondo autonomo caratterizzato da gruppi scultorei e
numerose, suggestive costruzioni: la caffé-house,
l’esedra, la collinetta archeologica, la ghiacciaia,
la limonaia e le scuderie che doppiano simmetricamente
il corpo centrale. La villa nella sua lunga storia ha
ospitato personaggi storici molto noti, da Napoleone,
che ne divenne proprietario nel 1807 a Mussolini e
Hitler che qui si incontrarono per la prima volta nel
1934. Qui Gabriele D’Annunzio si ispirò per la
scena del labirinto descritta nel suo romanzo Il
Fuoco. (venezia.net)
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